Quella delle prossime elezioni regionali è un’occasione che la Puglia deve saper cogliere
ponendosi come obiettivo quello di essere tra le Regioni guida del Sud, aiutando la ripartenza di quest’area della penisola
e con essa dell’intero sistema paese.
Nel corso dei decenni scorsi e forse anche di più, le politiche
nazionali, le finanziarie, o le leggi di stabilità, come si chiamano oggi,
hanno sempre affrontato il tema dell’economia del Paese come un tutt’uno, cioè
a livello macro senza soffermarsi su ciascuna area del Paese comprendendone i
problemi, esaltandone le peculiarità e ripartendo le risorse per livellare i
disequilibri fra territori diversi, così come invece imporrebbe la Costituzione.
Il risultato che ne è conseguito è stato
un SUD con un PIL pro capite al 45,8% in meno rispetto alle regioni del centro
nord.
Le Regioni possono giocare in questo un ruolo determinante per ricondurre il Paese in carreggiata e per dare impulso dal basso a un motore in stallo da troppo tempo.
Lavoro e tutela dell’ambiente, trasporti, diritto allo studio,
diritto alla salute, investimenti sono temi che non possono essere affrontati basandosi solo su
dati statistici nazionali, dando quindi risposte anch’esse genericamente
nazionali.
Il dato della disoccupazione al sud è
drammatico, in particolar modo quella giovanile. Una indagine di questi giorni dice che 7 giovani su 10 al sud non cercano
più alcun posto fisso, anzi di più, non cercano neanche un posto con un minimo di
garanzie sindacali, cercano solo disperatamente di lavorare.
Questo tipo di dati con un PIL meridionale basso, più basso di quello
nazionale, fanno capire che come non sia possibile pensare ancora di
somministrare a tutti la stessa medicina. C’è bisogno che la Puglia
e il Sud pensino a politiche del lavoro e di
sostegno e a nuove iniziative ben
diverse da quelle di altre parti del Paese e, non è detto, che tutti i progetti
debbano essere pensati per macro interventi,
ma anche per micro interventi a sostegno di
nuove realtà produttive e lavorative.
Al Sindaco di Puglia, dal Partito del Sud
già sostenuto alle Primarie, chiediamo quindi di puntare a visoni nuove in grado di rendere questa nostra Regione punto centrale di
riferimento per il Sud e
per l’intero Paese, faro di esempio e di concreta opportunità per tutte le future
generazioni, non più costrette ad emigrare, ma che in un mondo globale vorranno rendere protagonista questa Terra
a partire da questi presupposti:
·
Che la
Costituzione e soprattutto la sua applicazione, come ha
rimarcato di recente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sia il
faro che guidi l’azione di Governo della Regione Puglia. Per noi l’attuale
Costituzione Repubblicana va finalmente e solo applicata,
già solo questo aiuterebbe enormemente la soluzione degli annosi problemi che
da decenni affliggono il Mezzogiorno.
·
Che si potenzi profondamente la collaborazione tra Atenei
Pugliesi e Istituzione Regionale, per dare al territorio risposte concrete,
competitive e made in Puglia.
·
Che si potenzi l’impegno verso le startup innovative, dove per
innovazione ci si riferisce a tutti i settori, anche quelli che potrebbero
riferirsi ad ambiti culturali e colturali che hanno fatto ricca questa terra
nei secoli.
·
Che venga garantito il diritto all’assistenza sanitaria, che non
si ragioni solo per posti letto, ma per garanzie di diritti.
·
Che la
Regione Puglia , anche nell’ottica di prossime ed eventuali
riforme Istituzionali e del Senato, si faccia promotrice, in una vera ottica
federalista, di richiedere al Governo Nazionale politiche eque di investimenti,
incluse le infrastrutture, anche a Sud. Non è infatti possibile pensare che
ancora oggi ci siano aree del Paese in cui si pensi che non sia “conveniente”
investire
·
Che il “Lavoro” sia da favorire e da difendere.
·
Che si sia attenti a chi ha bisogno che sia cittadino italiano o
migrante con politiche sociali utili e attente a questo scopo.
·
Che tutti quei servizi, non pubblici, tipo le assicurazioni, i
servizi bancari non penalizzino con tariffe e costi ingiustificati e
ingiustificabili il diritto dovere dei cittadini di usufruirne.
Essendo interessati a una Puglia
che, partendo da valori meridionalisti
e progressisti, quali la tutela e la promozione del lavoro, dello sviluppo, della
salute e dell’ambiente, si ponga come Regione in grado di dettare una
strada nuova, la realizzazione di una nuova
economia moderna e sostenibile in grado di pensare agli equilibri
finanziari, passando però prima
dagli equilibri lavorativi e dai diritti dei suoi cittadini e fatti
salvi i sopracitati presupposti, a
Michele Emiliano chiediamo, come Partito del Sud, che faccia propri i seguenti
punti, nel suo Programma di Governatore della Puglia, al fine di realizzarli
nel corso dei cinque anni del suo mandato :
A)
Che la
Regione Puglia , nei limiti
del possibile, si renda protagonista di una più fattiva collaborazione tra Regioni e Città Metropolitane del Sud al fine di
sostenere la ripartenza di quest’area e con essa dell’intero Paese. Crediamo che questa svolta debba
essere compiuta puntando su una forte
collaborazione multiregionale di prossimità, alla ricerca di sinergie con le
Regioni più vicine e nel caso, anche con le Città Metropolitane del Sud, per
poter rappresentare ancora di più, grazie all’azione congiunta di Michele
Emiliano con altri Governatori e Sindaci del Mezzogiorno, quella svolta
meridionalista che, partendo dalla Regione Puglia, possa portare ad una maggiore autonomia
del Sud, con l’obiettivo di costituire il primo nucleo di quella
Macroregione che possa con forza sostenere le ragioni del Sud a livello
nazionale e non solo.
B) Che il Sistema dei trasporti regionale e
interregionale con le regioni limitrofe
sia concepito sempre più per reti e non per direttrici al fine di favorire gli spostamenti
e la competitività dei territori. Che in particolare si favorisca i
collegamenti ferroviari con la
Basilicata , il Molise, la Campania. Che si
guardi a tutti gli aeroporti di Puglia in base alla loro vocazione e
potenzialità, che si utilizzi al meglio
i nostri tanti Porti sia per le persone che per le merci. Che i treni regionali vadano da Santa
Maria di Leuca fino a Chieuti senza assurdi cambi e complicazioni nelle
coincidenze, che penalizzano
enormemente pendolari e turisti, come se la Puglia fosse un insieme di Regioni e non un’unica
Regione. Che ci sia una forte azione presso il Governo nazionale affinché gli
investimenti nazionali per le linee ferroviarie, compresa l’alta velocità, riguardino
anche la Puglia
con investimenti adeguati e non come elemosina rispetto ad investimenti ben
maggiori da sempre erogati ad altre parti del Paese. Richiediamo a tal fine che siano potenziati anche i rapporti
internazionali e con l’Unione Europea delle Regioni al fine di sviluppare
sinergie ed aprire nuove rotte, nel caso con l’utilizzo di nuovi vettori, nei traffici
commerciali, aiutando così lo sviluppo del turismo e dei commerci, rendendo più
competitive le aziende pugliesi sui mercati nazionali ed internazionali e di
conseguenza, come visto prima, le aziende
di tutto il Sud. Che la Puglia ,
in quanto piattaforma dell’intero Paese nel Mediterraneo, sia punto di
riferimento per una politica meridionale
e meridionalista europea in grado di vedere l’area del Mediterraneo come
un’opportunità e non un rischio o una minaccia. E’ giunta l’ora di un
“Meridionalismo Europeo” che travalichi i confini del Mezzogiorno e crei
sinergie di sviluppo a partire da quei paesi del Sud Europa e del Mediterraneo
a noi più vicini.
C)
Che per nessuna ragione al mondo si possa ancora barattare il
lavoro, con la salute e con la tutela dell’ambiente. Che non si dimentichi che città come ad esempio Brindisi e Taranto hanno pagato un
caro prezzo allo sviluppo della Puglia e
che la Puglia
(e l’intero Paese) oggi devono dare una mano a queste città per ripartire e
bonificare siti inquinati. Ci si impegni affinché lo Stato ed il privato, in
base alle loro effettive responsabilità, si facciano carico degli scempi
perpetrati per decenni e risarciscano i cittadini che hanno perso il lavoro, la
salute e spesso la speranza. Spezzare
il ricatto occupazionale, la monocultura dell’acciaio e dei veleni delle grandi
industrie, puntando su alternative occupazionali pulite quali Cultura,
Infrastrutture, Turismo, Agricoltura, Maricoltura, Artigianato, Allevamento.
Opporsi pertanto a qualsiasi progetto inquinante, o con relativo pericolo di
inquinamento, avendo come riferimento principale rispetto a qualsiasi progetto
economico la tutela dell’ambiente e la salute dei cittadini.
L’auspicio del Partito del Sud è che il meridionalista Michele Emiliano, possa
essere Presidente della Regione Puglia al fine di riportare al centro delle
politiche dei governi regionali e nazionali il Sud, un’area del Paese da troppo
tempo utilizzata come mero serbatoio di menti, di voti, di braccia e spesso
come discarica terzomondista.
A tal fine il Partito del Sud sosterrà con i
propri candidati, in lista a sostegno, la candidatura di Michele Emiliano a
Governatore della Regione Puglia ed invita tutti i meridionalisti e i cittadini
liberi a fare altrettanto.
Infine è con gioia che consegniamo nelle mani di Michele Emiliano il libro elaborato dal
Partito del Sud, dai suoi dirigenti e dai suoi esperti “Con il Sud si Riparte” – Idee, Progetti, Programmi per il rilancio
del Paese, nelle librerie dalla prossima settimana, libro che contiene, oltre a
quelle sopra esposte, altre idee e soluzioni viste da Sud per un Sud che non
sia più ridotto a carro al traino ma locomotiva per il rilancio del Sud e di conseguenza
dell’intero Paese.
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