Anche quest’anno, come tutti gli anni, il Partito del Sud persevera sulla strada dell’impegno concreto, democratico e politico diretto, anche elettorale, per dare un’alternativa reale e non velleitaria ai nostri territori, insieme a chi come noi ha una visione politica gramsciana.
La verità storica sulla "malaunità" del 1861 sta venendo fuori, non può durare in eterno una "questione" che dura da 160 anni che si è particolarmente aggravata negli ultimi anni con il susseguirsi di governi anti-meridionali , spesso con il predominante appoggio della Lega Nord razzista e xenofoba, come l’attuale. Il Partito del Sud è sorto per contrastare chi diceva (e dice) che non dovevamo essere più produttori ma solo consumatori, improvvisamente non avevamo piu' una storia ricca e tradizioni da difendere, ma ci dovevamo solo vergognare del nostro passato e dovevamo aspettare un po' di elemosina dalla "parte più ricca e progredita del paese" e ancora oggi si parla di nostro fallimento come popolo e siamo diventati "palla al piede" dei nostri "liberatori", è stata fatta nascere, da menti annebbiate, addirittura una "questione settentrionale", ultimamente richiamata anche da Giuseppe Conte in una lettera al Corriere della Sera del 13 agosto scorso, ove ha scritto anche di “Milano Locomotiva”, voltando le spalle al Mezzogiorno che nel 2018 aveva premiato il M5s con un voto quasi plebiscitario. Voto disinvoltamente tradito.Per cambiare questo stato di cose non bastano certo gli slogan o le urla velleitarie sui social, bisogna invece imparare a confrontarsi seriamente ed organizzarsi concretamente e a schiena dritta, bisogna costruire e perseguire un progetto politico che parta da Sud ed unisca realmente il Paese.
E’ utile ricordare che se l’Italia ha ottenuto 191,5 miliardi di euro di fondi europei del Recovery (la quota più alta far tutti i Paesi Ue) è solo perché il suo Mezzogiorno versa in condizioni di “depressione” spaventosa in infrastrutture e servizi, sia in confronto al Centro-Nord, che verso gli altri Paesi Ue. Non a caso è la Macroarea europea dove è più alto il rischio povertà. Secondo le indicazioni europee al Sud sarebbe dovuto andare il 65% dei fondi dati all’Italia, proprio per iniziare a recuperare il gap territoriale.
Dal documento presentato alla Ue dal governo Draghi si è però scoperto che al Sud dovrebbe andare solo il 16% dei fondi. Infatti, non a caso, i primi 700 milioni di euro destinati ad aumentare il numero di scuole materne e asili nido nelle aree «svantaggiate» del Paese, non finiranno al Sud a “causa di alcuni parametri quantomeno discutibili all’interno dei bandi di assegnazione”; una parte di quei soldi infatti non andrà nelle aree più depresse del Mezzogiorno ma a Milano, a Torino o anche a Belluno.
Notare bene, che quando ci sarà da restituire il debito contratto con la Ue, TUTTI i cittadini saranno chiamati a ripagarlo con le loro tasse in parti eguali, anche se l’84% dei fondi saranno andati al Centro-Nord…
Questa è l’Italia, un Paese dove, come ben sanno anche all’estero, vige un opprimente “razzismo di Stato” contro il 34% della popolazione (percentuale dei cittadini del Mezzogiorno) e dove la Costituzione è ormai carta straccia. In Italia un governo oligarchico calato dall’alto ha commissariato il Parlamento e sta facendo strame della democrazia parlamentare e dei diritti dei cittadini meridionali, considerati da sempre di serie B.
Quando fra pochissimo giorni andrete a votare ricordate bene che TUTTI i partiti che sostengono il governo Draghi (tutti quelli presenti in Parlamento, nessuno escluso) sostengono anche la discriminazione territoriale contro i cittadini del Sud.
Sarà veramente unito questo paese solo quando le possibilità di lavoro saranno le stesse a Napoli come a Milano, quando il livello di servizi e infrastrutture sarà paragonabile a Reggio Calabria e a Reggio Emilia, per questo bisogna battersi democraticamente e concretamente fra la gente con la forza della ragione, a cui seguirà inevitabilmente la forza del numero dei voti.
Per tutti questi motivi saremo presenti con il nostro simbolo anche a Roma, nella capitale d’Italia, nella Lista “Roma ti riguarda” a sostegno di Paolo Berdini Sindaco, per fare sentire sempre più forte la voce di chi si vuole opporre con sempre più vigore a quel “razzismo di Stato” che da sempre inchioda l’intero Paese ad un passato che non vuole passare. In lista con noi anche gli alleati del Partito della Rifondazione Comunista e la lista Roma per l’ecologia integrale. Una coalizione di forze politiche e attivismo civico che si uniscono per dare una speranza al futuro delle nuove generazioni, per combattere i poteri che da decenni hanno governato sia con la destra che con il PD per finire con la effimera esperienza dei 5 stelle, condannando Roma ad un desolante declino.
Una scelta, questa lista, per cambiare davvero, per cambiare il senso di marcia di una politica al servizio del potere economico e finanziario, sorda agli interessi delle persone, come ben sanno i tanti cittadini meridionali che vivono a Roma, ci lavorano, ci studiano e che hanno diritto ad una Capitale che unisce e non divide, che non sia né leghista né liberista.
Se anche tu senti scorrere nelle vene l’orgoglio per le comuni radici, se la passione meridionalista ti infiamma e ti porta a gettare il cuore oltre gli ostacoli che tentano di frenare il tuo impegno volto unicamente al riscatto della nostra terra, ti chiedo di sostenere la lista “Roma ti riguarda” e i nostri candidati Giuseppe Lipari per il Comune ed Enzo Riccio per il Municipio VIII, di diffondere in rete la notizia del loro impegno, di contattare i tuoi amici e conoscenti presenti nel Comune di Roma al voto il prossimo 3 e 4 ottobre e di invitarli a votare i nostri esponenti meridionalisti e di sostenere la lista contenente il simbolo del Partito del Sud. Candidati che anche questa volta, con enorme sacrificio personale e con coraggio, portano la fiaccola dell'ideale meridionalista al voto per dare una possibilità concreta ai nostri concittadini di non doversi rifugiare nella scelta di votare il “meno peggio” o nel non voto, ma finalmente poter votare chi può rappresentare degnamente le comuni istanze per riprenderci, insieme, quella dignità che non abbiamo mai perso, ma che ci vorrebbero persino negare, quei diritti che ci spettano e che pretendiamo !
Avere nel prossimo consiglio comunale di Roma, qualsiasi sia la maggioranza che lo comporrà, la presenza al suo interno di una componente guidata da Paolo Berdini sarà una garanzia per noi tutti. Non solo sarà capace di contrastare i dannosi e sbagliati intendimenti che già si profilano in campagna elettorale, di chi vuole mettere le mani sulla città. ma anche, forse soprattutto, rappresentare un riferimento per tutte le lotte di opposizione ai poteri forti e dare voce alle tante soggettività democratiche della città di Roma.
Natale Cuccurese-Presidente Partito del Sud-Meridionalisti Progressisti
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