In un quadro politico nazionale ormai sempre più deteriorato
dell’offensiva delle forze conservatrici, neoliberiste e qualunquiste, ora
addirittura al governo, ed in un contesto di crescente razzismo stimolato,
quando non ricercato, a fini elettorali dalle stesse forze di governo, il
nostro Partito ha da sempre lavorato per costruire e portare all’interno di un
ampio un fronte comune progressista le proprie idee meridionaliste
progressiste, a difesa di quella parte delle classi lavoratrici e delle
popolazioni del Sud che vedono la Macroregione meridionale come la più povera
d’Europa, con più di tre milioni di poveri.
A nostro avviso il fronte
progressista può ripartire con slancio solo da Sud, soprattutto ora che le
tante promesse fatte ai cittadini del Mezzogiorno in campagna elettorale dal
M5s risultano disattese. Quanto sopra non certo in contrapposizione al
Settentrione, ma anzi cercando di unire da Sud a Nord le lotte comuni degli
sfruttati.
Per questo abbiamo aderito
dall’inizio al percorso di PaP insieme a organizzazioni politiche, sociali,
sindacali che con coerenza esprimono posizioni antiliberiste, anticapitaliste e
antirazziste.
Come noto all’interno di PaP si
sta lavorando per la prossima messa in votazione sulla piattaforma di due
Statuti contrapposti. Purtroppo non è valsa a nulla la ricerca della mediazione
all’interno del Consiglio Direttivo Nazionale di PaP, per arrivare ad un unico
Statuto condiviso, con soli pochi punti da votare in piattaforma. Noi eravamo
su questa posizione.
In tutto questo c’è ovviamente chi si sta muovendo legittimamente,
noi compresi, per fare aderire i compagni a PaP, dando ovviamente indicazioni
ai propri iscritti o militanti e sostenitori, come nel caso di Partiti,
Movimenti, ecc, su una o l’altra proposta di Statuto in base alle proprie
convinzioni.
Diamo e daremo questa
indicazione di voto perché è la sola proposta di Statuto che nella premessa
richiama una parte del Manifesto iniziale, sulla cui base sono comunque
iniziate e continuano tutt’oggi le adesioni, sia perché parla espressamente del
proseguo del percorso iniziale a cui abbiamo aderito come unione di sigle e non
come nuovo partito. C’è il richiamo al meridionalismo e nella parte finale
c’è lo schierarsi contro ogni ipotesi di separatismo e di regionalismo
differenziato a favore dei più ricchi contro i più poveri, in primis le
popolazioni del Sud.
L’altra proposta di Statuto, la
n. 1 “Potere al Popolo! Indietro non si torna” è, a nostro avviso semplicemente
la nascita di un nuovo partito, per di più assai centralizzato, in un contesto
dove già c’è abbondanza di sigle, e non quell’aggregazione fra realtà ed esperienze
diverse presenti nel mondo progressista per la costituzione di un fronte
alternativo. Nulla di nuovo in altre parole, ma anzi molto di già
visto.
Sulla base di questa posizione,
senza fare l’esegesi dei testi, che trovate in piattaforma facilmente comparabili, proponiamo a tutti i meridionalisti di iscriversi in piattaforma a PaP seguendo le indicazioni e partecipare alle assemblee territoriali di Potere al
Popolo.
In primo luogo per mettere in discussione
la scelta fatta dal Coordinamento Nazionale di contrapporre le diverse bozze di Statuto e di proporre che l’assemblea si schieri per arrivare ad una
consultazione articolata.
In secondo luogo per sottolineare come solo la seconda bozza di Statuto – per uno Statuto di tutti e
di tutte – chieda di proseguire sulla strada tracciata dal manifesto
costitutivo di Pap e come – con la proposta delle maggioranze qualificate – si
ponga l’obiettivo di evitare contrapposizioni distruttive dentro Potere al Popolo.
Inoltre rimarchiamo ancora come
solo in questa seconda proposta ci siano richiami al meridionalismo e a
problematiche nazionali attualissime che riguardano il Sud.
Va rimarcato che
alcune forze, oggi schierate sulla proposta di Statuto 1, hanno da sempre avuto
il monopolio assoluto della comunicazione, senza mai condividerla con gli
altri, come pure è stato regolarmente e ripetutamente richiesto all'interno del Coordinamento Nazionale anche da noi. Questo ha
portato al verificarsi che alcuni comunicati, soprattutto nell’ultimo periodo
ma non solo, sono stati diffusi in modo per nulla o poco condiviso. Si è andato così ad affermare, oltre la retorica assembleare, un
modello verticistico e plebiscitario, che ora si vuole affermare per
Statuto.
A questo si aggiunga che le contrapposizioni
nei post in rete tra "vecchi e giovani", tra "organizzazioni", viste
come la fonte di tutti i mali, e "militanti senza partito", sono state argomenti
di propaganda e di contrasto che, oltre a non apparire nuovi, non fanno bene a
nessuno.
Continueremo pertanto a difendere
la nostra posizione politica in difesa di un meridionalismo che riesca
finalmente ad unire il Paese, da Sud a Nord, tramite l’applicazione puntuale
della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza e con queste motivazioni
parteciperemo alle prossime assemblee, iniziative sul territorio,
manifestazioni e quant’altro perorando con forza le adesioni a PaP , visto che
anche questo è lo scopo di qualsiasi soggetto politico e richiedendo il voto meridionalista allo Statuto n. 2 “ Per uno statuto
di tutte e di tutti.
Consiglio Direttivo Nazionale
Partito del Sud - 19 settembre 2018
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