Sulla necessità di affrontare il dualismo Nord/Sud, il Governo Conte bis si riempie la bocca di proclami: da quelli relativi al riconoscimento degli scippi di Stato subiti dal Mezzogiorno nel corso degli ultimi dieci anni a quelli che riguardano l’impegno di fare del Meridione la leva per il rilancio della crescita economica dell’intero Paese.
Ma ai proclami e alle dichiarazioni scritte e verbali dei vari Conte, Boccia e Provenzano non seguono i fatti. Ad oggi, non solo è rimasto in vigore il ‘piede di porco’ della spesa storica, grazie al quale dal 2009 al 2019 il Sud è stato derubato di 660 miliardi di euro di spesa pubblica allargata, scippo che ha acuito maggiormente il divario tra le regioni settentrionali e quelle meridionali, ma, con la scusa dell’emergenza sanitaria Covid-19, il Governo Conte bis, oltre ad operare per la sospensione, di fatto, della quota 34% per ilo 2021, sta anche scippando al Sud ben 10 miliardi di euro dei rimanenti fondi europei del settennio 2014/2020.
Sul tema dello scippo in corso dei fondi di coesione e sviluppo europei è intervenuto il Presidente del Partito del Sud, Natale Cuccurese, che, via facebook, il 30 maggio, ha scritto: “Per il Sud ‘gli esami non finiscono mai”, così come le fregature”.
“Dapprima – ha osservato Cuccurese – la Commissione europea a marzo ‘invita’ il Governo allo ‘scippo’ nei confronti del Sud spostando a Nord i fondi di coesione per affrontare l’emergenza Covid-19. Successivamente, dopo che nel DL Rilancio il Governo ha preparato il terreno per l’ennesimo ‘sacco del Sud’, nasconde la mano e invita tramite i fondi messi a disposizione (nel tempo) con il recovery fund a recuperare (in tutto o in parte) quegli stessi fondi che aveva consigliato di spostare al Nord per bocca della Presidente della Commissione Europea a inizio emergenza”.
“Dapprima – ha osservato Cuccurese – la Commissione europea a marzo ‘invita’ il Governo allo ‘scippo’ nei confronti del Sud spostando a Nord i fondi di coesione per affrontare l’emergenza Covid-19. Successivamente, dopo che nel DL Rilancio il Governo ha preparato il terreno per l’ennesimo ‘sacco del Sud’, nasconde la mano e invita tramite i fondi messi a disposizione (nel tempo) con il recovery fund a recuperare (in tutto o in parte) quegli stessi fondi che aveva consigliato di spostare al Nord per bocca della Presidente della Commissione Europea a inizio emergenza”.
“Per il Sud – ha proseguito Cuccurese – il risultato totale dell’operazione sarà, ben che vada, a saldo zero rispetto all’importo iniziale dei fondi di coesione che già gli spettavano. In poche parole i nuovi fondi del recovery fund andranno tutti al Nord.
L’invito ‘a fare presto’ ad accedere al fondo fa poi capire come sia meglio procedere coi piedi di piombo e valutare bene pro e contro dell’operazione anche a livello nazionale”.
L’invito ‘a fare presto’ ad accedere al fondo fa poi capire come sia meglio procedere coi piedi di piombo e valutare bene pro e contro dell’operazione anche a livello nazionale”.
“Inoltre, – ha concluso il Presidente del Partito del Sud – la considerazione che ‘le amministrazioni del Mezzogiorno dovranno essere innanzitutto rapide, brave e decise a promuovere progetti degni di finanziamento, per poi garantire di portare a termine le opere di rilancio così da ricevere tutte le tranche di sovvenzioni’, lascia presagire meriti di giudizio che già in passato si sono rivelati trappole mortali per il Sud. Insomma, per il Sud, per ottenere solo quanto dovuto, ‘gli esami non finiscono mai’”.
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