domenica 1 febbraio 2015

NULLA E’ IMPOSSIBILE PER CHI VUOL LOTTARE…

Di Bruno Pappalardo
Il sole era nuovo;… posi la mano sulle palpebre.
Guardai la salita. 
Tutti volgevano all’edificio bianco lì su in alto, ero abbacinato, i raggi sparavano nei miei occhi.
Il sole era nuovo e violento.
Il biancore lasciava appena distinguere le ombre. C’èra tanta gente.
Bianchi erano i rifiuti, bianchi i pochi portoni, bianchi i garzoni.
Il luogo sembrava animato da ricchi signore ma la gaiezza prendeva solo le serve e gli operai persi che si cercavano l’un l’altro come ciechi.
Pensai manca una bandiera, manca un colore.
Non riuscivo a pensare ad altro che al rosso ch’eccelleva sulla forma d’Ella.
E’ voluto l’allotropo del pronome come se fosse persona.
La bandiera è simbolo ma fu fatto di carne umana, bruciata o ferita o infilzata o salvata.
Non è Essa, non potrà mai esserlo in quella luce dove tutti sono simili, nudamente uguali.
La chiesa, la piazza, l’impalcatura della tribuna, l’altare,… le volpi argentee avvolte sugli acrominali della scapola sotto il collo alto, le donne in ciabatte e i neri operai diventati angeli per via di quel sole.
Amo il mio partito ma , più che partito il mio gruppo, la miei folli ragazzi e schizzati adulti che con la prostata gonfia, quei pazzi scatenati, con capelli scarsi. Son forti come fanciulli che hanno bisogno di diversi bisogni.
Si chiama PARTITO DEL SUD Ha la bandiera ignifuga! E’ mia; è il simbolo del nostro Sud,… che importa se sempre avrà o mai più sarà un cerchio rosso tondo ma rosso sarà l’animo sdegno del sangue versato da gente umiliata in luoghi occupati e dispersa.
Che conta se pur vinta ha, tuttavia, in se il fracasso, il fragore e anche sempre luce che s’annida nelle voci ma anche in occhi neri gaetani o in uomini che offendono otre vuote?
Dio mio il sole è ferito! Ancora? Un dardo l’ha colpito e s’annera la mia casa, la mi casa sgraziata e disperato e scuro è il mio cielo non più leggero, fedele e terso di soffocante d’azzurro? NO! Dove cadde il corpo nostro, lì, sorse nuova luce e allora nuovo sole bianco colorerà il fiore di giglio neonato, immacolato.
Arso dunque il SUD ma di sola luce
Altro ancora oggi faremo. Il mio Partito ha deciso che CON IL SUD SI RIPARTE…e lo abbiamo scritto!


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Di Bruno Pappalardo
Il sole era nuovo;… posi la mano sulle palpebre.
Guardai la salita. 
Tutti volgevano all’edificio bianco lì su in alto, ero abbacinato, i raggi sparavano nei miei occhi.
Il sole era nuovo e violento.
Il biancore lasciava appena distinguere le ombre. C’èra tanta gente.
Bianchi erano i rifiuti, bianchi i pochi portoni, bianchi i garzoni.
Il luogo sembrava animato da ricchi signore ma la gaiezza prendeva solo le serve e gli operai persi che si cercavano l’un l’altro come ciechi.
Pensai manca una bandiera, manca un colore.
Non riuscivo a pensare ad altro che al rosso ch’eccelleva sulla forma d’Ella.
E’ voluto l’allotropo del pronome come se fosse persona.
La bandiera è simbolo ma fu fatto di carne umana, bruciata o ferita o infilzata o salvata.
Non è Essa, non potrà mai esserlo in quella luce dove tutti sono simili, nudamente uguali.
La chiesa, la piazza, l’impalcatura della tribuna, l’altare,… le volpi argentee avvolte sugli acrominali della scapola sotto il collo alto, le donne in ciabatte e i neri operai diventati angeli per via di quel sole.
Amo il mio partito ma , più che partito il mio gruppo, la miei folli ragazzi e schizzati adulti che con la prostata gonfia, quei pazzi scatenati, con capelli scarsi. Son forti come fanciulli che hanno bisogno di diversi bisogni.
Si chiama PARTITO DEL SUD Ha la bandiera ignifuga! E’ mia; è il simbolo del nostro Sud,… che importa se sempre avrà o mai più sarà un cerchio rosso tondo ma rosso sarà l’animo sdegno del sangue versato da gente umiliata in luoghi occupati e dispersa.
Che conta se pur vinta ha, tuttavia, in se il fracasso, il fragore e anche sempre luce che s’annida nelle voci ma anche in occhi neri gaetani o in uomini che offendono otre vuote?
Dio mio il sole è ferito! Ancora? Un dardo l’ha colpito e s’annera la mia casa, la mi casa sgraziata e disperato e scuro è il mio cielo non più leggero, fedele e terso di soffocante d’azzurro? NO! Dove cadde il corpo nostro, lì, sorse nuova luce e allora nuovo sole bianco colorerà il fiore di giglio neonato, immacolato.
Arso dunque il SUD ma di sola luce
Altro ancora oggi faremo. Il mio Partito ha deciso che CON IL SUD SI RIPARTE…e lo abbiamo scritto!


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