Fonte: Gazzetta di Napoli
“Aderiamo all’appello di Stop Biocidio”. È quanto dichiara il responsabile area metropolitana del Partito del Sud, Antonio Luongo. Una decisione presa con piena adesione degli attivisti di tutta la regione Campania.
“Da uomo delle periferie – dichiara Luongo – ho un’esperienza, purtroppo vasta, di devastazioni ambientali che vanno a braccetto con le speculazione economica e finanziaria. Proprio sull’immondizia e sugli abusi che si celano dietro il ciclo dei rifiuti ho speso tantissimi anni, a partire dalla bomba ambientale che era la discarica dei Pisani, a Pianura”.
Un impegno sul territorio che oggi si traduce in appoggio ai movimenti di Stop Biocidio.
“Come attivista, prima, e successivamente, come consigliere dell’ente idrico Campano, combatto una battaglia, su cui pure si intrecciano in continuazione grandi interessi capitalisti e sfruttamento, senza mai cedere a pressioni e compromessi al ribasso: la battaglia è quella dell’acqua pubblica.
Non posso e non possiamo quindi non dare sostegno ad un percorso che punta a rompere il cartello di istituzioni deviate, collusione, mafie, degrado ambientale e impoverimento economico, i cittadini campani devono poter scegliere almeno una forza politica che rivendichi un punto di vista altro, un vero cambiamento di registro, un nuovo corso che si smarchi dalle solite logiche espressioni di lobby e interessi”. “Sono sempre gli stessi nomi, le stesse ramificazioni in quella mala politica che ha voluto e decretato la devastazione dei territori sui quali ha sciacallato, o quando ha tentato, ha dimostrato di non sapere nemmeno da dove iniziare per provare a incidere. Un maldestro remake di un film visto e rivisto, con un finale che, purtroppo, non è mai piaciuto a nessuno”.
“Come attivista, prima, e successivamente, come consigliere dell’ente idrico Campano, combatto una battaglia, su cui pure si intrecciano in continuazione grandi interessi capitalisti e sfruttamento, senza mai cedere a pressioni e compromessi al ribasso: la battaglia è quella dell’acqua pubblica.
Non posso e non possiamo quindi non dare sostegno ad un percorso che punta a rompere il cartello di istituzioni deviate, collusione, mafie, degrado ambientale e impoverimento economico, i cittadini campani devono poter scegliere almeno una forza politica che rivendichi un punto di vista altro, un vero cambiamento di registro, un nuovo corso che si smarchi dalle solite logiche espressioni di lobby e interessi”. “Sono sempre gli stessi nomi, le stesse ramificazioni in quella mala politica che ha voluto e decretato la devastazione dei territori sui quali ha sciacallato, o quando ha tentato, ha dimostrato di non sapere nemmeno da dove iniziare per provare a incidere. Un maldestro remake di un film visto e rivisto, con un finale che, purtroppo, non è mai piaciuto a nessuno”.
Il Partito del Sud, con forza sottolinea quanto questa politica sia in rapporto di sudditanza con i centri di potere che si trovano al settentrione. Rapporto confermato dal fatto che “in nessun programma troverete un NO chiaro e netto all’Autonomia differenziata, che condannerebbe la Campania a sprofondare nel degrado relegandola al ruolo di una colonia da spolpare”. “La presenza di Partito del Sud, in una aggregazione progressista che vedrà presto la luce, alternativa a Caldoro e De Luca, per la candidatura alle regionali, metterà al centro una battaglia: uno sviluppo sano che riparta dal Sud, che si traduce in una equa distribuzione delle risorse da parte dello stato centrale, per scrollarsi di dosso la puzza di vecchio e la convinzione che nulla mai cambierà”.
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