Il Sud è a rischio desertificazione demografica. Anche questa volta a sostenerlo non è un’associazione neoborbonica, bensì un organo terzo, indipendente ed autorevole, la Confcommercio, che, dati alla mano, ha dimostrato che nel corso degli ultimi 25 anni 1,6 milioni di giovani meridionali hanno abbandonato i loro comuni di origine.
Nel commentare la notizia via social, il Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese ha osservato: “Ai vari governi che negli anni si susseguono questi dati poco interessano, a maggior riprova il fatto che ormai nemmeno si prendono più la briga di commentarli”.
“Fra i vari politicanti – ha proseguito Cuccurese – c’è poi chi si converte sulla via di Milano e inizia a blaterare di “questione settentrionale”, come nel caso del comico involontario Giuseppe Conte”.
Fonte: Vesuvianonews - articolo di Salvatore Lucchese
-----------------------------------------------------------------------------------------------------
A seguire il post completo del nostro Presidente nazionale dal suo profilo facebook:
IL SUD NON È UN PAESE PER GIOVANI...
“Al Sud 1,6 milioni di giovani in meno in 25 anni”
Si susseguono, anno dopo anno come a segnare il passaggio delle stagioni, i report sulla drammatica situazione (in ogni campo) del Mezzogiorno, da parte delle varie associazioni di categoria o dei centri studi.
I dati snocciolati l’anno prima sono sostituiti inevitabilmente con dati ancora più drammatici e così via all’infinito.
Ai vari governi che negli anni si susseguono questi dati poco interessano, a maggior riprova il fatto che ormai nemmeno si prendono più la briga di commentarli.
Fra i vari politicanti c’è poi chi si converte sulla via di Milano e inizia a blaterare di “questione settentrionale”, come nel caso del comico involontario Giuseppe Conte.
Inevitabile quindi, dopo più di 160 di emigrazione indotta, che il Sud stia vivendo una desertificazione demografica mai conosciuta in precedenza.
L’OCSE più di una volta negli ultimi anni ha lanciato l’allarme al nostro governo per segnalare come l’Italia sia tornata ai primi posti nel mondo per emigrazioni verso l’estero e dal Mezzogiorno verso il Nord Italia.
Purtroppo i vari governi italiani hanno sempre risposto a queste segnalazioni con un TOTALE disinteresse, solo, a volte, qualche chiacchiera di circostanza che è durata lo spazio di un mattino.
Il Mezzogiorno è visto da tutti i governi italiani dal 1861 a questa parte esclusivamente come colonia interna estrattiva, ultimamente più di cervelli che di braccia, per cui questi dati non destano mai la benché minima reazione. Basti pensare che Napoli è solo la quinta città al mondo per presenza di cittadini napoletani, la prima è San Paolo del Brasile.
Non parliamo poi dell’emigrazione sanitaria e universitaria dal Sud, questo capitolo abominevole ci permette di affermare di essere di fronte ad un vero e proprio razzismo di Stato contro i cittadini meridionali, in barba alla Costituzione.
Addirittura l’unica proposta che giunge da parte governativa, e che ci fa capire che avanti di questo passo questo Paese non ha un futuro, è quella separatista grazie alla “secessione dei ricchi”sostenuta dai cacicchi senza gloria delle Regioni del Nord...
immagine da @Repubblica
.
Il Sud è a rischio desertificazione demografica. Anche questa volta a sostenerlo non è un’associazione neoborbonica, bensì un organo terzo, indipendente ed autorevole, la Confcommercio, che, dati alla mano, ha dimostrato che nel corso degli ultimi 25 anni 1,6 milioni di giovani meridionali hanno abbandonato i loro comuni di origine.
Nel commentare la notizia via social, il Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese ha osservato: “Ai vari governi che negli anni si susseguono questi dati poco interessano, a maggior riprova il fatto che ormai nemmeno si prendono più la briga di commentarli”.
“Fra i vari politicanti – ha proseguito Cuccurese – c’è poi chi si converte sulla via di Milano e inizia a blaterare di “questione settentrionale”, come nel caso del comico involontario Giuseppe Conte”.
Fonte: Vesuvianonews - articolo di Salvatore Lucchese
-----------------------------------------------------------------------------------------------------
A seguire il post completo del nostro Presidente nazionale dal suo profilo facebook:
IL SUD NON È UN PAESE PER GIOVANI...
“Al Sud 1,6 milioni di giovani in meno in 25 anni”
Si susseguono, anno dopo anno come a segnare il passaggio delle stagioni, i report sulla drammatica situazione (in ogni campo) del Mezzogiorno, da parte delle varie associazioni di categoria o dei centri studi.
I dati snocciolati l’anno prima sono sostituiti inevitabilmente con dati ancora più drammatici e così via all’infinito.
Ai vari governi che negli anni si susseguono questi dati poco interessano, a maggior riprova il fatto che ormai nemmeno si prendono più la briga di commentarli.
Fra i vari politicanti c’è poi chi si converte sulla via di Milano e inizia a blaterare di “questione settentrionale”, come nel caso del comico involontario Giuseppe Conte.
Inevitabile quindi, dopo più di 160 di emigrazione indotta, che il Sud stia vivendo una desertificazione demografica mai conosciuta in precedenza.
L’OCSE più di una volta negli ultimi anni ha lanciato l’allarme al nostro governo per segnalare come l’Italia sia tornata ai primi posti nel mondo per emigrazioni verso l’estero e dal Mezzogiorno verso il Nord Italia.
Purtroppo i vari governi italiani hanno sempre risposto a queste segnalazioni con un TOTALE disinteresse, solo, a volte, qualche chiacchiera di circostanza che è durata lo spazio di un mattino.
Il Mezzogiorno è visto da tutti i governi italiani dal 1861 a questa parte esclusivamente come colonia interna estrattiva, ultimamente più di cervelli che di braccia, per cui questi dati non destano mai la benché minima reazione. Basti pensare che Napoli è solo la quinta città al mondo per presenza di cittadini napoletani, la prima è San Paolo del Brasile.
Non parliamo poi dell’emigrazione sanitaria e universitaria dal Sud, questo capitolo abominevole ci permette di affermare di essere di fronte ad un vero e proprio razzismo di Stato contro i cittadini meridionali, in barba alla Costituzione.
Addirittura l’unica proposta che giunge da parte governativa, e che ci fa capire che avanti di questo passo questo Paese non ha un futuro, è quella separatista grazie alla “secessione dei ricchi”sostenuta dai cacicchi senza gloria delle Regioni del Nord...
immagine da @Repubblica
.
Nessun commento:
Posta un commento