di Bruno Pappalardo
BENEEEE, …riempitevi pure la bocca, cari politicanti davanti alle telecamere quando – vicini a qualche competizione elettorale – parlate di “CULTURA”, arte, patrimonio artistico, paesaggistico monum…uffa, … sono stufo anche di nominarli!
Gonfiate le vostre gote per sborri di paroloni irresistibili e l’ apprezzamento per l’idea stupenda avuta che salva, tanto sto, tutto il patrimonio mentre son solo orgie di mediocrità e menzogne che sostengono il miracolo di essere eletti.
Oh, non ce l’ho solo con voi, merdaccia, ma con tutti!
Sputate, per dio questa parola dal vostro encefalo: CULTURA.
Fu molto più onesto il pogrom dell’economia italiana, Giulio Tremonti che dichiarò, in un intervento presso l’INUTILE CONFINDUSTRIA che “con l’arte e la cultura non si riempivano i panini, non si mangiava”.
Molto più onesto (intellettualmente) della doppiezza di tutti che invece sostengono il contrario gonfiando i muscoli pelliciai preposti alla mimica facciali, tanto estesi in Armstrong che lo rendeva uno splendido animali quando imboccava la sua cornetta e che par vogliano promuovere, e far fronte forte a chi vi s’oppone.
Animali, dunque, quelle facce deformi dunque, …e so bene di che genere, quelle parole, dunque, abasia della mente, quella strumentalità ditirambo becero.
Ormai lo sostengono anche gli idioti tranne chi può farlo che lo sostiene ma non lo vuole.
Ha, miodio, come sarà bello essere dalla parte del bello, dell’estetica dell’etica …che bello essere così soddisfatti si essere stronzi!
Basta dire che spendiamo per Questo immenso patrimonio solo lo 0,2 del PIL mentre ad esempio in Francia 10 volte di più con un patrimonio inferiore di venti volte inferiore e da cui ricava il quasi 3.0 del PIL.
Significa,…e soprattutto al Sud, che l’Italia, come il territorio meridionale potrebbe campare solo con queste. Stiamo parlando di un profitto minimo in Italia del punto 6.0 del Pil, stiamo parlando di due Fiat del ca..o!
Avremmo, se i governi attuali e quelli alternatosi dagli anni settanta ad oggi si fossero interessati di queste energie, ebbene, gli operai della Fiat avrebbero preso a calci Marchionne insieme alla Uil, Cisl, Cgil,… i precari della Fornero a calci nel sedere, i cinesi a far pippe, gli insegnanti col doppio dello stipendio e non fermi da sei anni, lo Stretto di Messina una bubbola sprofondata nello sterco, le grandi opere strutturali e infrastrutturali inviato in “quel paese”, la ricerca scientifica e tecnologica finanziata, le forze delle scoperte cibernetiche corse in aiuto per il miglioramento dei servizi, il futuro dei giovani già delineato, un indotto turistico che avrebbero coinvolto privati ed enti, scuole di restauro e accademie, conservatori e archeologie e centinaia di palazzi e appartamenti recuperati ad umanità di zombi.
A cosa serve insistere ancora sulla “conservazione”. Gli asini restano asini come eccelsi economisti restano contabili dell’Equitalia
A cosa serve insistere che un movimento d’arte contemporaneo, vale più di un accordo con un altro partito; a cosa serve dire che vanno bene tutti gli eventi ma quelli artistici o filosofici e di forte impatto arrivano in America più veloce di internet e funziona come un tsunami provocato dallo scioglimento improvviso dei ghiacciai ai poli
Sono la vera Storia dell’Umanità, è la Narrazione, è il luogo delle rappresentazioni ideologiche, antropologiche, sociali, della poesia, delle emozioni, dei dolori, delle rivelazioni di nuove visioni orizzontali ideo-cognitive esistenziali di una vita che possiamo credere possibile, dunque, decodificazione dei tempi. PECCATO!
Gonfiate le vostre gote per sborri di paroloni irresistibili e l’ apprezzamento per l’idea stupenda avuta che salva, tanto sto, tutto il patrimonio mentre son solo orgie di mediocrità e menzogne che sostengono il miracolo di essere eletti.
Oh, non ce l’ho solo con voi, merdaccia, ma con tutti!
Sputate, per dio questa parola dal vostro encefalo: CULTURA.
Fu molto più onesto il pogrom dell’economia italiana, Giulio Tremonti che dichiarò, in un intervento presso l’INUTILE CONFINDUSTRIA che “con l’arte e la cultura non si riempivano i panini, non si mangiava”.
Molto più onesto (intellettualmente) della doppiezza di tutti che invece sostengono il contrario gonfiando i muscoli pelliciai preposti alla mimica facciali, tanto estesi in Armstrong che lo rendeva uno splendido animali quando imboccava la sua cornetta e che par vogliano promuovere, e far fronte forte a chi vi s’oppone.
Animali, dunque, quelle facce deformi dunque, …e so bene di che genere, quelle parole, dunque, abasia della mente, quella strumentalità ditirambo becero.
Ormai lo sostengono anche gli idioti tranne chi può farlo che lo sostiene ma non lo vuole.
Ha, miodio, come sarà bello essere dalla parte del bello, dell’estetica dell’etica …che bello essere così soddisfatti si essere stronzi!
Basta dire che spendiamo per Questo immenso patrimonio solo lo 0,2 del PIL mentre ad esempio in Francia 10 volte di più con un patrimonio inferiore di venti volte inferiore e da cui ricava il quasi 3.0 del PIL.
Significa,…e soprattutto al Sud, che l’Italia, come il territorio meridionale potrebbe campare solo con queste. Stiamo parlando di un profitto minimo in Italia del punto 6.0 del Pil, stiamo parlando di due Fiat del ca..o!
Avremmo, se i governi attuali e quelli alternatosi dagli anni settanta ad oggi si fossero interessati di queste energie, ebbene, gli operai della Fiat avrebbero preso a calci Marchionne insieme alla Uil, Cisl, Cgil,… i precari della Fornero a calci nel sedere, i cinesi a far pippe, gli insegnanti col doppio dello stipendio e non fermi da sei anni, lo Stretto di Messina una bubbola sprofondata nello sterco, le grandi opere strutturali e infrastrutturali inviato in “quel paese”, la ricerca scientifica e tecnologica finanziata, le forze delle scoperte cibernetiche corse in aiuto per il miglioramento dei servizi, il futuro dei giovani già delineato, un indotto turistico che avrebbero coinvolto privati ed enti, scuole di restauro e accademie, conservatori e archeologie e centinaia di palazzi e appartamenti recuperati ad umanità di zombi.
A cosa serve insistere ancora sulla “conservazione”. Gli asini restano asini come eccelsi economisti restano contabili dell’Equitalia
A cosa serve insistere che un movimento d’arte contemporaneo, vale più di un accordo con un altro partito; a cosa serve dire che vanno bene tutti gli eventi ma quelli artistici o filosofici e di forte impatto arrivano in America più veloce di internet e funziona come un tsunami provocato dallo scioglimento improvviso dei ghiacciai ai poli
Sono la vera Storia dell’Umanità, è la Narrazione, è il luogo delle rappresentazioni ideologiche, antropologiche, sociali, della poesia, delle emozioni, dei dolori, delle rivelazioni di nuove visioni orizzontali ideo-cognitive esistenziali di una vita che possiamo credere possibile, dunque, decodificazione dei tempi. PECCATO!
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