Roma, 02 lug - "L'Ania continua a diffondere dati poco attendibili sulle polizze Rc auto, dichiarando addirittura (da settembre 2012 a maggio 2013) una diminuzione -6 per cento. Un dato che non riflette affatto la realta' del nostro Paese". Lo affermano, in una nota congiunta, Federconsumatori e Adusbef, rilevando che "al massimo, rispetto allo scorso anno, relativamente ad alcune classi vi e' stato un lieve raffreddamento delle tariffe, non certo una riduzione.
Tantomeno quelle applicate al Sud, che continuano a registrare livelli elevatissimi e vergognosi. Basti pensare - prosegue la nota - che negli ultimi 18 anni (1994-2012), i costi medi delle tariffe Rc Auto sono piu' che raddoppiati passando da 391 euro del a 1.350 euro.
Anche per il 2013, nonostante il crollo del mercato automobilistico e dell'utilizzo dell'auto, sono previsti ulteriori rincari di 35 euro che faranno salire il costo di una polizza per una media cilindrata (max. 1.800 c.c.) a quota 1.385 euro, con un aumento dal 1994 superiore al 250%. L'Italia, inoltre, come confermato anche dall'Ivass e dall'Antitrust, detiene il triste primato delle assicurazioni auto piu' care d'Europa.
Ma il divario non interessa solo il confronto tra l'Italia e gli altri paesi europei: negli ultimi anni si e' fatta sempre piu' marcata la differenza tra i costi dell'rc auto al Nord ed al Sud Italia, aggravata dall'atteggiamento al limite della legalita' adottato da molte compagnie che, soprattutto nel Sud, operano disdette strumentali, per poi riproporre una nuova polizza con prezzi elevatissimi (nel migliore dei casi con un aggravio del 50%). Ancora una volta, quindi - conclude la nota - contestiamo decisamente le metodologie di calcolo adottate dall'Ania".
Fonte: Corriere della Sera
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mercoledì 3 luglio 2013
Assicurazioni: Federconsumatori e Adusbef, in Italia tariffe Ue piu' alte
Roma, 02 lug - "L'Ania continua a diffondere dati poco attendibili sulle polizze Rc auto, dichiarando addirittura (da settembre 2012 a maggio 2013) una diminuzione -6 per cento. Un dato che non riflette affatto la realta' del nostro Paese". Lo affermano, in una nota congiunta, Federconsumatori e Adusbef, rilevando che "al massimo, rispetto allo scorso anno, relativamente ad alcune classi vi e' stato un lieve raffreddamento delle tariffe, non certo una riduzione.
Tantomeno quelle applicate al Sud, che continuano a registrare livelli elevatissimi e vergognosi. Basti pensare - prosegue la nota - che negli ultimi 18 anni (1994-2012), i costi medi delle tariffe Rc Auto sono piu' che raddoppiati passando da 391 euro del a 1.350 euro.
Anche per il 2013, nonostante il crollo del mercato automobilistico e dell'utilizzo dell'auto, sono previsti ulteriori rincari di 35 euro che faranno salire il costo di una polizza per una media cilindrata (max. 1.800 c.c.) a quota 1.385 euro, con un aumento dal 1994 superiore al 250%. L'Italia, inoltre, come confermato anche dall'Ivass e dall'Antitrust, detiene il triste primato delle assicurazioni auto piu' care d'Europa.
Ma il divario non interessa solo il confronto tra l'Italia e gli altri paesi europei: negli ultimi anni si e' fatta sempre piu' marcata la differenza tra i costi dell'rc auto al Nord ed al Sud Italia, aggravata dall'atteggiamento al limite della legalita' adottato da molte compagnie che, soprattutto nel Sud, operano disdette strumentali, per poi riproporre una nuova polizza con prezzi elevatissimi (nel migliore dei casi con un aggravio del 50%). Ancora una volta, quindi - conclude la nota - contestiamo decisamente le metodologie di calcolo adottate dall'Ania".
Fonte: Corriere della Sera
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Tantomeno quelle applicate al Sud, che continuano a registrare livelli elevatissimi e vergognosi. Basti pensare - prosegue la nota - che negli ultimi 18 anni (1994-2012), i costi medi delle tariffe Rc Auto sono piu' che raddoppiati passando da 391 euro del a 1.350 euro.
Anche per il 2013, nonostante il crollo del mercato automobilistico e dell'utilizzo dell'auto, sono previsti ulteriori rincari di 35 euro che faranno salire il costo di una polizza per una media cilindrata (max. 1.800 c.c.) a quota 1.385 euro, con un aumento dal 1994 superiore al 250%. L'Italia, inoltre, come confermato anche dall'Ivass e dall'Antitrust, detiene il triste primato delle assicurazioni auto piu' care d'Europa.
Ma il divario non interessa solo il confronto tra l'Italia e gli altri paesi europei: negli ultimi anni si e' fatta sempre piu' marcata la differenza tra i costi dell'rc auto al Nord ed al Sud Italia, aggravata dall'atteggiamento al limite della legalita' adottato da molte compagnie che, soprattutto nel Sud, operano disdette strumentali, per poi riproporre una nuova polizza con prezzi elevatissimi (nel migliore dei casi con un aggravio del 50%). Ancora una volta, quindi - conclude la nota - contestiamo decisamente le metodologie di calcolo adottate dall'Ania".
Fonte: Corriere della Sera
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