mercoledì 2 luglio 2014

Il Marchese del Grillo

Di Antonio Rosato

Per chi conosce o simpatizza per il Partito del Sud sa benissimo che la storia e la cultura occupano un posto d’onore nei programmi, nelle attività e nello statuto. E quest’oggi giochiamo con una parodia tra cultura cinematografica e attualità.

Il Marchese del Grillo, straordinario lavoro di Comencini, è ambientato nella Roma papalina dei primi anni del ‘800. Onofrio Del Grillo era il suo nome ed era un buffone che si divertiva con scherni e canzonature usando spesso Gasperino (sue perfetto sosia alcolizzato) come mezzo e strumento delle stesse. Il Marchese , nobile reazionario, dileggia e ridicolizza spesso l’aristocrazia Romana. Senza però mai minarla sul serio o metterla minimamente in pericolo. Neanche quando scappò al Nord per vendersi alle truppe napoleoniche riuscì a scalfirne in alcun modo un bel niente.

Mi è venuto in mente questo capolavoro osservando cosa succede in italia negli ultimi periodi. Altri Grillo per farla breve.

Eppure anche lui aveva iniziato bene. Buoni propositi, buoni argomenti seppur populisti, buone idee, e il tutto condito da giornate dedicate al “VAFFA….” Passando per le burle da palco o da piazze condite di colore e sano umorismo urlato che spesso ha potere ipotizzante. Un po come il Marchese di due secoli prima. Passi che il Grillo moderno abbia litigato con il mondo intero e che tutti devono andare a casa. Per lui sono vecchi anche i nuovi spesso, ma ci stà. Passi la prepotenza con cui si presenta innanzi a Bersani con lo streaming o a Renzi  al quale poteva telefonarli se voleva solo cantarle o litigare senza portare proposte o ascoltarne eventualmente. Passi che non si sa ancora che ci sta a fare in parlamento visto che si scalda solo il banchetto visto che gli italiani non usufruiscono di miglioramenti sulla qualità della vita economica e sociale dettata da sue idee messe in pratica. Passi che a Napoli grida al ritorno dei Borbone e chiede scusa come cittadino del nord per i torti storici. Passi la sua traversata calabro siciliana dello stretto per prendere i voti meridionali o meglio….SUDici (ma arriveremo a spiegare anche questo). Passi che dopo le batoste elettorali mandi alle ortiche i suoi principi fermi e chiede umilmente di incontrare RENZI andando contro tutti i principi tanto sbandierati un attimo prima. Passi per il no euro e no europa sul quale ci sarebbe da dire molte incongruenze del marchese punto zero (.0) , passi che parli di Berlinguer quasi fosse il suo degno erede per poi fare accordi in europa incomprensibili dalla logica umana. Passi per mille altre cose (chi più ne ha più ne metta). Ma non può passare inosservato il suo discorso di insediamento europeo. Non date soldi a Campania Calabria e Sicilia perché sono mafiosi camorristi e n’dranghetisti. Questo offende la memoria di persone che hanno dato la vita per il sud. Offende le loro famiglie. Offende milioni di persone per bene. Offendono il Partito del Sud e tutti noi. Non date soldi a queste regioni perché mafiose, e quindi rubano i soldi. Parole forti, inaudite, senza senno ne logica.

Mi salta in mente Francesco BELSITO o la Rosi MAURO che ben sappiamo a quale partito appartengono. La vicenda MOSE a Venezia ha poi dell’incredibile, e Venezia, basta controllare il parallelo su una qualsiasi cartina geografica, non risulta al sud. La Fondazione MAUGERI, il SAN RAFFAELE, la Sanità Lombarda, Tanzi che ha rovinato migliaia di famiglie. Tangentopoli, l’EXPO a Milano. La giunta regione lombardia al suo completo, o quasi, e tutta indagata o in galera, Zaia, e sindaci nordici coinvolti e indagati. Il tutto condito da infiltrazioni mafiose. Se solo si legge l’ultimo libro di Filippo ASTONE “La disfatta del NORD, corruzione, clientelismo, mala gestione” c’è da mettersi le mani nei capelli e chiedersi se la parte sana non sta davvero in meridione invece. Si potrebbe andare avanti con mille esempi e riportare mille documenti. Ma chiedo al Marchese .0 : ma se tutte queste cose fossero successe al sud?”.

Tornando al Grillo di Comencini…beh lui avrebbe risposto “ ah…me dispiace, ma io so io…e voi non siete un (BIP)”

Peccato. Si un vero peccato. Molti campani calabresi e siciliani credevano in Grillo come ultima spiaggia. Fortunatamente c’è il Partito del SUD. 


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Di Antonio Rosato

Per chi conosce o simpatizza per il Partito del Sud sa benissimo che la storia e la cultura occupano un posto d’onore nei programmi, nelle attività e nello statuto. E quest’oggi giochiamo con una parodia tra cultura cinematografica e attualità.

Il Marchese del Grillo, straordinario lavoro di Comencini, è ambientato nella Roma papalina dei primi anni del ‘800. Onofrio Del Grillo era il suo nome ed era un buffone che si divertiva con scherni e canzonature usando spesso Gasperino (sue perfetto sosia alcolizzato) come mezzo e strumento delle stesse. Il Marchese , nobile reazionario, dileggia e ridicolizza spesso l’aristocrazia Romana. Senza però mai minarla sul serio o metterla minimamente in pericolo. Neanche quando scappò al Nord per vendersi alle truppe napoleoniche riuscì a scalfirne in alcun modo un bel niente.

Mi è venuto in mente questo capolavoro osservando cosa succede in italia negli ultimi periodi. Altri Grillo per farla breve.

Eppure anche lui aveva iniziato bene. Buoni propositi, buoni argomenti seppur populisti, buone idee, e il tutto condito da giornate dedicate al “VAFFA….” Passando per le burle da palco o da piazze condite di colore e sano umorismo urlato che spesso ha potere ipotizzante. Un po come il Marchese di due secoli prima. Passi che il Grillo moderno abbia litigato con il mondo intero e che tutti devono andare a casa. Per lui sono vecchi anche i nuovi spesso, ma ci stà. Passi la prepotenza con cui si presenta innanzi a Bersani con lo streaming o a Renzi  al quale poteva telefonarli se voleva solo cantarle o litigare senza portare proposte o ascoltarne eventualmente. Passi che non si sa ancora che ci sta a fare in parlamento visto che si scalda solo il banchetto visto che gli italiani non usufruiscono di miglioramenti sulla qualità della vita economica e sociale dettata da sue idee messe in pratica. Passi che a Napoli grida al ritorno dei Borbone e chiede scusa come cittadino del nord per i torti storici. Passi la sua traversata calabro siciliana dello stretto per prendere i voti meridionali o meglio….SUDici (ma arriveremo a spiegare anche questo). Passi che dopo le batoste elettorali mandi alle ortiche i suoi principi fermi e chiede umilmente di incontrare RENZI andando contro tutti i principi tanto sbandierati un attimo prima. Passi per il no euro e no europa sul quale ci sarebbe da dire molte incongruenze del marchese punto zero (.0) , passi che parli di Berlinguer quasi fosse il suo degno erede per poi fare accordi in europa incomprensibili dalla logica umana. Passi per mille altre cose (chi più ne ha più ne metta). Ma non può passare inosservato il suo discorso di insediamento europeo. Non date soldi a Campania Calabria e Sicilia perché sono mafiosi camorristi e n’dranghetisti. Questo offende la memoria di persone che hanno dato la vita per il sud. Offende le loro famiglie. Offende milioni di persone per bene. Offendono il Partito del Sud e tutti noi. Non date soldi a queste regioni perché mafiose, e quindi rubano i soldi. Parole forti, inaudite, senza senno ne logica.

Mi salta in mente Francesco BELSITO o la Rosi MAURO che ben sappiamo a quale partito appartengono. La vicenda MOSE a Venezia ha poi dell’incredibile, e Venezia, basta controllare il parallelo su una qualsiasi cartina geografica, non risulta al sud. La Fondazione MAUGERI, il SAN RAFFAELE, la Sanità Lombarda, Tanzi che ha rovinato migliaia di famiglie. Tangentopoli, l’EXPO a Milano. La giunta regione lombardia al suo completo, o quasi, e tutta indagata o in galera, Zaia, e sindaci nordici coinvolti e indagati. Il tutto condito da infiltrazioni mafiose. Se solo si legge l’ultimo libro di Filippo ASTONE “La disfatta del NORD, corruzione, clientelismo, mala gestione” c’è da mettersi le mani nei capelli e chiedersi se la parte sana non sta davvero in meridione invece. Si potrebbe andare avanti con mille esempi e riportare mille documenti. Ma chiedo al Marchese .0 : ma se tutte queste cose fossero successe al sud?”.

Tornando al Grillo di Comencini…beh lui avrebbe risposto “ ah…me dispiace, ma io so io…e voi non siete un (BIP)”

Peccato. Si un vero peccato. Molti campani calabresi e siciliani credevano in Grillo come ultima spiaggia. Fortunatamente c’è il Partito del SUD. 


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