COMUNICATO STAMPA
Il
Consiglio Direttivo Nazionale del Partito del Sud riunitisi a mezzo internet,nel
ribadire la forte preoccupazione in merito notizie trapelate in merito al
contenuto di una bozza Dipe che prevede la sospensione della riserva del 34%
degli investimenti alle regioni meridionali e la revisione delle quote dei Fsc,
ha approvato all’unanimità in data odierna il sottostante comunicato:
·
Abbattimento al
50% della fiscalità nazionale, regionale e comunale per il primo anno verso quanti
emergono dal nero, con assenza di sanzioni per il pregresso, estendendo tali
agevolazione alle imprese manifatturiere che intendono rientrare dall’estero,
negando qualsiasi incentivo o aiuto a quelle imprese che hanno sede legale
all’estero.
·
Prevedere una
ultra deducibilità degli affitti delle imprese ovvero tra il 116 ed il 125 %;
·
Sostegno
economico immediato a famiglie, commercianti, artigiani, piccoli imprenditori,
cassintegrati, precari e a tutte le persone colpite dalla crisi;
·
Reintegro immediato
dell'articolo 18 della legge 20 maggio
1970, n. 300 dello statuto dei lavoratori;
·
Patrimoniale per
le grandi ricchezze oltre gli 800.000 € secondo la proposta Camusso.
·
Lavorare meno
lavorare tutti: ridurre l’orario di lavoro mantenendo inalterato il salario, come
da proposta task force Ministro Innovazione e rilanciata dal Ministro del
Lavoro Catalfo.
·
Legge 66/99:
abbassare la soglia da 15 a 10 relativa al numero dipendenti relativi
all’assunzione di almeno un lavoratore disabile.
·
Opere pubbliche
per il recupero del gap infrastrutturale Sud/Nord, per il rilancio del Paese partendo
da Sud, quali ferrovie, strade, autostrade, porti, aeroporti, scuole ecc.
Prevedere un Hub Alitalia nel Mezzogiorno e l’inserimento di un porto del
Mezzogiorno nella “ Via della seta”
·
Regolarizzazione
di tutti gli irregolari presenti sul territorio nazionale;
·
Togliere immediatamente
la competenza delle Regioni sulla Sanità, provvedendo alla riapertura degli
ospedali dismessi. Creazione di un registro tumori per ogni unità sanitaria
locale.
·
Costruzioni di
centrali elettriche a pannelli solari partendo da ogni provincia della Sicilia
e della Calabria (regioni che geograficamente hanno il migliore indice di
rendimento per la produzione di energia solare in confronto al resto d’Italia).
Si
ritiene inoltre di mettere in rilievo per l’ennesima volta, a proposito di
Autonomia Differenziata, che la richiesta di alcune Regioni di voler trattenere
il cosiddetto “Residuo Fiscale”, si basa su un equivoco
consistente nel ritenere effettivamente esistente nelle pieghe del bilancio
dello Stato un residuo fiscale a favore di alcune Regioni. Da un punto di vista
di contabilità pubblica, saremmo di fronte a un equivoco perché in uno Stato
unitario non ci sono residui fiscali dal momento che il rapporto fiscale si
svolge tra il cittadino e lo Stato. Inoltre, anche ammettendo l’ipotesi
dell’esistenza di un residuo fiscale, vi sarebbe un palese errore di calcolo in
quanto non si terrebbe conto del fatto che una parte della differenza di quanto
versato all’erario rispetto a quanto trasferito dallo Stato alle Regioni ritorna
sul territorio regionale in forma di pagamento degli interessi sui titoli del
debito pubblico posseduti dai soggetti residenti in quelle regioni, a partire
ovviamente da quelle più ricche.
10 Maggio 2020
Comitato Direttivo Nazionale
Partito del Sud – Meridionalisti
Progressisti
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