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lunedì 18 novembre 2024

Zaia &C gettano la maschera, vogliono la secessione ai danni del Sud

Rilevando l’incostituzionalità di ben sette punti fondamentali della legge Calderoli sull’autonomia regionale differenziata, la Corte costituzionale ha minato le fondamenta della “secessione dei ricchi” e dei “diritti” ai danni del Sud, e non solo del Sud, ma anche delle zone interne e delle periferie di un Paese già ampiamente diviso e diseguale, e il satrapo lombardo Attilio Zaia da Varese getta finalmente la maschera e minaccia: “Padania libera“. 

Sulle dichiarazioni eversive del Presidente della Regione Lombardia, che, evidentemente, non ha ancora ben digerito i rilievi della Consulta, è intervenuto tramite i suoi canali social il Presidente del Partito del Sud-Meridionalisti Progressisti, Natale Cuccurese. 

“Sarebbe comico – ha osservato il dirigente meridionalista – sentire ripetere lo slogan storico di Bossi per la secessione dall’Italia, se non fosse tragico, visto che chi lo afferma è un presidente di Regione che, insieme al suo collega veneto, Zaia, ripeteva fino a due giorni fa che l’Autonomia differenziata non era un tentativo di secessione, non era un attentato all’unità nazionale, non era l’ennesimo scippo al Sud“. “Questa – ha proseguito Cuccurese – è l’autonomia differenziata che avevano in mente, cioè la secessione dei ricchi come da anni denunciamo“, per poi concludere: “Un progetto in larga parte incostituzionale, come ha ricordato la Corte Costituzionale, e profondamente eversivo dell’unità nazionale, fortunatamente naufragato perché strutturato in legge in modo sbagliato nei fondamentali e cialtronesco“.




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