di Bruno Pappalardo
Nell’83, Loy diresse uno straordinario film che narrava di un operaio dell’Italsider, un certo Picone, che si diceva si fosse dato fuoco per la depressione sopraggiunta al proprio licenziamento dall’enorme mostro di Bagnoli. Si scoprirà che il Picone, cassintegrato, campava soprattutto con il contrabbando, vendita di merce alimentare avariata, una atipica attività di prostituzione et cetera.
Questo arronzone, forse senza neppure volerlo, aveva generato una rete di rapporti con una infinita varietà di fauna umana. Una specie di Ricucci o Tarantini con le pezze al culo. Tuttavia bastava fare il suo nome, dire “mi manda PICONE…” che tutte le porte s’aprivano d’incanto e le attività fiorivano. Era come dire mi manda LUI durante il fascismo oppure l’Onorevole Cocuzza, nel lungo periodo della balena bianca.
Non era necessario dire il proprio nome ma quello dell’altro, tra l’altro pure morto, …non indagabile.
Ovviamente la pellicola era ambientata a Napoli dove, secondo una scuola di pensiero, tutte le virtù o le immoralità degli italiani, si sommano e, per via del contesto, spinti all’eccesso di una rappresentazione antropologica a dir poco anomala, che vede la città e i suoi diavoli già avvezzi, da millenni, a questi pregiudizi. Lo avrebbe detto il grande Ernesto De Martino, uno dei più alti antropologi ed etnologi internazionali e soprattutto napoletano. Lo avrebbe detto, nel senso, che i napoletani, per proteggersi dai potenti occupatori dovevano procacciarsi almeno un soccorso dal cielo.
Si dice, infatti, “…quello ha santi in paradiso”. Giustificando così le mille edicole sacre dedicate ad un santo, una Madonna o un Cristo, fuori al basso (vascio) dalla propria casa a cui, appunto, affidarsi.
Se Anna Maria Cancellieri, Ministro di Giustizia, non avesse chiamato, di persona, al Dipartimento Amministrazione Penitenziari e, poi ai magistrati di Torino per l’amica Giulia Ligresti, attualmente in carcere, si fosse dichiarata, a costoro, come una persona mandata da Picone, non parleremmo adesso per almeno un paio di mese di questa storia. Sperimentato già quanto tempo riesce a fermarsi l’attività del Parlamento dopo telefonate (comunque gravi) come quella sfrontata di un Berlusconi per la Ruby e suo zio Mubarak. Tre anni di scontri inutili e 3mln. circa di giovani e adulti disoccupati del Sud, senza governi e senza riforme. Già, ma questo è un film che non vorremmo mai più vedere ne nelle sale dei cinema e neppure in quelle del Transatlantico. Ormai tutte le nazioni della Comunità europea con palesi criticità hanno superato di gran lunga l’Italia, nel senso che le loro proiezione, dichiarano senza ombra di dubbio, il superamento della congiuntura definitivamente allontanata. L’Italia ha perso il senno e costringendo il Sud a morire sia economicamente che fisicamente! Sta morendo,ovvero la malattia s’è avviata, sta succedendo!
Dobbiamo deciderci! Stare con gli amici di Picone, ossia inquinamenti a Taranto, amico dei Riva; tossicità leucemica in Campania e Puglia, amico delle mafie, del Nord e Germania; tagli ingiustificati alla cultura e arte, cancellazione di discipline scolastiche assolutamente autori meridionali dai testi assolutamente vitali, transumanza di studenti universitari dal Sud al Nord, amici di Gelmini/Civati/Nord; Credito zero ai pochi imprenditori, amici dei Profumo o Ligresti; Sperperi e truffe in Trenitalia, Alitalia, Telecom, amici di capitani coraggiosi;… et cetera, OPPURE:
stare dall’altra! Chiedere conto, denari e controllo per la decontaminazione dei terreni intossicati e una Sanità gratuita per malattie oncologiche per i prossimi 30 anni. Ma perché coprire col segreto di Stato i verbali del ’97 del pentito Carmine Schiavone davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta su rifiuti tossici interrati nell’estesa terra del casertano, oggi detta “dei Fuochi”. L’agghiacciante avvertimento di Schiavone “entro i prossimi 20 anni moriranno tutti quelli della zona ” pone una forte ma per me chiarissima questione. Perché secretare i rifiuti tossici dal ’97 ma senza attivarsi ne per i controlli e neppure per le bonifiche? Elezioni in giro o intesa segreta con le mafie? Ma se non erano pericolose perche coprirli dal segreto di Stato? La risposta è quella di prima. Occorrerebbe adesso agire in maniera definitiva!
Il Riscatto del Sud, potrebbe proprio venire da questo biocidio …inutile dilungarsi ma siamo sempre in attesa dei finanziamenti stanziati ma mai giunti e da cui si dovrebbe, appunto, ricominciare dai rifiuti.
Una cosa giusta la diceva Picone:
“ Che cos'è l'amianto? L'amianto è quella cosa che, quando ci va il fuoco vicino, invece di bruciare, va in culo al… SUD ”
Nell’83, Loy diresse uno straordinario film che narrava di un operaio dell’Italsider, un certo Picone, che si diceva si fosse dato fuoco per la depressione sopraggiunta al proprio licenziamento dall’enorme mostro di Bagnoli. Si scoprirà che il Picone, cassintegrato, campava soprattutto con il contrabbando, vendita di merce alimentare avariata, una atipica attività di prostituzione et cetera.
Questo arronzone, forse senza neppure volerlo, aveva generato una rete di rapporti con una infinita varietà di fauna umana. Una specie di Ricucci o Tarantini con le pezze al culo. Tuttavia bastava fare il suo nome, dire “mi manda PICONE…” che tutte le porte s’aprivano d’incanto e le attività fiorivano. Era come dire mi manda LUI durante il fascismo oppure l’Onorevole Cocuzza, nel lungo periodo della balena bianca.
Non era necessario dire il proprio nome ma quello dell’altro, tra l’altro pure morto, …non indagabile.
Ovviamente la pellicola era ambientata a Napoli dove, secondo una scuola di pensiero, tutte le virtù o le immoralità degli italiani, si sommano e, per via del contesto, spinti all’eccesso di una rappresentazione antropologica a dir poco anomala, che vede la città e i suoi diavoli già avvezzi, da millenni, a questi pregiudizi. Lo avrebbe detto il grande Ernesto De Martino, uno dei più alti antropologi ed etnologi internazionali e soprattutto napoletano. Lo avrebbe detto, nel senso, che i napoletani, per proteggersi dai potenti occupatori dovevano procacciarsi almeno un soccorso dal cielo.
Si dice, infatti, “…quello ha santi in paradiso”. Giustificando così le mille edicole sacre dedicate ad un santo, una Madonna o un Cristo, fuori al basso (vascio) dalla propria casa a cui, appunto, affidarsi.
Se Anna Maria Cancellieri, Ministro di Giustizia, non avesse chiamato, di persona, al Dipartimento Amministrazione Penitenziari e, poi ai magistrati di Torino per l’amica Giulia Ligresti, attualmente in carcere, si fosse dichiarata, a costoro, come una persona mandata da Picone, non parleremmo adesso per almeno un paio di mese di questa storia. Sperimentato già quanto tempo riesce a fermarsi l’attività del Parlamento dopo telefonate (comunque gravi) come quella sfrontata di un Berlusconi per la Ruby e suo zio Mubarak. Tre anni di scontri inutili e 3mln. circa di giovani e adulti disoccupati del Sud, senza governi e senza riforme. Già, ma questo è un film che non vorremmo mai più vedere ne nelle sale dei cinema e neppure in quelle del Transatlantico. Ormai tutte le nazioni della Comunità europea con palesi criticità hanno superato di gran lunga l’Italia, nel senso che le loro proiezione, dichiarano senza ombra di dubbio, il superamento della congiuntura definitivamente allontanata. L’Italia ha perso il senno e costringendo il Sud a morire sia economicamente che fisicamente! Sta morendo,ovvero la malattia s’è avviata, sta succedendo!
Dobbiamo deciderci! Stare con gli amici di Picone, ossia inquinamenti a Taranto, amico dei Riva; tossicità leucemica in Campania e Puglia, amico delle mafie, del Nord e Germania; tagli ingiustificati alla cultura e arte, cancellazione di discipline scolastiche assolutamente autori meridionali dai testi assolutamente vitali, transumanza di studenti universitari dal Sud al Nord, amici di Gelmini/Civati/Nord; Credito zero ai pochi imprenditori, amici dei Profumo o Ligresti; Sperperi e truffe in Trenitalia, Alitalia, Telecom, amici di capitani coraggiosi;… et cetera, OPPURE:
stare dall’altra! Chiedere conto, denari e controllo per la decontaminazione dei terreni intossicati e una Sanità gratuita per malattie oncologiche per i prossimi 30 anni. Ma perché coprire col segreto di Stato i verbali del ’97 del pentito Carmine Schiavone davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta su rifiuti tossici interrati nell’estesa terra del casertano, oggi detta “dei Fuochi”. L’agghiacciante avvertimento di Schiavone “entro i prossimi 20 anni moriranno tutti quelli della zona ” pone una forte ma per me chiarissima questione. Perché secretare i rifiuti tossici dal ’97 ma senza attivarsi ne per i controlli e neppure per le bonifiche? Elezioni in giro o intesa segreta con le mafie? Ma se non erano pericolose perche coprirli dal segreto di Stato? La risposta è quella di prima. Occorrerebbe adesso agire in maniera definitiva!
Il Riscatto del Sud, potrebbe proprio venire da questo biocidio …inutile dilungarsi ma siamo sempre in attesa dei finanziamenti stanziati ma mai giunti e da cui si dovrebbe, appunto, ricominciare dai rifiuti.
Una cosa giusta la diceva Picone:
“ Che cos'è l'amianto? L'amianto è quella cosa che, quando ci va il fuoco vicino, invece di bruciare, va in culo al… SUD ”
Nessun commento:
Posta un commento