“Il rapporto sullo Stato dell’Unione del Censis: la percezione di un declassamento sociale premia astensionismo e populisti. L’ Italia è un caso emblematico di questo stato di cose, visto che il 49% dei cittadini non si fida dell’Europarlamento“. Questo quanto dichiarato dal Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese, che poi ha proseguito: “Dietro una calma apparente, ma carica di tensione, l’intera Ue è così attraversata da correnti divisive che potrebbero emergere con forza dirompente se dovesse confermarsi un po’ dovunque la costante crescita dei partiti di estrema destra, che ormai dovremmo chiamare apertamente fascisti o nazisti“.
mercoledì 1 maggio 2024
Cuccurese: “Serve una UE meridionalista per il Sud Italia e per i Sud d’Europa”
“Il rapporto sullo Stato dell’Unione del Censis: la percezione di un declassamento sociale premia astensionismo e populisti. L’ Italia è un caso emblematico di questo stato di cose, visto che il 49% dei cittadini non si fida dell’Europarlamento“. Questo quanto dichiarato dal Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese, che poi ha proseguito: “Dietro una calma apparente, ma carica di tensione, l’intera Ue è così attraversata da correnti divisive che potrebbero emergere con forza dirompente se dovesse confermarsi un po’ dovunque la costante crescita dei partiti di estrema destra, che ormai dovremmo chiamare apertamente fascisti o nazisti“.
“Infatti – ha specificato Cuccurese – un elettore su tre dell’Unione europea arriverà al seggio col «profondo malessere dei perdenti». Oltre 120 milioni di potenziali votanti arrivano al voto sbalestrati dalle crisi degli ultimi tre lustri, con gli stipendi impoveriti, il tenore di vita peggiorato, una sfiducia montante verso l’Europa matrigna. Un misto di frustrazione e insoddisfazione“.
“Unione Europea ed Eurozona, infatti, – ha ulteriormente precisato – anziché diminuire la disuguaglianze (tra Stati e tra aree interne di uno stesso Paese) le hanno fatte aumentare esponenzialmente. Era inevitabile perché è la loro stessa struttura ultraliberista ed impregnata di darwinismo sociale a fare aumentare le asimmetrie. Se guardiamo poi le due mappe a confronto, pubblicate oggi da @repubblica, capiamo bene perché gli ordoliberisti di primailnord vogliono secedere. Il Sud è visto solo come una scomoda appendice, altro che “patrioti”italiani, altro che Ue dei popoli“.
“A mio avviso – ha proseguito Cuccurese – la realtà è semplicemente che i partiti di destra si affermano perché i cittadini sono stufi di sacrifici, spesa in armamenti, riduzione del welfare, provvedimenti deliranti che limitano la libertà dei cittadini, non ne possono di questa Ue e trovano nei roboanti proclami delle destra conforto. A riprova guardare la campagna in atto di Salvini per le prossime elezioni europee tutt’a basatea su chiacchiere a vuoto e distintivo, mentre il leghista Giorgetti in Europa vota a favore del nuovo patto di stabilità che mette il cappio al collo all’Italia“.
“Non è un caso – ha rimarcato – che, come dimostrato da Meloni, alle parole non seguono mai i fatti. Anzi proprio i fascioleghisti dimostrano, anche su questo fronte, che una volta al potere, sono pronti ad adeguarsi supinamente come proni servitori alla finanza, così come la storia delle destre insegna. È proprio questa Ue, in preda agli oligarchi della finanza e non dei popoli, che è incubatrice di nuovi fascismi e di prossime guerre disastrose“.
“Ecco – ha concluso Cuccurese – perché serve una UE meridionalista, cioè che lavori nell’interessi dei cittadini e per un superamento degli squilibri territoriali e delle conseguenti discriminazioni. Per questo è utile lottare, anche in Europa, per cambiare questo stato di cose, prima che il disastro ci annichilisca tutti“.
“Infatti – ha specificato Cuccurese – un elettore su tre dell’Unione europea arriverà al seggio col «profondo malessere dei perdenti». Oltre 120 milioni di potenziali votanti arrivano al voto sbalestrati dalle crisi degli ultimi tre lustri, con gli stipendi impoveriti, il tenore di vita peggiorato, una sfiducia montante verso l’Europa matrigna. Un misto di frustrazione e insoddisfazione“.
“Unione Europea ed Eurozona, infatti, – ha ulteriormente precisato – anziché diminuire la disuguaglianze (tra Stati e tra aree interne di uno stesso Paese) le hanno fatte aumentare esponenzialmente. Era inevitabile perché è la loro stessa struttura ultraliberista ed impregnata di darwinismo sociale a fare aumentare le asimmetrie. Se guardiamo poi le due mappe a confronto, pubblicate oggi da @repubblica, capiamo bene perché gli ordoliberisti di primailnord vogliono secedere. Il Sud è visto solo come una scomoda appendice, altro che “patrioti”italiani, altro che Ue dei popoli“.
“A mio avviso – ha proseguito Cuccurese – la realtà è semplicemente che i partiti di destra si affermano perché i cittadini sono stufi di sacrifici, spesa in armamenti, riduzione del welfare, provvedimenti deliranti che limitano la libertà dei cittadini, non ne possono di questa Ue e trovano nei roboanti proclami delle destra conforto. A riprova guardare la campagna in atto di Salvini per le prossime elezioni europee tutt’a basatea su chiacchiere a vuoto e distintivo, mentre il leghista Giorgetti in Europa vota a favore del nuovo patto di stabilità che mette il cappio al collo all’Italia“.
“Non è un caso – ha rimarcato – che, come dimostrato da Meloni, alle parole non seguono mai i fatti. Anzi proprio i fascioleghisti dimostrano, anche su questo fronte, che una volta al potere, sono pronti ad adeguarsi supinamente come proni servitori alla finanza, così come la storia delle destre insegna. È proprio questa Ue, in preda agli oligarchi della finanza e non dei popoli, che è incubatrice di nuovi fascismi e di prossime guerre disastrose“.
“Ecco – ha concluso Cuccurese – perché serve una UE meridionalista, cioè che lavori nell’interessi dei cittadini e per un superamento degli squilibri territoriali e delle conseguenti discriminazioni. Per questo è utile lottare, anche in Europa, per cambiare questo stato di cose, prima che il disastro ci annichilisca tutti“.
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