Fonte: IlSudonline
La nostra costituzione trasuda del sangue di martiri che si sono immolati per ottenerla. Dal sogno d’avere lo Statuto Albertino all’odierna era glaciale che attanaglia la attanaglia, sono passati poco più di 170 anni. In una parabola discendente di attenzione la Costituzione è passata da essere anelata, ad essere considerata opprimente dai separatisti del nord mentre per il popolo meridionale mantiene il miraggio della mai raggiunta eguaglianza. Se guardiamo alle vicende politiche degli anni scorsi noi meridionali non siamo mai stati trattati in maniera uguale agli italiani del nord, siamo sempre: quelli che potevano aspettare, quelli che non contavano, anzi quelli da insultare perché parassiti di un nord produttivo. Circostanza divenuta ormai uno stereotipo per tutti, tanto che ormai in parte ce lo diciamo anche da soli. Molla scatenante di questo ingranaggio infernale fu la Legge Pica. Oggi per trovare tracce di questo retaggio basta ascoltare le notizie del telegiornale con un attimo di coscienza critica. Ponete attenzione, quando al nord vengono eseguiti arresti e tra gli indigeni viene pescato almeno un meridionale, subito viene sottolineata questa presenza che automaticamente diventa giustificazione al delinquere degli altri!Il retaggio si ripete anche in altri tematiche più importanti ovvero quando il governo o il parlamento legiferano sui denari pubblici scatta una sorta di format che aggira qualsiasi senso costituzionalmente riconosciuto di eguaglianza tra gli italiani ed anche in questa circostanza a stringere la cinghia è sempre il sud per dare al nord venendo anche gravato dalla falsa giustificazione che al Sud si rubano i soldi pubblici. Personalmente mastri d’opera fina ed ingordi come quelli che hanno subito condanne per le ruberie nella sanità pubblica lombarda o per il Mose, non li ho mai visti al Sud! Gli enti del nord hanno l’abitudine di alzare la voce nel silenzio delle restanti. Ma questo silenzio per molti anni è stato dettato da leggi quali la “Stammati” che però intendeva frenare la scellerata abitudine degli enti locali ad accendere mutui, sperando di contenere il debito pubblico italiano, che stava portando al fallimento lo Stato. Ma come si sa le leggi vengono applicate ai nemici ed interpretate per gli amici e quindi verso quale parte d’Italia credete che sia stata applicata la normativa e verso quali enti d’Italia sia stata interpreta? Questo strozzamento ha comportato che ad oggi la spesa storica (AMMONTARE EFFETTIVAMENTE SPESO DAL COMUNE IN UN ANNO PER L’OFFERTA DI SERVIZI AI CITTADINI E RICALCOLATA CON L’AUSILIO DELLE INFORMAZIONI RACCOLTE ATTRAVERSO I QUESTIONARI) cosa produce: a Reggio Emilia che ha 171.000 circa abitanti, contro i 180.000 circa di Reggio Calabria si può vivere diversamente perché Reggio Emilia ottiene 28 milioni di euro per l’istruzione, Reggio Calabria solo 9; 21 milioni vengono assegnati a Reggio Emilia per la cultura contro i 4 a Reggio Calabria. Vengono erogati dallo Stato a Reggio Emilia ben 54 milioni per l’edilizia popolare contro solo 8 assegnati a Reggio Calabria che sicuramente ha un numero di indigenti molto superiore vista la cronica mancanza di lavoro. Vengono erogati quasi 40 milioni in politiche sociali contro 17 per Reggio Calabria, quest’ultima ha tre asili contro i 60 che ha Reggio Emilia. E’ ora di conoscere le assegnazioni complessive di fondi per singolo comune DEVONO ESSERE PUBBLICATE E DISPONIBILI SEMPRE!!!!!!Ora vi siete fatti un’idea dei soprusi patiti in questo caso da Reggio Calabria in confronto a Reggio Emilia, ma il discorso può essere esteso a tutte le città del meridione che con la scusa degli effetti della legge Stammati e con il modus operandi / retaggio, da sempre utilizzato contro i meridionali, hanno ottenuto sempre meno!!Tra l’altro l’assegnazione di minori importi di bilancio comporta agli enti l’assurdo che la magistratura contabile, verificandone il bilancio e vigilandolo solo per gli importi assegnati senza sindacarne le discrasie tra città, è sempre pronta a bacchettare i comuni meridionali che sono in dissesto o che si avvicinano a ciò. Queste erogazioni avrebbero, per perseguire il dettato costituzionale dell’eguaglianza tra cittadini italiani, dovuto tenere conto del numero degli abitanti ricadenti sotto la gestione dell’ente e dell’ampiezza del territorio amministrato, invece hanno finito per consolidare solo punti di forza e di arroganza nordista verso gli enti del sud. Da qua si comprende il perenne commissariamento della sanità calabrese, gli enti sempre in stato pre-dissesto, le opere pubbliche mai terminate o finite dopo tempi interminabili dovute alla centellinazione delle erogazioni che le rendono obsolete già all’inaugurazione.Pensate perfino il leghista Giorgetti, presidente dell’allora Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale, si accorge di questa macroscopica differenza e fa abbandonare alla lega nord il dire che al sud i politici sperperano il denaro affidatogli, perché constata che non vengono assegnati fondi sufficienti al Sud. Allora il Giorgetti fa virare la politica leghista e sdogana un format micidiale: LA SPESA STORICA. Ovvero la spesa che gli enti imputavano nei loro bilanci spesi in servizi negli anni 2015/2016. (GOGNA STUDIATA SCIENTIFICAMENTE PER OPPRIMERE IL SUD A BENEFICIO DEL NORD) Un esempio? Attorno al 2015 a Salerno è fallita la municipalizzata del trasporto pubblico e quindi in bilancio la spesa che andata scritta è stata: “0”.Secondo Giorgetti e la commissione, Salerno dovrà attenersi per le spese future e le imputazioni in bilancio alla spesa storica di zero euro per gli anni a venire?? Quindi secondo loro, Salerno non potrà mai avere un autobus di linea pubblico! Ma vi sembra normale!?!?Sono personalmente convito che il momento sia favorevole alla nascita nazionale del Partito del Sud perché proprio la spesa storica ha acceso una miccia che prima o poi farà esplodere in scioperi e proteste l’intero dormiente Sud appena prenderà coscienza della situazione, anche grazie a testate giornalistiche come questa Pregiatissima che pubblicano questo tipo di articoli. Sostenete il Partito del Sud per richiedere civilmente i diritti estorti al Sud e per dare un futuro nelle nostre terre ai nostri figli!! Facciamo nascere una coscienza Meridionalista. Lo meritiamo!!!
Di Massimo Cogliandro dal Partito del Sud Reggio Calabria.
sabato 6 giugno 2020
Sud, lo scandalo della spesa storica
Fonte: IlSudonline
La nostra costituzione trasuda del sangue di martiri che si sono immolati per ottenerla. Dal sogno d’avere lo Statuto Albertino all’odierna era glaciale che attanaglia la attanaglia, sono passati poco più di 170 anni. In una parabola discendente di attenzione la Costituzione è passata da essere anelata, ad essere considerata opprimente dai separatisti del nord mentre per il popolo meridionale mantiene il miraggio della mai raggiunta eguaglianza. Se guardiamo alle vicende politiche degli anni scorsi noi meridionali non siamo mai stati trattati in maniera uguale agli italiani del nord, siamo sempre: quelli che potevano aspettare, quelli che non contavano, anzi quelli da insultare perché parassiti di un nord produttivo. Circostanza divenuta ormai uno stereotipo per tutti, tanto che ormai in parte ce lo diciamo anche da soli. Molla scatenante di questo ingranaggio infernale fu la Legge Pica. Oggi per trovare tracce di questo retaggio basta ascoltare le notizie del telegiornale con un attimo di coscienza critica. Ponete attenzione, quando al nord vengono eseguiti arresti e tra gli indigeni viene pescato almeno un meridionale, subito viene sottolineata questa presenza che automaticamente diventa giustificazione al delinquere degli altri!Il retaggio si ripete anche in altri tematiche più importanti ovvero quando il governo o il parlamento legiferano sui denari pubblici scatta una sorta di format che aggira qualsiasi senso costituzionalmente riconosciuto di eguaglianza tra gli italiani ed anche in questa circostanza a stringere la cinghia è sempre il sud per dare al nord venendo anche gravato dalla falsa giustificazione che al Sud si rubano i soldi pubblici. Personalmente mastri d’opera fina ed ingordi come quelli che hanno subito condanne per le ruberie nella sanità pubblica lombarda o per il Mose, non li ho mai visti al Sud! Gli enti del nord hanno l’abitudine di alzare la voce nel silenzio delle restanti. Ma questo silenzio per molti anni è stato dettato da leggi quali la “Stammati” che però intendeva frenare la scellerata abitudine degli enti locali ad accendere mutui, sperando di contenere il debito pubblico italiano, che stava portando al fallimento lo Stato. Ma come si sa le leggi vengono applicate ai nemici ed interpretate per gli amici e quindi verso quale parte d’Italia credete che sia stata applicata la normativa e verso quali enti d’Italia sia stata interpreta? Questo strozzamento ha comportato che ad oggi la spesa storica (AMMONTARE EFFETTIVAMENTE SPESO DAL COMUNE IN UN ANNO PER L’OFFERTA DI SERVIZI AI CITTADINI E RICALCOLATA CON L’AUSILIO DELLE INFORMAZIONI RACCOLTE ATTRAVERSO I QUESTIONARI) cosa produce: a Reggio Emilia che ha 171.000 circa abitanti, contro i 180.000 circa di Reggio Calabria si può vivere diversamente perché Reggio Emilia ottiene 28 milioni di euro per l’istruzione, Reggio Calabria solo 9; 21 milioni vengono assegnati a Reggio Emilia per la cultura contro i 4 a Reggio Calabria. Vengono erogati dallo Stato a Reggio Emilia ben 54 milioni per l’edilizia popolare contro solo 8 assegnati a Reggio Calabria che sicuramente ha un numero di indigenti molto superiore vista la cronica mancanza di lavoro. Vengono erogati quasi 40 milioni in politiche sociali contro 17 per Reggio Calabria, quest’ultima ha tre asili contro i 60 che ha Reggio Emilia. E’ ora di conoscere le assegnazioni complessive di fondi per singolo comune DEVONO ESSERE PUBBLICATE E DISPONIBILI SEMPRE!!!!!!Ora vi siete fatti un’idea dei soprusi patiti in questo caso da Reggio Calabria in confronto a Reggio Emilia, ma il discorso può essere esteso a tutte le città del meridione che con la scusa degli effetti della legge Stammati e con il modus operandi / retaggio, da sempre utilizzato contro i meridionali, hanno ottenuto sempre meno!!Tra l’altro l’assegnazione di minori importi di bilancio comporta agli enti l’assurdo che la magistratura contabile, verificandone il bilancio e vigilandolo solo per gli importi assegnati senza sindacarne le discrasie tra città, è sempre pronta a bacchettare i comuni meridionali che sono in dissesto o che si avvicinano a ciò. Queste erogazioni avrebbero, per perseguire il dettato costituzionale dell’eguaglianza tra cittadini italiani, dovuto tenere conto del numero degli abitanti ricadenti sotto la gestione dell’ente e dell’ampiezza del territorio amministrato, invece hanno finito per consolidare solo punti di forza e di arroganza nordista verso gli enti del sud. Da qua si comprende il perenne commissariamento della sanità calabrese, gli enti sempre in stato pre-dissesto, le opere pubbliche mai terminate o finite dopo tempi interminabili dovute alla centellinazione delle erogazioni che le rendono obsolete già all’inaugurazione.Pensate perfino il leghista Giorgetti, presidente dell’allora Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale, si accorge di questa macroscopica differenza e fa abbandonare alla lega nord il dire che al sud i politici sperperano il denaro affidatogli, perché constata che non vengono assegnati fondi sufficienti al Sud. Allora il Giorgetti fa virare la politica leghista e sdogana un format micidiale: LA SPESA STORICA. Ovvero la spesa che gli enti imputavano nei loro bilanci spesi in servizi negli anni 2015/2016. (GOGNA STUDIATA SCIENTIFICAMENTE PER OPPRIMERE IL SUD A BENEFICIO DEL NORD) Un esempio? Attorno al 2015 a Salerno è fallita la municipalizzata del trasporto pubblico e quindi in bilancio la spesa che andata scritta è stata: “0”.Secondo Giorgetti e la commissione, Salerno dovrà attenersi per le spese future e le imputazioni in bilancio alla spesa storica di zero euro per gli anni a venire?? Quindi secondo loro, Salerno non potrà mai avere un autobus di linea pubblico! Ma vi sembra normale!?!?Sono personalmente convito che il momento sia favorevole alla nascita nazionale del Partito del Sud perché proprio la spesa storica ha acceso una miccia che prima o poi farà esplodere in scioperi e proteste l’intero dormiente Sud appena prenderà coscienza della situazione, anche grazie a testate giornalistiche come questa Pregiatissima che pubblicano questo tipo di articoli. Sostenete il Partito del Sud per richiedere civilmente i diritti estorti al Sud e per dare un futuro nelle nostre terre ai nostri figli!! Facciamo nascere una coscienza Meridionalista. Lo meritiamo!!!
Di Massimo Cogliandro dal Partito del Sud Reggio Calabria.
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La nostra costituzione trasuda del sangue di martiri che si sono immolati per ottenerla. Dal sogno d’avere lo Statuto Albertino all’odierna era glaciale che attanaglia la attanaglia, sono passati poco più di 170 anni. In una parabola discendente di attenzione la Costituzione è passata da essere anelata, ad essere considerata opprimente dai separatisti del nord mentre per il popolo meridionale mantiene il miraggio della mai raggiunta eguaglianza. Se guardiamo alle vicende politiche degli anni scorsi noi meridionali non siamo mai stati trattati in maniera uguale agli italiani del nord, siamo sempre: quelli che potevano aspettare, quelli che non contavano, anzi quelli da insultare perché parassiti di un nord produttivo. Circostanza divenuta ormai uno stereotipo per tutti, tanto che ormai in parte ce lo diciamo anche da soli. Molla scatenante di questo ingranaggio infernale fu la Legge Pica. Oggi per trovare tracce di questo retaggio basta ascoltare le notizie del telegiornale con un attimo di coscienza critica. Ponete attenzione, quando al nord vengono eseguiti arresti e tra gli indigeni viene pescato almeno un meridionale, subito viene sottolineata questa presenza che automaticamente diventa giustificazione al delinquere degli altri!Il retaggio si ripete anche in altri tematiche più importanti ovvero quando il governo o il parlamento legiferano sui denari pubblici scatta una sorta di format che aggira qualsiasi senso costituzionalmente riconosciuto di eguaglianza tra gli italiani ed anche in questa circostanza a stringere la cinghia è sempre il sud per dare al nord venendo anche gravato dalla falsa giustificazione che al Sud si rubano i soldi pubblici. Personalmente mastri d’opera fina ed ingordi come quelli che hanno subito condanne per le ruberie nella sanità pubblica lombarda o per il Mose, non li ho mai visti al Sud! Gli enti del nord hanno l’abitudine di alzare la voce nel silenzio delle restanti. Ma questo silenzio per molti anni è stato dettato da leggi quali la “Stammati” che però intendeva frenare la scellerata abitudine degli enti locali ad accendere mutui, sperando di contenere il debito pubblico italiano, che stava portando al fallimento lo Stato. Ma come si sa le leggi vengono applicate ai nemici ed interpretate per gli amici e quindi verso quale parte d’Italia credete che sia stata applicata la normativa e verso quali enti d’Italia sia stata interpreta? Questo strozzamento ha comportato che ad oggi la spesa storica (AMMONTARE EFFETTIVAMENTE SPESO DAL COMUNE IN UN ANNO PER L’OFFERTA DI SERVIZI AI CITTADINI E RICALCOLATA CON L’AUSILIO DELLE INFORMAZIONI RACCOLTE ATTRAVERSO I QUESTIONARI) cosa produce: a Reggio Emilia che ha 171.000 circa abitanti, contro i 180.000 circa di Reggio Calabria si può vivere diversamente perché Reggio Emilia ottiene 28 milioni di euro per l’istruzione, Reggio Calabria solo 9; 21 milioni vengono assegnati a Reggio Emilia per la cultura contro i 4 a Reggio Calabria. Vengono erogati dallo Stato a Reggio Emilia ben 54 milioni per l’edilizia popolare contro solo 8 assegnati a Reggio Calabria che sicuramente ha un numero di indigenti molto superiore vista la cronica mancanza di lavoro. Vengono erogati quasi 40 milioni in politiche sociali contro 17 per Reggio Calabria, quest’ultima ha tre asili contro i 60 che ha Reggio Emilia. E’ ora di conoscere le assegnazioni complessive di fondi per singolo comune DEVONO ESSERE PUBBLICATE E DISPONIBILI SEMPRE!!!!!!Ora vi siete fatti un’idea dei soprusi patiti in questo caso da Reggio Calabria in confronto a Reggio Emilia, ma il discorso può essere esteso a tutte le città del meridione che con la scusa degli effetti della legge Stammati e con il modus operandi / retaggio, da sempre utilizzato contro i meridionali, hanno ottenuto sempre meno!!Tra l’altro l’assegnazione di minori importi di bilancio comporta agli enti l’assurdo che la magistratura contabile, verificandone il bilancio e vigilandolo solo per gli importi assegnati senza sindacarne le discrasie tra città, è sempre pronta a bacchettare i comuni meridionali che sono in dissesto o che si avvicinano a ciò. Queste erogazioni avrebbero, per perseguire il dettato costituzionale dell’eguaglianza tra cittadini italiani, dovuto tenere conto del numero degli abitanti ricadenti sotto la gestione dell’ente e dell’ampiezza del territorio amministrato, invece hanno finito per consolidare solo punti di forza e di arroganza nordista verso gli enti del sud. Da qua si comprende il perenne commissariamento della sanità calabrese, gli enti sempre in stato pre-dissesto, le opere pubbliche mai terminate o finite dopo tempi interminabili dovute alla centellinazione delle erogazioni che le rendono obsolete già all’inaugurazione.Pensate perfino il leghista Giorgetti, presidente dell’allora Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale, si accorge di questa macroscopica differenza e fa abbandonare alla lega nord il dire che al sud i politici sperperano il denaro affidatogli, perché constata che non vengono assegnati fondi sufficienti al Sud. Allora il Giorgetti fa virare la politica leghista e sdogana un format micidiale: LA SPESA STORICA. Ovvero la spesa che gli enti imputavano nei loro bilanci spesi in servizi negli anni 2015/2016. (GOGNA STUDIATA SCIENTIFICAMENTE PER OPPRIMERE IL SUD A BENEFICIO DEL NORD) Un esempio? Attorno al 2015 a Salerno è fallita la municipalizzata del trasporto pubblico e quindi in bilancio la spesa che andata scritta è stata: “0”.Secondo Giorgetti e la commissione, Salerno dovrà attenersi per le spese future e le imputazioni in bilancio alla spesa storica di zero euro per gli anni a venire?? Quindi secondo loro, Salerno non potrà mai avere un autobus di linea pubblico! Ma vi sembra normale!?!?Sono personalmente convito che il momento sia favorevole alla nascita nazionale del Partito del Sud perché proprio la spesa storica ha acceso una miccia che prima o poi farà esplodere in scioperi e proteste l’intero dormiente Sud appena prenderà coscienza della situazione, anche grazie a testate giornalistiche come questa Pregiatissima che pubblicano questo tipo di articoli. Sostenete il Partito del Sud per richiedere civilmente i diritti estorti al Sud e per dare un futuro nelle nostre terre ai nostri figli!! Facciamo nascere una coscienza Meridionalista. Lo meritiamo!!!
Di Massimo Cogliandro dal Partito del Sud Reggio Calabria.
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