lunedì 5 agosto 2024

Il Partito del Sud entra a pieno titolo nel Comitato nazionale referendario per l’abrogazione della “Calderoli”

Secondo la più classica dell’eterogenesi dei fini, la legge quadro Calderoli sull’autonomia regionale differenziata invece di continuare a tenere i riflettori spenti sulla “secessione dei ricchi” e dei diritti a vantaggio del Nord e ai danni del Sud, delle aree interne e delle periferie urbane di un sistema-Paese già ampiamente diviso e diseguale, li ha accessi, favorendo la coalizione delle maggiori forze politiche di opposizione contro lo “Spacca-Italia” e soprattutto dando indirettamente vita alla nascita di un vasto e variegato schieramento non solo di partiti politici, ma anche di forze sindacali, sociali e culturali promotrici del suo referendum abrogativo, che ad oggi, solo on-line, ha già raccolto 449.611 firme. 

Infatti, a seguito dell’approvazione dello “Spacca-Italia” voluto fortemente dalla Lega ed approvato da FdI e da FI in cambio dell’approvazione delle loro riforme-bandiera sul premierato e sulla giustizia, è nato il Comitato nazionale contro l’autonomia differenziata, per un’Italia unita, libera, giusta, di cui fa parte a pieno titolo anche il Partito del Sud-Meridionalisti Progressisti, una forza politica e culturale autenticamente meridionalista, in quanto già da anni impegnata non solo a contrastare l’attuazione del regionalismo discriminatorio, ma anche a porre con forza, continuità, rigore e determinazione nel campo delle Sinistre il tema dell’unificazione sostanziale e non solo formale delle “due Italie”. 

Dunque, gli eredi di Salvemini, Dorso e Gramsci continuano a condurre alla luce del sole la loro battaglia a favore della definitiva soluzione della questione meridionale in un’ottica nazionale ed euro-mediterranea.




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Secondo la più classica dell’eterogenesi dei fini, la legge quadro Calderoli sull’autonomia regionale differenziata invece di continuare a tenere i riflettori spenti sulla “secessione dei ricchi” e dei diritti a vantaggio del Nord e ai danni del Sud, delle aree interne e delle periferie urbane di un sistema-Paese già ampiamente diviso e diseguale, li ha accessi, favorendo la coalizione delle maggiori forze politiche di opposizione contro lo “Spacca-Italia” e soprattutto dando indirettamente vita alla nascita di un vasto e variegato schieramento non solo di partiti politici, ma anche di forze sindacali, sociali e culturali promotrici del suo referendum abrogativo, che ad oggi, solo on-line, ha già raccolto 449.611 firme. 

Infatti, a seguito dell’approvazione dello “Spacca-Italia” voluto fortemente dalla Lega ed approvato da FdI e da FI in cambio dell’approvazione delle loro riforme-bandiera sul premierato e sulla giustizia, è nato il Comitato nazionale contro l’autonomia differenziata, per un’Italia unita, libera, giusta, di cui fa parte a pieno titolo anche il Partito del Sud-Meridionalisti Progressisti, una forza politica e culturale autenticamente meridionalista, in quanto già da anni impegnata non solo a contrastare l’attuazione del regionalismo discriminatorio, ma anche a porre con forza, continuità, rigore e determinazione nel campo delle Sinistre il tema dell’unificazione sostanziale e non solo formale delle “due Italie”. 

Dunque, gli eredi di Salvemini, Dorso e Gramsci continuano a condurre alla luce del sole la loro battaglia a favore della definitiva soluzione della questione meridionale in un’ottica nazionale ed euro-mediterranea.




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