Il teatro è finzione. La politica è teatro. Pertanto, la politica è finzione.
E nel grande teatro della politica italiana mentre c’è chi continua a recitare la parte del paladino della lotta a tutte le diseguaglianze, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, salvo poi accennare a quelle territoriali senza citare neanche una sola volta quella relativa allo storico divario Nord-Sud, c’è chi, invece, Mario Draghi, chiamato proprio da Mattarella a formare un nuovo Governo nel marzo del 2021, si toglie la maschera di colui che mira al superamento delle diseguaglianze per mostrare il suo vero volto.
Il volto di chi deve garantire a tutti i costi e ad ogni costo gli interessi delle lobby finanziarie ed industriali europee e nazionali, acuendo proprio quelle diseguaglianze che, grazie anche alla foglio di fico messagli da Matterella, a parole, ma solo a parole, dice di volere combattere. E per garantire questi interessi, coerentemente alla dottrina liberista del “gocciolamento”, punta tutto sulla “locomotiva” Nord a discapito di un Sud letteralmente privo di rappresentanza.
“Sono due le missioni – osserva a questo proposito via social il Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese – che Draghi e il suo Governo di tecnocrati stanno portando avanti e che condurranno alla fine inevitabile dell’unità del Paese così come l’abbiamo conosciuta: il via libera all’autonomia differenziata e la ‘truffa’ del Pnrr (n.d.r. gli scippi al Sud)”.
“Dopodiché – prosegue Cuccurese – per il Nord e per il Sud, ovviamente per motivi opposti, non ci sarà più nessun motivo per restare uniti”. “La Ue – conclude – in tutto questo guarda ma non interviene e si sa che chi tace acconsente”.
Il teatro è finzione. La politica è teatro. Pertanto, la politica è finzione.
E nel grande teatro della politica italiana mentre c’è chi continua a recitare la parte del paladino della lotta a tutte le diseguaglianze, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, salvo poi accennare a quelle territoriali senza citare neanche una sola volta quella relativa allo storico divario Nord-Sud, c’è chi, invece, Mario Draghi, chiamato proprio da Mattarella a formare un nuovo Governo nel marzo del 2021, si toglie la maschera di colui che mira al superamento delle diseguaglianze per mostrare il suo vero volto.
Il volto di chi deve garantire a tutti i costi e ad ogni costo gli interessi delle lobby finanziarie ed industriali europee e nazionali, acuendo proprio quelle diseguaglianze che, grazie anche alla foglio di fico messagli da Matterella, a parole, ma solo a parole, dice di volere combattere. E per garantire questi interessi, coerentemente alla dottrina liberista del “gocciolamento”, punta tutto sulla “locomotiva” Nord a discapito di un Sud letteralmente privo di rappresentanza.
“Sono due le missioni – osserva a questo proposito via social il Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese – che Draghi e il suo Governo di tecnocrati stanno portando avanti e che condurranno alla fine inevitabile dell’unità del Paese così come l’abbiamo conosciuta: il via libera all’autonomia differenziata e la ‘truffa’ del Pnrr (n.d.r. gli scippi al Sud)”.
“Dopodiché – prosegue Cuccurese – per il Nord e per il Sud, ovviamente per motivi opposti, non ci sarà più nessun motivo per restare uniti”. “La Ue – conclude – in tutto questo guarda ma non interviene e si sa che chi tace acconsente”.
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