di Bruno Pappalardo, 28.02.2013, SUDVOX
Non è la battuta di un noto politico ma una storia vera letta per caso.
E’ la storia di una donna; un’insegnante in pensione. Racconta di aver vissuto sulla sua pelle la crisi della donna nella società e la durezza del lavoro, il lottare con le esigenze affettive della famiglia, un marito intellettuale, tuttavia maschio e realizzato nel suo ruolo di prof universitario. Insomma una donna fortunata ma, proprio da questa meravigliosa gabbia d’oro, registrava le sue sconfitte, come capire che il nuovo ruolo della donna si è aggiunto al vecchio. Reclama il diritto ai sentimenti e il diritto ad essere donna come sentirsi e volere, dice: “Sono stata una bambola pettinatissima, vestita dei piumaggi necessari a sentirmi donna e ad attrarre gli uomini che io stessa desideravo” (..) Ma poi, ha ritenuto necessario attivare la sua parte intellettuale per un più splendente piumaggio, quello che la mente è capace di fare, “accendere in me una luce diversa” (…) E’ stata, dunque, meglio con se stessa, poteva scegliere e cosa mostrare di se. E’ stata male con uomini che “pretendevano una disponibilità fisica e psicologica. Perciò ho cominciato a spettinarmi, a cercare chi le stesse accanto anche spettinata. un nuovo rapporto” con i suoi uomini ambigui. Gli uomini, ”preferiscono le bionde”. Ebbene, lei: "Non mi sono data per vinta: mai stata “bionda” n vita mia. Sapete perché? Quel colore non mi dona. Molti uomini mi hanno apprezzata ma non capìta. Avevo ricoperto tutti i ruoli che la società gi aveva proposto.(…)
Ci vuole tanto tempo per i cambiamenti di governo, economia e una cultura diversa per levare dalle spalle delle donne il carico delle ambiguità. Dobbiamo educarci perché si possa accettare di essere “bambole spettinate”!
La lettura era lunga e interessante e non sarei riuscito mai a trasmetterne la bellezza e la profondità del racconto ma, tuttavia, mi ha lasciato, per un verso soddisfatto ma anche inquieto.
Insomma “essere bambole spettinate” corrisponde ad essere assolutamente diversi da quello che gli altri s’aspettano (vale molto in politica questa cosa) da te e, per quanto sia giusto rispondere alle loro istanze, bisogna e, la dico meglio, … essere se stessi. Vuol dire soprattutto far prevalere quella parte di te che prova a raggiungere le mete, gli obbiettivi, l’esito felice di un ottenimento ma rispettandosi, rispettando la propria storia, personale, ideologica e politica ma anche essere pragmatici.
Mi sono posto il problema, impellente, di nuovi iscritti, al fare proselitismo!
Sono stato ai banchetti e la prima domanda che ti fanno è: ” chi siete ?”
Una domanda difficile perché bisogna rispondere prontamente. I viandanti sono prontissimi a scappar via come fulmini! E, a dire il vero, con me scappavano perché tentavo di dire effettivamente chi eravamo: “ Siamo per il recupero della…”e … prendevano il largo infilandosi dal tabaccaio o al bar.
PENSO CHE BOSOGNA SPETTINARSI!
Dunque bisogna fare i conti con chi ci troviamo davanti. Ecco la conclusione di questo bizzarro riflettere. Sempre coniugare la realtà con la tua/ nostra storia identitaria ma per la volta prossima,
chiedersi come, tecnicamente ma anche pragmaticamente,porsi davanti alla nostra azione di tesseramento o adesioni
Non faremo mai nuovi iscritti se chiederemo o vorremmo da costoro la conoscenza del nostro passato! Non faremo mai nuovi iscritti se proveremo a farlo, …durante la narrazione scapperanno come fulmini!
Riusciremo solo offrendo valori di riscatto semplici ma accompagnati da proposte che parlino chiaro!
Qui c’è la pezza qui il sapone, vai, muoviti!
Qui la mia proposta di rinascita basata sull’istantanea lotta alla disoccupazione!
Qui la soluzione perché i nostri figli possano studiare e restare in questa terra e lavorare!
Qui, il credito dovutoti per andare avanti con la tua azienda!
Qui la migliore assistenza sanitaria possibile per oggi e domani sarà ancora migliore!
Qui la giusta RC/auto che non ti penalizza e ti discrimina!
Qui t’accolgo per assisterti ma anche valutare i tuoi debiti verso lo Stato e come uscirne!
ECCO SU COSA LAVORARE!
,… OCCORRE LA SOLA STORIA DELL’OPPRESSIONE DA POLITICHE AFFLITTIVE CONTRO IL SUD.
(per queste - forse politiche - amministrative)
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