martedì 2 novembre 2021

IL PARTITO DEL SUD ADERISCE AL PRESIDIO DI MERCOLEDI’ 3 NOVEMBRE A BOLOGNA CONTRO LA DECISIONE DELLA REGIONE DI AFFIDARE L’ACQUA AI PRIVATI

Il Partito del Sud aderisce al presidio sotto la sede della Regione Emilia-Romagna promosso dal Coordinamento regionale del Movimento per l'acqua pubblica e della Rete regionale Emergenza Climatica e Ambientale per mercoledì 3 novembre alle ore 14.30 per protestare contro la decisione dell'assemblea legislativa di prorogare gli affidamenti ai privati del servizio idrico in regione fino alla fine del 2027. 

Poco più di 10 giorni fa l’Assemblea Regionale dell’Emilia-Romagna ha approvato un emendamento alla legge regionale “Misure urgenti a sostegno del sistema economico ed altri interventi per la modifica dell’ordinamento regionale” che proroga gli affidamenti del servizio idrico in regione fino alla fine del 2027, Uniche eccezioni, i territori di Reggio Emilia e Rimini, dove sono in corso procedure di gara. L’emendamento compie una scelta molto grave, perché prolunga ulteriormente la situazione di privatizzazione del servizio idrico in regione e rappresenta un ennesimo mancato rispetto dell’esito referendario del 2011. 

L’Assemblea Regionale ha preso questa decisione senza nessuna discussione preliminare con i Comitati dell’acqua e altri soggetti della società civile, con un emendamento introdotto di soppiatto in una legge che parlava d’altro. Un vero e proprio colpo di mano con la complicità di tutti i gruppi consiliari. 

C’è chi “coraggiosamente” ha sostenuto che era preferibile concedere una proroga di 6 anni piuttosto che procedere ad una gara, che avrebbe prodotto un affidamento di 30 anni. Facendo finta di non vedere che esiste un’alternativa alla messa in gara del servizio idrico cioè la ripubblicizzazione. Questi personaggi che hanno con tutta evidenza dimenticato che "l'ecologismo senza la lotta di classe è giardinaggio", continuano, con tutta evidenza, a sostenere due parti in commedia, così come sul tema dell’Autonomia differenziata e come nel Parlamento nazionale, a chiacchiere si dicono contrari alla deriva iperliberista imperante in ambito regionale e nazionale, per poi nei fatti adeguarsi prontamente alla volontà del Bonaccini di turno al momento del voto. 
Ricordano la parabola fatta dal M5s, "bla bla bla" prima del voto per poi diventare i più fedeli e servili esecutori silenziosi di ogni privatizzazione di beni comuni a vantaggio esclusivo di privati o multinazionali. 

Come Partito del Sud non possiamo dimenticare che l’unica grande città ad aver applicato il risultato del Referendum sull’acqua pubblica del 2011 è stata la Napoli di de Magistris, applicazione ora messa in discussione dalla nuova giunta Manfredi, anche questa sostenuta da “coraggiosi” complici.

L’impressione di fondo è che questo non è provvedimento a sé stante, ma si inquadra in una strategia ben precisa volta a privatizzare completamente il servizio idrico nel Paese. Una strategia di un Governo non a caso sostenuto da tutti i partiti presenti in Parlamento, nessuno escluso! 

Non deve sfuggire infatti che nel mirino del Governo, c’è, in primo luogo il Mezzogiorno e molto probabilmente l’azienda di diritto pubblico Acqua Bene Comune di Napoli. L’intenzione – che peraltro traspare in tutto il PNRR – è che l’intervento pubblico sia servente nei confronti del mercato, per crearlo e sostenerlo, ed è finalizzato ad aprire la strada alla conquista del Mezzogiorno da parte delle grandi aziende multiutilities quotate in Borsa, per rendere irreversibile il modello di gestione costruito sulle stesse. L'Arera, l'autorità nazionale per l'energia, ha recentemente emanato una circolare che spinge i comuni indebitati ad aprire al libero mercato. Quegli stessi comuni a cui da 20 anni lo stato nazionale taglia le risorse e che sul tema non riceveranno un euro per ristrutturare le reti idriche, nemmeno dal PNRR.
La trappola è pronta. Abbiamo il dovere di combattere e di farlo senza più ipocrisie.

Il Partito del Sud è sempre stato dalla parte dell'acqua pubblica e della gestione pubblica dei servizi locali partendo proprio dall'esempio della Napoli di de Magistris e mercoledì 3 novembre alle ore 14:30 sarà al presidio sotto la Regione promosso dal Coordinamento regionale del Movimento per l'acqua pubblica e della Rete regionale Emergenza Climatica e Ambientale.

Natale Cuccurese
Presidente Nazionale Partito del Sud-Meridionalisti Progressisti




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Il Partito del Sud aderisce al presidio sotto la sede della Regione Emilia-Romagna promosso dal Coordinamento regionale del Movimento per l'acqua pubblica e della Rete regionale Emergenza Climatica e Ambientale per mercoledì 3 novembre alle ore 14.30 per protestare contro la decisione dell'assemblea legislativa di prorogare gli affidamenti ai privati del servizio idrico in regione fino alla fine del 2027. 

Poco più di 10 giorni fa l’Assemblea Regionale dell’Emilia-Romagna ha approvato un emendamento alla legge regionale “Misure urgenti a sostegno del sistema economico ed altri interventi per la modifica dell’ordinamento regionale” che proroga gli affidamenti del servizio idrico in regione fino alla fine del 2027, Uniche eccezioni, i territori di Reggio Emilia e Rimini, dove sono in corso procedure di gara. L’emendamento compie una scelta molto grave, perché prolunga ulteriormente la situazione di privatizzazione del servizio idrico in regione e rappresenta un ennesimo mancato rispetto dell’esito referendario del 2011. 

L’Assemblea Regionale ha preso questa decisione senza nessuna discussione preliminare con i Comitati dell’acqua e altri soggetti della società civile, con un emendamento introdotto di soppiatto in una legge che parlava d’altro. Un vero e proprio colpo di mano con la complicità di tutti i gruppi consiliari. 

C’è chi “coraggiosamente” ha sostenuto che era preferibile concedere una proroga di 6 anni piuttosto che procedere ad una gara, che avrebbe prodotto un affidamento di 30 anni. Facendo finta di non vedere che esiste un’alternativa alla messa in gara del servizio idrico cioè la ripubblicizzazione. Questi personaggi che hanno con tutta evidenza dimenticato che "l'ecologismo senza la lotta di classe è giardinaggio", continuano, con tutta evidenza, a sostenere due parti in commedia, così come sul tema dell’Autonomia differenziata e come nel Parlamento nazionale, a chiacchiere si dicono contrari alla deriva iperliberista imperante in ambito regionale e nazionale, per poi nei fatti adeguarsi prontamente alla volontà del Bonaccini di turno al momento del voto. 
Ricordano la parabola fatta dal M5s, "bla bla bla" prima del voto per poi diventare i più fedeli e servili esecutori silenziosi di ogni privatizzazione di beni comuni a vantaggio esclusivo di privati o multinazionali. 

Come Partito del Sud non possiamo dimenticare che l’unica grande città ad aver applicato il risultato del Referendum sull’acqua pubblica del 2011 è stata la Napoli di de Magistris, applicazione ora messa in discussione dalla nuova giunta Manfredi, anche questa sostenuta da “coraggiosi” complici.

L’impressione di fondo è che questo non è provvedimento a sé stante, ma si inquadra in una strategia ben precisa volta a privatizzare completamente il servizio idrico nel Paese. Una strategia di un Governo non a caso sostenuto da tutti i partiti presenti in Parlamento, nessuno escluso! 

Non deve sfuggire infatti che nel mirino del Governo, c’è, in primo luogo il Mezzogiorno e molto probabilmente l’azienda di diritto pubblico Acqua Bene Comune di Napoli. L’intenzione – che peraltro traspare in tutto il PNRR – è che l’intervento pubblico sia servente nei confronti del mercato, per crearlo e sostenerlo, ed è finalizzato ad aprire la strada alla conquista del Mezzogiorno da parte delle grandi aziende multiutilities quotate in Borsa, per rendere irreversibile il modello di gestione costruito sulle stesse. L'Arera, l'autorità nazionale per l'energia, ha recentemente emanato una circolare che spinge i comuni indebitati ad aprire al libero mercato. Quegli stessi comuni a cui da 20 anni lo stato nazionale taglia le risorse e che sul tema non riceveranno un euro per ristrutturare le reti idriche, nemmeno dal PNRR.
La trappola è pronta. Abbiamo il dovere di combattere e di farlo senza più ipocrisie.

Il Partito del Sud è sempre stato dalla parte dell'acqua pubblica e della gestione pubblica dei servizi locali partendo proprio dall'esempio della Napoli di de Magistris e mercoledì 3 novembre alle ore 14:30 sarà al presidio sotto la Regione promosso dal Coordinamento regionale del Movimento per l'acqua pubblica e della Rete regionale Emergenza Climatica e Ambientale.

Natale Cuccurese
Presidente Nazionale Partito del Sud-Meridionalisti Progressisti




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