Nel 150 esimo anniversario della nascita di Gaetano Salvemini un saggio per la SECOP Edizioni "Caro Don Gaetano...Spigolando tra le carte di Gaetano Salvemini", scritto da Valentino Romano, arguto e colto storico meridionalista, nonche' iscritto e facente parte del Cdn del Partito del Sud - Meridionalisti Progressisti. I complimenti dei dirigenti e di tutti gli iscritti al nostro amico.
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“Spigolando tra le carte di Gaetano Salvemini”. L’uomo, lo studioso, il politico.
Nell’anno delle celebrazioni del 150° anniversario della nascita di Gaetano Salvemini (8 settembre 1873), la letteratura critica sulla figura e sull’opera del poliedrico intellettuale molfettese si arricchisce di un altro prezioso contributo: il breve saggio monografico di Valentino Romano, Caro Don Gaetano. Spigolando tra le carte di Gaetano Salvemini.
Nel complesso, l’originalità del contributo offerto dallo scrittore e saggista Valentino Romano alla storiografia su Gaetano Salvemini consta nell’avere saputo ricostruire alcuni spaccati significativi della vita dell’intellettuale pugliese mediante il sapiente utilizzo delle fonti epistolari edite ed inedite, da lui sapientemente intrecciate sia con i testi salveminiani sia con altri riferimenti critico-bibliografici.
Ne emergono in tutta la loro dimensione concreta non solo la figura dell’uomo e del politico Salvemini, tenace, determinato, sarcastico, pungete ed ironico, ma anche quella dello storico preciso e rigoroso.
Come evidenzia Romano: “Dietro ogni libro c’è una storia, normalmente ignorata; una storia che, se al contrario conosciuta, studiata, condivisa e perfino amata, è capace di restituirci l’‘uomo’ che ne è l’autore e di trasformare il suo libro, da strumento di lavoro o di diletto, comunque da oggetto inanimato, in entità viva e pulsante: avere contezza delle ansie, dei dubbi, delle fatiche dell’autore di un testo, perfino dei suoi intendimenti nascosti, delle traversie legate alla stesura e alla pubblicazione costituisce insomma un quid pluris, utile a rafforzare quell’indescrivibile simbiosi di emozioni che viene e a crearsi tra autore e lettore e che, alla fine contribuisce a una migliore comprensione alla condivisione finale del testo.
Nel 150 esimo anniversario della nascita di Gaetano Salvemini un saggio per la SECOP Edizioni "Caro Don Gaetano...Spigolando tra le carte di Gaetano Salvemini", scritto da Valentino Romano, arguto e colto storico meridionalista, nonche' iscritto e facente parte del Cdn del Partito del Sud - Meridionalisti Progressisti. I complimenti dei dirigenti e di tutti gli iscritti al nostro amico.
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“Spigolando tra le carte di Gaetano Salvemini”. L’uomo, lo studioso, il politico.
Nell’anno delle celebrazioni del 150° anniversario della nascita di Gaetano Salvemini (8 settembre 1873), la letteratura critica sulla figura e sull’opera del poliedrico intellettuale molfettese si arricchisce di un altro prezioso contributo: il breve saggio monografico di Valentino Romano, Caro Don Gaetano. Spigolando tra le carte di Gaetano Salvemini.
Nel complesso, l’originalità del contributo offerto dallo scrittore e saggista Valentino Romano alla storiografia su Gaetano Salvemini consta nell’avere saputo ricostruire alcuni spaccati significativi della vita dell’intellettuale pugliese mediante il sapiente utilizzo delle fonti epistolari edite ed inedite, da lui sapientemente intrecciate sia con i testi salveminiani sia con altri riferimenti critico-bibliografici.
Ne emergono in tutta la loro dimensione concreta non solo la figura dell’uomo e del politico Salvemini, tenace, determinato, sarcastico, pungete ed ironico, ma anche quella dello storico preciso e rigoroso.
Come evidenzia Romano: “Dietro ogni libro c’è una storia, normalmente ignorata; una storia che, se al contrario conosciuta, studiata, condivisa e perfino amata, è capace di restituirci l’‘uomo’ che ne è l’autore e di trasformare il suo libro, da strumento di lavoro o di diletto, comunque da oggetto inanimato, in entità viva e pulsante: avere contezza delle ansie, dei dubbi, delle fatiche dell’autore di un testo, perfino dei suoi intendimenti nascosti, delle traversie legate alla stesura e alla pubblicazione costituisce insomma un quid pluris, utile a rafforzare quell’indescrivibile simbiosi di emozioni che viene e a crearsi tra autore e lettore e che, alla fine contribuisce a una migliore comprensione alla condivisione finale del testo.
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