Di Antonio Luongo
L'acqua è sotto attacco! È ormai questione di giorni e sarà privatizzata.
Il governo Meloni ha iniziato a picconare le conquiste democratiche degli italiani, contrastando apertamente la decisione di 26 milioni di italiani che nel 2011 stabilirono via referendum che la gestione dell'acqua dovesse essere pubblica e mantenersi fuori dal mercato.
Ora il governo nazionale ha stabilito che i Comuni non possono gestire Aziende Speciali.
Esattamente come Abc Napoli azienda idrica del Comune di Napoli.
Un modo per distruggere dall'alto l'impianto che aveva reso possibile a Napoli l'attuazione del referendum e la pubblicizzazione della gestione.
Ovviamente nel silenzio del sindaco ombra Manfredi, che sembra non avere alcun interesse nel garantire un futuro alla città, ma solo a non dare fastidio e completare un soggiorno indolore e dorato a Palazzo San Giacomo.
Ora esce allo scoperto anche il presidente della Regione Campania De Luca .
Dopo anni a costruire trappole e magheggi come la legge n. 15 del 2015 sul riordino del ciclo delle acque e la creazione dell'Ente Idrico Campano, che hanno lentamente privato ABC di autonomia e agibilità, ora cade ogni velo.
Le ultime dichiarazioni aprono ufficialmente ai privati anche per Napoli e la nostra Regione.
Apertura che nega ogni evidenza e ogni buon senso, laddove nelle zone sotto questo tipo di gestione la speculazioni sta già svuotando le tasche dei cittadini.
E purtroppo sarà sempre peggio, con un cambiamento climatico che sta alterando il ciclo ordinario delle acque e condannando enormi territori alla siccità e alla perdita di acqua potabile.
Per anni io ed altri pochi consiglieri abbiamo fatto da diga agli attacchi di privatizzazione dell’acqua, in seno al consiglio dell'Ente Idrico.
Da soli, in autonomia, senza sponde parlamentari rispetto ad un disegno criminale che ha tanti padri e tanti tifosi.
Purtroppo più la crisi avanza, più tanti politici e tanti partiti seguono la strada più facile, quella della lobby degli interessi finanziari, in questo caso incarnata dalle multinazionali dei servizi energetici come Gori, Veolia, Suez, Acea, A2A, Hera, ecc.
Il danno fatto alla Democrazia, ai Diritti e per essere concreti, al costo della vita che danneggia la gente comune e soprattutto le fasce più deboli viene nascosto.
Noi, insieme al Coordinamento Acqua Pubblica e al Partito del Sud , continueremo a rivendicare i diritti a testa alta, ma è evidente che occorre una presa di coscienza ben più ampia tra cittadini e partiti.
E chissà che un giorno i partiti di sinistra, si ricordino cosa significa essere di sinistra, dato che la destra la sua partita la sa giocare bene e senza particolari scrupoli.
L’ACQUA È VITA E NON SI TOCCA!!!
.
Di Antonio Luongo
L'acqua è sotto attacco! È ormai questione di giorni e sarà privatizzata.
Il governo Meloni ha iniziato a picconare le conquiste democratiche degli italiani, contrastando apertamente la decisione di 26 milioni di italiani che nel 2011 stabilirono via referendum che la gestione dell'acqua dovesse essere pubblica e mantenersi fuori dal mercato.
Ora il governo nazionale ha stabilito che i Comuni non possono gestire Aziende Speciali.
Esattamente come Abc Napoli azienda idrica del Comune di Napoli.
Un modo per distruggere dall'alto l'impianto che aveva reso possibile a Napoli l'attuazione del referendum e la pubblicizzazione della gestione.
Ovviamente nel silenzio del sindaco ombra Manfredi, che sembra non avere alcun interesse nel garantire un futuro alla città, ma solo a non dare fastidio e completare un soggiorno indolore e dorato a Palazzo San Giacomo.
Ora esce allo scoperto anche il presidente della Regione Campania De Luca .
Dopo anni a costruire trappole e magheggi come la legge n. 15 del 2015 sul riordino del ciclo delle acque e la creazione dell'Ente Idrico Campano, che hanno lentamente privato ABC di autonomia e agibilità, ora cade ogni velo.
Le ultime dichiarazioni aprono ufficialmente ai privati anche per Napoli e la nostra Regione.
Apertura che nega ogni evidenza e ogni buon senso, laddove nelle zone sotto questo tipo di gestione la speculazioni sta già svuotando le tasche dei cittadini.
E purtroppo sarà sempre peggio, con un cambiamento climatico che sta alterando il ciclo ordinario delle acque e condannando enormi territori alla siccità e alla perdita di acqua potabile.
Per anni io ed altri pochi consiglieri abbiamo fatto da diga agli attacchi di privatizzazione dell’acqua, in seno al consiglio dell'Ente Idrico.
Da soli, in autonomia, senza sponde parlamentari rispetto ad un disegno criminale che ha tanti padri e tanti tifosi.
Purtroppo più la crisi avanza, più tanti politici e tanti partiti seguono la strada più facile, quella della lobby degli interessi finanziari, in questo caso incarnata dalle multinazionali dei servizi energetici come Gori, Veolia, Suez, Acea, A2A, Hera, ecc.
Il danno fatto alla Democrazia, ai Diritti e per essere concreti, al costo della vita che danneggia la gente comune e soprattutto le fasce più deboli viene nascosto.
Noi, insieme al Coordinamento Acqua Pubblica e al Partito del Sud , continueremo a rivendicare i diritti a testa alta, ma è evidente che occorre una presa di coscienza ben più ampia tra cittadini e partiti.
E chissà che un giorno i partiti di sinistra, si ricordino cosa significa essere di sinistra, dato che la destra la sua partita la sa giocare bene e senza particolari scrupoli.
L’ACQUA È VITA E NON SI TOCCA!!!
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