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mercoledì 4 dicembre 2024

Cuccurese: “Finisce nell’indifferenziata il regionalismo differenziato alla Calderoli”

Secessione dei ricchi e dei diritti ai danni del Sud, e non solo del Sud, colpita ed affontada, o quasi. 
E’ questo quello che emerge da una prima lettura della sentenza emessa dalla Consulta contro la legge Calderoli sull’autonomia regionale differenziata, legge meglio conosciuta come Spacca-Italia. 

Sull’argomento è intervenuto il Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese, che, a commento di quanto riportato da “Repubblica” circa la suddetta sentenza, dai suoi canali social ha osservato: “Non esistono ‘popoli regionali’, non si possono trasferire alle regioni energia, ambiente, reti di comunicazioni, commercio estero, diritti civili e sociali, resta centrale il ruolo del Parlamento. Nessuna possibilità di trasferimento per quelle funzioni, insomma, che richiedono una capacità di coordinamento spesso sovranazionale, o che incidono sui diritti civili e sociali: e che, quindi, dovranno essere condizionate alla definizione e al finanziamento reale dei Livelli essenziali delle prestazioni. 

Che non si potranno determinare con i decreti della presidenza del Consiglio dei ministri (Dpcm). Con buona pace della Clep“. “Il regionalismo, ecco il cuore della sentenza, – ha proseguito Cuccurese – deve essere costruito ed orientato al servizio del bene comune e della garanzia dei diritti. Dalla parte del popolo, dei cittadini, e non di chi governa. Sconfitti definitivamente Calderoli, Zaia, Fontana e la marea di sciocchezze che hanno cercato di far passare per spaccare il Paese”. 

“Finisce – ha concluso il dirigente meridionalista – nell’indifferenziata la propaganda separatista leghista il cui tentativo è del tutto bocciato!“.





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