Di Natale Cuccurese
Oggi giornata della memoria. Si ricordano le vittime dell'Olocausto, delle leggi razziali, le minoranze discriminate e deportate, coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati, nonché tutti i deportati militari e politici nella Germania nazista. In altre parole si ricordano oltre agli ebrei anche le altre minoranze perseguitate, rom, neri e altre "razze inferiori", disabili fisici e mentali, perseguitati politici, testimoni di Geova, omosessuali, disertori, obiettori di coscienza... tutti indistintamente vittime dell'Olocausto.
La celebrazione si svolge oggi in ricordo della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945 ad opera delle truppe sovietiche dell'Armata Rossa.
Fra le vittime moltissimi cittadini italiani, anche meridionali. Uno fra tutti il piccolo Sergio de Simone (nella foto) un bambino napoletano ebreo , massacrato insieme ad altre creature innocenti come lui nel campo di Auschwitz dal dottor Mengele, di cui come Partito del Sud abbiamo sostenuto in Commissione Toponomastica, tramite il nostro rappresentante Andrea Balia e su proposta del Sindaco Luigi de Magistris, la delibera, poi approvata, per l’apposizione di una targa commemorativa a Napoli.
Basta ricordare questi nomi, vedere in fotografia questi volti, per capire quanto questa giornata sia opportuna per una doverosa ed adeguata riflessione affinchè queste mostruosità non si ripetano mai più, in un periodo in cui si vedono tornare alla luce in Italia, in Europa e nel Mondo vergognose pulsioni razziste e xenofobe verso altri popoli, altre etnie, altre religioni, altre minoranze.
Credo poi sia utile ricordare l'olocausto anche per richiamare l'assurdità evidente che quel re che firmò le leggi razziali in Italia nel 1938, e che permise pertanto la deportazione verso il genocidio degli ebrei italiani e non solo, è quel Vittorio Emanuele III che ancora oggi ha vergognosamente intitolate in Italia vie, piazze, monumenti. Una ipocrisia atroce che segnala l'urgenza di procedere rapidamente ad una rapida cancellazione di queste titolazioni, e noi del Partito del Sud ce ne siamo fatti portavoce proprio a partire da Napoli, per richiamare ad un minimo di coerenza una classe politica che in gran parte oggi commemora, ma che in realtà non solo non ha fatto i conti con la storia, o addirittura la ignora, ma fa il percorso del gambero se solo pensiamo all'omaggio alle tombe di casa savoia fatto da Napolitano al Pantheon il 17 marzo 2011 o al rientro recente della salma in Italia di Vittorio Emanuele III a spese della comunità ed in gran riserbo.
Oppure, ancor più grave, per restare alla cronaca politica quotidiana, il degrado anche del dibattito politico, in larga parte per colpa anche di partiti della maggioranza attualmente al governo. Dibattito focalizzato sui muri da innalzare, i porti chiusi, gli atteggiamenti e le parole xenofe e razziste.
Quando poi si arriva a questa data c'è sempre qualcuno che tira fuori il "si, però ci sono stati anche altri massacri e genocidi nella storia".
E' purtroppo vero, stragi anche durante le repressioni del cosiddetto brigantaggio ve ne furono anche al Sud ed è giusto e doveroso ricordarle, ma non c'è contrapposizione alcuna, ogni genocidio, ogni massacro è un crimine verso l'umanità che non prevede alcun tipo di giustificazione, anzi la memoria va tenuta ben viva affinchè mostruosità di ogni tipo non si ripetano a danno di nessuno.
E' purtroppo vero, stragi anche durante le repressioni del cosiddetto brigantaggio ve ne furono anche al Sud ed è giusto e doveroso ricordarle, ma non c'è contrapposizione alcuna, ogni genocidio, ogni massacro è un crimine verso l'umanità che non prevede alcun tipo di giustificazione, anzi la memoria va tenuta ben viva affinchè mostruosità di ogni tipo non si ripetano a danno di nessuno.
Ben venga pertanto oggi questa giornata della memoria, nell'auspicio che possa servire non solo a far riflettere e ricordare, come doveroso, ma anche a favorire una lettura storica che faccia ben comprendere alle nuove generazioni chi sono i falsi eroi, alcuni ancora come detto oscenamente celebrati in Italia, e chi i martiri, affinchè la guardia resti alta, oggi più che mai, contro ogni rigurgito razzista perchè quel che accadde non si ripeta mai più.
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