Di Antonio Luongo
Il 25 aprile 2022 si associa tristemente alla guerra!
Domani festeggeremo la #Resistenza partigiana e la #Liberazione dal nazifascimo.
Una lotta che vide schierarsi i civili contro l'invasore tedesco e i fascisti loro alleati, senza distinzione di ceto, rango e appartenenza politica. Una cosa totalmente diversa da quello che sta accadendo in #Ucraina dove si stanno confrontando due eserciti in uno scontro militare di altissimo livello.
È una guerra tra un paese invasore e un paese invaso, dove volano missili, si affondano incrociatori, si fronteggiano droni. L'unica cosa in comune é il risultato: SI MUORE!
Nulla a che vedere però con l'impegno di civili armatisi e organizzatisi in totale spontaneitá, slegati dal coordinamento di governi nazionali e stranieri; civili che oggi invece, in Ucraina, scopriamo ridotti a scudi umani a difesa di obiettivi militari...altro che partigiani.
Oggi i civili ucraini sono solo vittime indifese dello scontro tra due eserciti, tra due poteri, tra due strategie geopolitiche e soprattutto non hanno voce.
Smettiamola quindi di raccontarcela come fa più comodo ai partiti al potere. Abbiate almeno il buongusto di non piegare e strumentalizzare la nostra memoria condivisa di italiani al consenso di tanti partiti bellicisti presenti in Parlamento.
Noi abbiamo il dovere di coltivare il ricordo del passato per giudicare con lucidità il presente, rifuggendo propaganda faziosa e pensiero unico.
NON ESISTE GUERRA BUONA.
NON ESISTE GUERRA GIUSTA.
MENO ARMI
PIÙ DIPLOMAZIA
...perché alla fine la morte e il dolore della gente non cambiano in base alle bandiere, ma sono uguali per tutti.
Diamo valore a questo #25aprile, fermando la follia bellicista dei governi, da occidente a oriente.
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