Di Salvatore Lucchese
Nonostante le continue promesse di perequazione e di riequilibrio degli storici divari e delle sempre più aspre disuguaglianze tra il Nord e il Sud del Paese fatte da Giuseppe Conte, Francesco Boccia e Giuseppe Provenzano, le scelte politiche del sedicente Governo “giallo-rosso” del “cambiamento” vanno nella direzione esattamente opposta: sempre di più alla sgangherata “locomotiva” Nord e sempre di meno ai “vagoni” di coda del Mezzogiorno.
Se, come ha proposto l’economista Pietro Massimo Busetta (Il Quotidiano del Sud, 7 ottobre 2020) per fermare “l’emorragia di capitale umano” occorrerebbe anche “portare al Sud agenzie europee e grandi enti pubblici”, come, ad esempio, l’Istat, l’Inps e l’Agenzia delle entrate avviene l’esatto contrario: l’Agenzia dell’innovazione assegnata a Torino e il Tribunale dei brevetti a Milano.
Nel’intervenire su questi temi, il Presidente del Partito del Sud, Natale Cuccurese, di recente ha osservato: “Il negazionista Zaia bullizza il Governo sul Covid e passa all’incasso dichiarando che il Veneto si candida con Padova per l’Agenzia biomedicale europea. Evidentemente ogni agenzia europea deve andare al Nord e il Sud è ormai considerato solo come una scomoda ed inutile zavorra”.
Fonte: Vesuvianonews
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