Di Antonio Rosato
Per chi conosce o
simpatizza per il Partito del Sud sa benissimo che la storia e la cultura
occupano un posto d’onore nei programmi, nelle attività e nello statuto. E
quest’oggi giochiamo con una parodia tra cultura cinematografica e attualità.
Il Marchese del Grillo,
straordinario lavoro di Comencini, è ambientato nella Roma papalina dei primi
anni del ‘800. Onofrio Del Grillo era il suo nome ed era un buffone che si
divertiva con scherni e canzonature usando spesso Gasperino (sue perfetto sosia
alcolizzato) come mezzo e strumento delle stesse. Il Marchese , nobile
reazionario, dileggia e ridicolizza spesso l’aristocrazia Romana. Senza però
mai minarla sul serio o metterla minimamente in pericolo. Neanche quando scappò
al Nord per vendersi alle truppe napoleoniche riuscì a scalfirne in alcun modo
un bel niente.
Mi è venuto in mente
questo capolavoro osservando cosa succede in italia negli ultimi periodi. Altri
Grillo per farla breve.
Eppure anche lui aveva
iniziato bene. Buoni propositi, buoni argomenti seppur populisti, buone idee, e
il tutto condito da giornate dedicate al “VAFFA….” Passando per le burle da
palco o da piazze condite di colore e sano umorismo urlato che spesso ha potere
ipotizzante. Un po come il Marchese di due secoli prima. Passi che il Grillo
moderno abbia litigato con il mondo intero e che tutti devono andare a casa.
Per lui sono vecchi anche i nuovi spesso, ma ci stà. Passi la prepotenza con
cui si presenta innanzi a Bersani con lo streaming o a Renzi al quale poteva telefonarli se voleva solo
cantarle o litigare senza portare proposte o ascoltarne eventualmente. Passi
che non si sa ancora che ci sta a fare in parlamento visto che si scalda solo
il banchetto visto che gli italiani non usufruiscono di miglioramenti sulla
qualità della vita economica e sociale dettata da sue idee messe in pratica.
Passi che a Napoli grida al ritorno dei Borbone e chiede scusa come cittadino
del nord per i torti storici. Passi la sua traversata calabro siciliana dello
stretto per prendere i voti meridionali o meglio….SUDici (ma arriveremo a
spiegare anche questo). Passi che dopo le batoste elettorali mandi alle ortiche
i suoi principi fermi e chiede umilmente di incontrare RENZI andando contro
tutti i principi tanto sbandierati un attimo prima. Passi per il no euro e no
europa sul quale ci sarebbe da dire molte incongruenze del marchese punto zero
(.0) , passi che parli di Berlinguer quasi fosse il suo degno erede per poi fare accordi in europa
incomprensibili dalla logica umana. Passi per mille altre cose (chi più ne ha
più ne metta). Ma non può passare inosservato il suo discorso di insediamento
europeo. Non date soldi a Campania Calabria e Sicilia perché sono mafiosi
camorristi e n’dranghetisti. Questo offende la memoria di persone che hanno
dato la vita per il sud. Offende le loro famiglie. Offende milioni di persone
per bene. Offendono il Partito del Sud e tutti noi. Non date soldi a queste
regioni perché mafiose, e quindi rubano i soldi. Parole forti, inaudite, senza
senno ne logica.
Mi salta in mente
Francesco BELSITO o la Rosi MAURO che ben sappiamo a quale partito appartengono. La vicenda MOSE a Venezia ha poi dell’incredibile, e Venezia, basta
controllare il parallelo su una qualsiasi cartina geografica, non risulta al
sud. La Fondazione MAUGERI, il SAN RAFFAELE, la Sanità Lombarda, Tanzi che ha
rovinato migliaia di famiglie. Tangentopoli, l’EXPO a Milano. La giunta regione
lombardia al suo completo, o quasi, e tutta indagata o in galera, Zaia, e
sindaci nordici coinvolti e indagati. Il tutto condito da infiltrazioni
mafiose. Se solo si legge l’ultimo libro di Filippo ASTONE “La disfatta del
NORD, corruzione, clientelismo, mala gestione” c’è da mettersi le mani nei
capelli e chiedersi se la parte sana non sta davvero in meridione invece. Si
potrebbe andare avanti con mille esempi e riportare mille documenti. Ma chiedo
al Marchese .0 : ma se tutte queste cose fossero successe al sud?”.
Tornando al Grillo di
Comencini…beh lui avrebbe risposto “ ah…me dispiace, ma io so io…e voi non
siete un (BIP)”
Peccato. Si un vero
peccato. Molti campani calabresi e siciliani credevano in Grillo come ultima
spiaggia. Fortunatamente c’è il Partito del SUD.
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