lunedì 2 dicembre 2019

Stop MES !


Appello per una discussione democratica e il rigetto della attuale proposta
La modifica al Meccanismo Europeo di Stabilità in queste ore sottoposto al vaglio del parlamento italiano, rappresenta un importante passaggio per il nostro paese. Le sue ricadute avranno impatto, oltre che nella definizione degli spazi di manovra economica dello Stato e delle amministrazioni locali, anche nella vita dei cittadini. Riteniamo quindi necessario sottrarre la discussione su questo tema alla semplificazione alla quale stiamo assistendo in queste ore e riteniamo che vada fatta una discussione che possa far comprendere le ricadute che questo provvedimento produrrà. Soprattutto riteniamo inaccettabile che l’Unione Europea assuma come unico rapporto tra gli Stati meccanismi economici privi di un controllo democratico, appaltando al mercato la costruzione di una comunità europea che dovrebbe, al contrario, prevedere meccanismi di solidarietà e di politiche che favoriscano il riequilibrio degli scompensi economici e sociali prodotti dalle pratiche di austerity fin qui messe in atto.
Il caso della Grecia è in questo senso esemplificativo di un ingiusto e sbagliato modo di procedere. La modifica di quel trattato inasprisce il ruolo dei mercati finanziari sulle politiche dei singoli paesi e l’Italia rischia di essere il prossimo paese sottoposto alle istituzioni della finanza. Chiediamo pertanto che si arrivi ad un passaggio parlamentare che offra la possibilità di quel necessario confronto e non si ricorra a scorciatoie per nascondere i nodi politici che quel trattato solleva, ma anche che il Paramento non ratifichi la modifica del Mes nelle attuali forme.
Chiediamo che il Governo rispetti le istituzioni democratiche e porti in Aula la discussione nel rispetto delle regole e senza minimizzare le obiezioni di merito che vengono sollevate, sia queste vengano da chi fino a ieri quel trattato lo ha condiviso, sia da chi fino a ieri si opponeva alle politiche europee ed oggi si schiera con la nuova Commissione votandola nel Parlamento Europeo.
Roberto Morea – tranform! italia
Paola Boffo – transform! italia
Maurizio Acerbo – Segretario PRC
Paolo Ferrero – Vice pres. Sinistra Europea
Stefano Fassina – parlamentare
Pasqualina Napoletano – Ex parlamentare Europea
Eleonora Forenza – Ex parlamentare Europea
Patrizia Sentinelli
Marco Bersani – Attac Italia
Raffaele Tecce – Responsabile Enti Locali PRC
Alfonso Gianni – Ex parlamentare
Ciccio Auletta – consigliere comunale Pisa
Roberto Musacchio – Ex parlamentare Europeo
Rosa Rinaldi – Segreteria PRC
Natale Cuccurese – Presidente Partito del Sud
Andrea Amato
Francesca Lacaita
Per sottoscrivere l’appello:




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Appello per una discussione democratica e il rigetto della attuale proposta
La modifica al Meccanismo Europeo di Stabilità in queste ore sottoposto al vaglio del parlamento italiano, rappresenta un importante passaggio per il nostro paese. Le sue ricadute avranno impatto, oltre che nella definizione degli spazi di manovra economica dello Stato e delle amministrazioni locali, anche nella vita dei cittadini. Riteniamo quindi necessario sottrarre la discussione su questo tema alla semplificazione alla quale stiamo assistendo in queste ore e riteniamo che vada fatta una discussione che possa far comprendere le ricadute che questo provvedimento produrrà. Soprattutto riteniamo inaccettabile che l’Unione Europea assuma come unico rapporto tra gli Stati meccanismi economici privi di un controllo democratico, appaltando al mercato la costruzione di una comunità europea che dovrebbe, al contrario, prevedere meccanismi di solidarietà e di politiche che favoriscano il riequilibrio degli scompensi economici e sociali prodotti dalle pratiche di austerity fin qui messe in atto.
Il caso della Grecia è in questo senso esemplificativo di un ingiusto e sbagliato modo di procedere. La modifica di quel trattato inasprisce il ruolo dei mercati finanziari sulle politiche dei singoli paesi e l’Italia rischia di essere il prossimo paese sottoposto alle istituzioni della finanza. Chiediamo pertanto che si arrivi ad un passaggio parlamentare che offra la possibilità di quel necessario confronto e non si ricorra a scorciatoie per nascondere i nodi politici che quel trattato solleva, ma anche che il Paramento non ratifichi la modifica del Mes nelle attuali forme.
Chiediamo che il Governo rispetti le istituzioni democratiche e porti in Aula la discussione nel rispetto delle regole e senza minimizzare le obiezioni di merito che vengono sollevate, sia queste vengano da chi fino a ieri quel trattato lo ha condiviso, sia da chi fino a ieri si opponeva alle politiche europee ed oggi si schiera con la nuova Commissione votandola nel Parlamento Europeo.
Roberto Morea – tranform! italia
Paola Boffo – transform! italia
Maurizio Acerbo – Segretario PRC
Paolo Ferrero – Vice pres. Sinistra Europea
Stefano Fassina – parlamentare
Pasqualina Napoletano – Ex parlamentare Europea
Eleonora Forenza – Ex parlamentare Europea
Patrizia Sentinelli
Marco Bersani – Attac Italia
Raffaele Tecce – Responsabile Enti Locali PRC
Alfonso Gianni – Ex parlamentare
Ciccio Auletta – consigliere comunale Pisa
Roberto Musacchio – Ex parlamentare Europeo
Rosa Rinaldi – Segreteria PRC
Natale Cuccurese – Presidente Partito del Sud
Andrea Amato
Francesca Lacaita
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