Dal 2017 al 2020, la spesa sanitaria corrente pro-capite ha acuito le diseguaglianze tra cittadini italiani di serie A, residenti al Nord, e cittadini italiani di serie B, residenti al Sud.
A denunciarlo non è una nostalgica e piagnona associazione neoborbonica, bensì un organo di rilevanza costituzionale dello Stato italiano: la Corte dei Conti.
Di recente, sull’argomento è intervenuto il Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese, che, dalla sua pagina facebook personale, ha commentato: “Per la Corte dei conti il Servizio Sanitario Nazionale non garantisce un’assistenza adeguata al Sud. I divari territoriali sono soprattutto diseguaglianze nei diritti fondamentali – istruzione e sanità – che possono essere ridotti solo attraverso una visione unitaria del Paese e non certo dividendolo ulteriormente con l’Autonomia differenziata, che il Governo dei migliori ha recuperato nottetempo nella Nadef della Legge di Bilancio”.
Fonte articolo: Vesuvianonews-articolo di Salvatore Lucchese
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