L’avevamo detto anche noi un po’ di tempo fa, se l’Italia vuole tenere fede veramente all’articolo 3 della Costituzione nel quale, bontà dei padri costituenti, si prevede l’uguaglianza tra tutti i cittadini senza alcuna differenza di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali, allora molto probabilmente questa stessa Italia deve porre fine alle diseguaglianze e ingiustizie legate al mondo delle assicurazioni e in particolare alle assicurazioni auto. Si perché, se le assicurazioni auto sono obbligatorie, allora il libero mercato non centra più, centra il diritto di tutti i cittadini di pagare nelle stesse condizioni e posizioni contrattuali le stesse cifre su tutto il territorio nazionale. Oggi non è così tanto è vero che, secondo uno studio portato avanti dall’associazione “Mobast” di Napoli, i cittadini del capoluogo campano pagano dal 130% al 338% in più rispetto ai cittadini di Milano. Ma allora i padri costituenti hanno dimenticato di scrivere nella Costituzione “senza nessuna differenza di territorio” ? E si perché se siamo uguali immaginiamo che un cittadino onesto e un cittadino che non fa incidenti di Napoli sia esattamente uguale a un cittadino di Milano nelle stesse condizioni, o no ?
Non si è mai visto in nessun paese civile che le responsabilità personali di alcuni individui debbano essere “condivise territorialmente” con gli altri cittadini che queste responsabilità non hanno. Tra l’altro da qualche hanno i dati ISVAP dicono anche che i teoremi delle assicurazioni sulle incidenze territoriali dei costi sono errati. Ma, ammettiamo pure per un attimo che siano veri, allora chi sbaglia o, peggio, chi froda è lui a doversene accollare l’onere non tutti i cittadini, o peggio un singolo territorio.
Le agenzie qualche giorno fa hanno battuto la notizia che di questa questione, molto probabilmente, se ne occuperà la Commissione Europea che potrebbe avviare un’indagine sui prezzi RcAuto in Italia.
Il tutto grazie a una petizione promossa a livello europeo dall’Associazione “Mobast”, fondata dalla napoletana Gabriella Gambardella esperta del ramo assicurazioni e impegnata da anni in questa battaglia relativa al caro assicurazioni al Sud e sostenuta da alcuni parlamentari europei.
All’audizione che si è tenuta a Bruxelles, ha partecipato anche la Gabardella che alla fine della riunione e forte del buon risultato raggiunto ha dichiarato: ”Le compagnie assicurative sono obbligate alla trasparenza nel rapporto con il proprio assicurato, ma il meccanismo di determinazione delle tariffe non e’ affatto trasparente. La mancanza di concorrenza e trasparenza hanno portato l’Italia ad avere primati negativi in Europa relativamente a maggiori tariffe e maggiore evasione assicurativa”.
Fonte: Sud.24
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