di Andrea Balìa
Illary Clinton parla di distribuzione equa del reddito, dare respiro alle classi medie e quelle più disagiate.
Se si trovasse in Italia Renzi la bollerebbe come facente parte della minoranza estremista che non vuol far ripartire il paese. Invece è solo l’esponente del Partito Democratico americano candidata alle prossime presidenziali negli USA.
Papa Bergoglio riabilita Cuba, parla e s’impegna per i più poveri, per un lavoro a tutti, s’adopera contro le guerre ed è amico di pericolosi rivoluzionari come Morales. Se non fosse Papa sarebbe messo alla stregua, anzi peggio, di Landini.
Tsipras tenta di non infliggere al suo popolo, che c’entra ben poco con le dissennate politiche amministrative dei precedenti governi grechi, ulteriori vessazioni - che stenderebbero definitivamente l’economia ellenica - richieste dai burocrati europei interessati solo alla restituzione del debito. In Italia e in altri paesi europei si fa orecchie da mercanti solo perché la Grecia è debitrice in varie misure con tutti.
Podemos in Spagna s’avvia ad andare al potere come espressione popolare e progressista. In Italia non si trova di meglio che far mettere cappello a chi oggi è solo Podevamos come il 5 Stelle, nato sulla notorietà d’un comico e d’un altro dubbio signore, con poche e/o nessuna affinità col movimento spagnolo, il cui leader s’è affrettato a smentire improbabili collegamenti e paragoni
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Luigi de Magistris, nella sua prefazione al libro prodotto dal Partito del Sud “Con il Sud si riparte” dichiara “ Il futuro? In fondo a sinistra. Cioè, scommettendo sul Mezzogiorno, ed implementando politiche progressiste che puntino all’equità e agli investimenti sul capitale umano e fisico…..Dall’attuale crisi, infatti, se ne esce con un nuovo meridionalismo progressista..il Sud deve rilanciare un suo progetto autonomo e credibile…Responsabile ed etìco. E’ il momento di rilanciare una battaglia politica e delle idee e, per fare questo,serve il meridionalismo e serve un piccolo e coraggioso partito come il PdelSUD!”
Ma nell’accezione comune e per un ”sudismo” unanimista e cialtrone lui è un sognatore, e noi assieme a lui dei pericolosi ”comunisti” settari, a fronte della teoria perdurante di un Sud staccato e al di sopra da riferimenti di valori politici in un’improponibile ammucchiata includente tutto e il contrario di tutto.
Andrea Balìa
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