Argomento spinoso che sembra non mettere d’accordo nessuno,
ma io voglio raccontarlo come argomento visto e vissuto dalla gente, poi ogni
uno tragga le conclusioni o si faccia l’idea che vuole. Non voglio ne
influenzare, ne tantomeno dare un’impronta del mio pensiero sull’argomento, ma
mi fermo solo a raccontare alcuni eventi che fanno parte della mia vita.
23 dicembre 1944, sulla linea Gustav violenti ed incessanti
bombardamenti illuminano Castelforte a giorno pur essendo notte fonda. In
questa notte nasce proprio mio padre. Mia nonna, aiutata da sorelle e qualche
vicina di casa porta al termine il parto in condizioni inimmaginabili oggi.
Nasce mio padre in mezzo a tante donne, perche mio nonno serviva la patria nei
Balcani in armi come tutti gli uomini abili in quegl’anni terribili. Molti di
questi morti, e molti, vecchi compresi, nascosti in montagna per terrore di
rappresaglie tedesche. Nasce tra donne, e senza figure maschili quando ci fu lo
spiraglio un mese e mezzo dopo. Partì come sfollato per una terra lontana
allora, la Lucania. Viaggi interminabili e pieno di pericoli e per niente
confortevole come si può immaginare. Su cassoni di camion scoperti in gennaio,
e senza cibo e acqua. Cassoni pieni di sole donne e bambini per lo più, e
qualche vecchio sopravissuto o malato. Arrivato in Lucania, venne ospitato, e
aiutato come solo il popolo meridionale sa fare, ospitalità, cibo, vestiti e
beni di prima necessità. Venuto su bene, a pane di farina, maccaroni fatti in
casa, carne e olio genuino. Per di più donato da quella che fu l’altra mia
nonna, quella materna questa volta, anche lei senza marito perché fatto
prigioniero in Sicilia e portato nei
campi di concentramento in Algeria dove stette per lunghi periodi anche post
bellico prima di ritornare a casa.
Quindi anche li sono donne, e mamma, non
toccata fortunatamente dalla guerra, e
venuta su anch’essa senza figura maschile accanto per lo stesso motivo del papà
in guerra. Ma. Solo donne, mamma, zia nonne e altre compagne di sventura. Bambini
cresciuti senza una figura maschile accanto. Eppure ne mio padre ne tantomeno
mia madre pur crescendo tra sole donne hanno subito traumi o venute su con
complessi per questo. Dopo le ostilità, a guerra finita, il ritorno a casa, o
meglio dire il ritorno verso le pietre, perchè solo quelle erano rimaste al
posto delle case. Mariti e padri mai tornati dalla guerra. Distruzione e lutti
in ogni famiglia, e gli orfani a dozzine e dozzine. Orfani che quando fortunati
adottati da qualche parente o facoltoso vicino, ma la stragrande maggioranza
accuditi in orfanotrofi o istituti religiosi. E anche qui, cresciuti sempre e
solo con figure educatrici femminili o maschili. A secondo dei casi se gestito
da Suore o preti.
Eppure sono venuti su con altre problematiche forse, dovute alle
rigide condizioni formazione ed educazione, ma nessun complesso dovuto alla
lunga permanenza tra soli uomini o sole donne. E tutt’ora molti orfanotrofi non
sono per niente cambiati. Condotti ed amministrati da sole donne o soli uomini.
Quanti da bambini hanno sentito la minaccia dei propri genitori, quando si
combinava una marachella, “ se non fai il bravo ti porto in Collegio” . Eppure
molti bambini e bambine ci sono state davvero nei Collegi. Compreso il mio
collega di lavoro. Eppure le preoccupazioni non sono mai state quelle di
lasciare il bambino per anni tra soli uomini o sole donne. Magari hanno subito
traumi diversi, per diversi motivi, ma non sicuramente perché le educatrici
sono state tutte donne o, nel caso dei maschietti di soli uomini. Ma oggi ci si
pone questo problema. Un bambino che si strappa da un orfanotrofio gestito da
sole suore, non può essere adottato da due donne. Almeno per qualcuno. Eppure
proviene da un ambiente di sole donne, o di soli uomini. Solo tante “mamme” o
tanti “papà”, ma non può andare in una vera famiglia di fatto se questa e dello
stesso sesso. A voi ovviamente le proprie conclusioni.
Ma allo stesso tempo la legge, che è nata per motivi ben più
ampi e che riguarda milioni di persone anche etero sessuali, è in fase di
stallo per questo problema. Si svia l’argomento tirando fuori casi talmente
rari, come l’utero in affitto, che poi sono meno di 200 casi in Italia, e per
la maggiore di coppie eterosessuali, che mandano in crisi la governance
italiana. Poco interessa del milione e mezzo di coppie tra virgolette
“tradizionali” che attendono questa legge per motivi diversi. O poco importa
dei tantissimi pensionati che con la misera pensione sociali cercano di
dividere l’affitto di casa perché lo stato si è dimenticato di loro. Poco
interessa ai media degli anziani che abbandonati a se stessi e vedovi magari si
prendono cura uno dell’altro sotto lo stesso tetto. Poco interessa se uno dei
due muore e l’altro viene sbattuto per strada perché il contratto di casa era
intestato al coinquilino morto. A nessuno interessa,ad esempio, che lo stesso
pensionato sociale, non avrà più la possibilità di pagare un affitto esoso in
centro a Roma o Napoli, perchè con una sola pensione è impossibile.
Ma qualcuno
vocifera di cancellare la reversibilità, cosi questo nostro concittadino verrà
destinato all’emarginazione stradale, perché quella sociale la viveva già
prima. E per i tanti divorziati che non vorrebbero più un matrimonio ma
comunque una relazione stabile che per legge garantisca anche determinati
diritti oltre che doveri? Non interessa a nessuno questo. Forse meglio vedere
padri vivere in automobile, e più civile forse che garantirgli un tetto potendo
dividere le spese con un’altra persona o con il nuovo amore che cosi verrebbe
praticamente ostacolato. Non ho sentito trasmissioni o politici parlare di
queste categorie di persone. Eppure sono la stragrande maggioranza. Senti e
leggi solo di coppie Gay che vogliono adottare un bambino. Il resto, che
sarebbe la maggioranza dei casi per numero di persone e di casi che
usufruirebbero della legge nessuna parola.
Fanno paura due donne o due uomini
che si amano, ma non fa paura la terra dei fuochi che ammala a morte bambini di
cui si vuole bigottamente salvaguardare dall’amore di due persone dello stesso
sesso. Non importa molto se rubano soldi ad ospedali pediatrici, ma importa che
non venga dato in affidamento un minore ad una coppia per bene. E davvero
squallido quando la politica gioca a fare i dispetti tra politicanti quando poi
a pagare sulla propria pelle è la gente e i bambini diventano un’arma di
ricatto. Sfortunati due volte, poveri piccoli. La legge se la stanno ancora
litigando, ma verrà approvata prima o poi. Vedremo in che termini e in che
modi. Ad ogni uno la propria conclusione su questa riflessione.
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