di Bruno Pappalardo
“…e chi se la scorda più l’estate 2013 ” direbbe, oggi, un pidiellino, un povero pensionato, un mal arnese d’uomo che, nonostante sia in quelle condizioni proprio a causa della politica degli ultimi 20 anni, resta graniticamente convinto (sprovvisto come un bambino d’ogni cognizione di meschineria della nostra cLasta dirigente) ancora nel sogno di quell’uomo, - oggi in attesa di sentenza - che nel ’92 gli fece credere nella rincarnazione e moltiplicazione dei pani e dei pesci (…. riuscirò a dare lavoro ad un milione di persone) sottoscrivendo contratti e parole d’onore.
Molti pensano che il governo andrà avanti, al di là di qualsivoglia esito sanzionatorio della Cassazione; baggianate!
Sarà invece, una lotta logorante fino alla prescrizione della sentenza di presunta condanna. Dunque fino a ché il PD vorrà tenerlo in vita. Il PDL aspetta che sia il PD a decidere la caduta del governo per non mostrarsi autore e attore ( per alcuni) del disastro. Il PDL metterà ogni genere di bastoni tra le ruote mal oliate, dei prossimi provvedimenti.
Anche perché la componente “elettori” è fondamentale. Avere un governo con un alleato il cui leader è un condannato, ebbene, volge proprio male per la platea degli iscritti e sostenitori del PD. Ma vedrete che il PD saprà andare avanti nonostante questo. Il PD è capace di tutto!
Resta tuttavia credibile che B. si salvi.
Si potrebbe verificare, ad esempio, sia che la Cassazione valuti l’errore dei precedenti due gradi di giudizio asserendo che nel nostro sistema penale non sia per nulla contemplato la responsabilità di un proprietario di una grande azienda di sapere o non sapere dei reati commessi dai suoi dirigenti e dipendenti. E’ poco credibile, anzi assurdo ma vero; il codice penale non lo prevede e sia che a Berlusconi non venga sottratto il diritto di governare ancora.
Dove sta scritto, infatti, che potrebbe essere interdetto dai pubblici uffizi e dalle future candidabilità a premier o a qualsiasi altra carica?
Ricordatevi … e dovremmo ricordarli tutti quei casi già vissuti, che per tutti coloro che hanno l’onore di sedere in parlamento esiste la possibilità che, quest’ultimo, debba valutare se sia possibile o meno, al di là di quanto abbia sancito la legge ordinaria, se, ad esempio, il condannato sia un “perseguitato”. Questo potrebbe allungare i tempi e arrivare al 2014 e raggiungere la prescrizione.
Dunque caro mio amico sciagurato e povero pensionato che hai creduto nel sogno liberale, non temere che forse il sogno non s’avvera ma, come nelle belle favole, si salvano tutti e “vivranno felici e contenti”
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