Di Natale Cuccurese
Il governo quest'oggi ha posto la questione di fiducia alla Camera sul cosiddetto decrto Imu- Bankitalia, il provvedimento si voterà venerdì 24 gennaio. Si tratta , come detto fra le proteste di alcuni parlamentari, dell'ennesima rapina ai danno del popolo italiano e del tentativo di mettere le mani sulla Banca d’Italia per fare l’ennesimo regalo alle banche private e forse anche a quelle straniere perché, nonostante le norme introdotte in Senato, manca il controllo di fatto e si rischia la perdita di italianità.
Per capirci, ed attingendo da alcuni articoli comparsi in questi ultimi due mesi sul Fatto Quotidiano, si tratta per Intesa San Paolo e Unicredit di una cifra compresa tra 2,73 e 4 miliardi di euro paracadutata dal cielo. L’ultima mossa del governo Letta in tema di regali agli istituti di credito in trepida attesa degli esami comunitari, prevede infatti una rivalutazione del capitale della Banca centrale attraverso una ricapitalizzazione gratuita da 5-7,5 miliardi di euro fatta attingendo alle riserve della stessa Banca d’Italia, cioè ad acquistare le quote in un primo momento sarà la stessa Banca d’Itali, la quale, al fine di favorire il rispetto dei limiti di partecipazione al proprio capitale, può acquistare temporaneamente le proprie quote di partecipazione e stipulare contratti aventi ad oggetto le medesime, come si nel decreto. In pratica, quindi, Bankitalia dalla ricapitalizzazione in poi avrà facoltà di versare ai suoi unici due azionisti sopra il 5 per cento, Intesa e Unicredit appunto, una somma complessiva compresa tra 2,7 e 4 miliardi di euro.
Allo Stato in cambio arriverebbero i proventi della tassazione al 12% (contro il 16% inizialmente ventilato) del guadagno in conto capitale (capital gain) stimati in meno di 900 milioni di euro, ma la rivalutazione delle quote azionarie della banca centrale creerà un buco nelle casse dello Stato.Il governo sta facendo pagare alle banche 900 milioni per regalargli sette miliardi e mezzo, spostando i soldi da riserva a capitale, dunque saccheggiando un salvadanaio che appartiene a tutti i cittadini. Finora gli azionisti incassavano sugli attivi di Bankitalia circa 70 milioni all’anno, ora ne incasseranno 450, sottratti alla quota che di norma va allo Stato.
Il testo approdato in Cdm, poi, individua una serie di soggetti che possono detenere le quote e che possono cedersele fra loro: fondazioni bancarie, enti e istituti previdenza italiani e fondi pensione oltre a banche e assicurazioni italiane o con sede nell’Ue. Non esclusa, quindi, la stessa Banca Centrale Europea.
Il Partito del Sud non può che essere contrario a questa operazione di privatizzazione a favore delle banche private italiane e straniere, trattandosi di un vero e proprio colpo a danno della sovranità economica nazionale, del popolo tutto e quindi anche del già derelitto Sud, un vero e proprio saccheggio ai danni dell'erario, l'ennesimo dopo quello delle concessionarie di slot, a favore dei soliti noti che riceveranno benefici miliardari, mentre i privati cittadini, lavoratori, agricoltori, commercianti, PMI... sono gravati da tasse altissime e spesso inique in un ginepraio ormai inestricabile, folle ed esplosivo di regole, scadenze, obblighi e balzelli che non potranno che aumentare.
Il Partito del Sud rilancia la proposta , come da programma discusso in rete ed approvato nell'ultimo Congresso Nazionale di Roma, di una rinegoziazione della nostra permanenza nell'euro, che sta producendo danni incalcolabili alla nostra economia, oltre allo stop immediato, fra le altre, alle cosiddette privatizzazioni e alla rinegoziazione del fiscal compact .
Ci auguriamo quindi che venerdì prossimo il provvedimento venga bocciato perchè rappresenterebbe un'altro colpo, l'ennesimo, alla nostra sovranità economica svenduta ai potentati finanziari.
Resta poi una domanda : Quali sono le priorità di questo governo e perchè deve restare in vita a prescindere dai danni che sta combinando ?
Fonti linkate nel post: articoli in rete Fatto Quotidiano.it
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