giovedì 16 gennaio 2014

L’aumento dei biglietti in Calabria: la presa di posizione del Partito del Sud.


Fonte: Tirreno News


Dal primo gennaio i biglietti ferroviari (abbiamo verificato i treni regionali) sono aumentati più del 15%.

Un biglietto Amantea-Gioia Tauro costava € 6,30 oggi costa € 7,40. Fra le motivazioni di tali aumenti vi è quella che i prezzi non erano conformi agli standard europei quindi di conseguenza è stato necessario adeguarli, almeno così è stato detto.

Chi viaggia sui treni regionali in Calabria verifica quotidianamente le condizioni di degrado nelle quali è costretto a viaggiare, su treni che nel migliore dei casi sono pezzi da museo, dismessi in qualche località del Nord Italia e naturalmente inviati nel sud Italia, in questo caso in Calabria, come rifiuti da smaltire.

Tutto questo avviene sistematicamente ormai da anni, nel silenzio assoluto e con la complicità dei politici nominati e della Regione Calabria, che nel caso dei treni regionali finanzia il servizio e di conseguenza dovrebbe pretendere per i cittadini calabresi uguali diritti rispetto al resto del paese.

In una terra dove i dati della crisi sono più rimarcati rispetto al resto del paese l'aumento considerevole dei trasporti (i treni regionali vengono utilizzati principalmente da lavoratori e studenti) non fa altro che aggravare la situazione, soprattutto quando si ha la consapevolezza che nonostante si faccia il proprio dovere (pagare gli aumenti ecc.) non si riceve in cambio alcun diritto, come ormai è prassi consolidata.

Partito del Sud Calabria

Fonte: Tirreno News

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Fonte: Tirreno News


Dal primo gennaio i biglietti ferroviari (abbiamo verificato i treni regionali) sono aumentati più del 15%.

Un biglietto Amantea-Gioia Tauro costava € 6,30 oggi costa € 7,40. Fra le motivazioni di tali aumenti vi è quella che i prezzi non erano conformi agli standard europei quindi di conseguenza è stato necessario adeguarli, almeno così è stato detto.

Chi viaggia sui treni regionali in Calabria verifica quotidianamente le condizioni di degrado nelle quali è costretto a viaggiare, su treni che nel migliore dei casi sono pezzi da museo, dismessi in qualche località del Nord Italia e naturalmente inviati nel sud Italia, in questo caso in Calabria, come rifiuti da smaltire.

Tutto questo avviene sistematicamente ormai da anni, nel silenzio assoluto e con la complicità dei politici nominati e della Regione Calabria, che nel caso dei treni regionali finanzia il servizio e di conseguenza dovrebbe pretendere per i cittadini calabresi uguali diritti rispetto al resto del paese.

In una terra dove i dati della crisi sono più rimarcati rispetto al resto del paese l'aumento considerevole dei trasporti (i treni regionali vengono utilizzati principalmente da lavoratori e studenti) non fa altro che aggravare la situazione, soprattutto quando si ha la consapevolezza che nonostante si faccia il proprio dovere (pagare gli aumenti ecc.) non si riceve in cambio alcun diritto, come ormai è prassi consolidata.

Partito del Sud Calabria

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