Manifestazione del Partito del Sud davanti ai cancelli della sede RAI di Palermo.
Il 27 gennaio si
celebra per il tredicesimo anno il giorno della memoria, in commemorazione
delle vittime del nazismo e del fascismo. Ogni italiano ed ogni uomo libero non
può che condividere lo spirito di questa ricorrenza.
Ma nella storia del
nostro Paese, oltre alla tristissima pagina del nazismo e del fascismo, delle
foibe e della lotta fratricida, esiste, celata ai più, un’altra dolorosissima
pagina che ha portato lutti e distruzione in Sicilia ed in tutto il meridione:
gli eventi che condussero all’unità d’Italia, ovvero l’annessione violenta
della Sicilia e del Sud allo stato unitario, che costarono alle popolazioni del
Sud migliaia e migliaia di deportati nelle prigioni e fortezze dei Savoia,
morti di fame e di stenti e sciolti nella calce viva, migliaia di morti in
eccidi perpetrati con violenza inaudita da i vari Bixio, Cialdini, Covone,
Pallavicini, La Marmora e Cadorna.
Il
Partito del Sud è lontano da ogni nostalgia preunitaria, ma rivendica il
diritto-dovere delle donne e degli uomini del Sud di riappropriarsi del proprio
passato per potere essere protagonisti del proprio futuro.
Con tale intendimento
il Partito del Sud ha chiesto al Presidente della Regione e al Presidente
dell’ARS, le massime istituzioni democratiche della nostra amata Sicilia, di
associare, nel giorno della memoria, al ricordo delle barbarie nazi-fascista,
le decine di migliaia di meridionali, vittime di una guerra di conquista che ha
visto contrapporre uomini liberi – che i vincitori hanno voluto chiamare
briganti – ad un esercito spietato, alleato con la mafia, la camorra e la
massoneria.
Un minuto di
raccoglimento osservato nelle rispettive sedi istituzionali, rappresenterebbe
un segnale di grande sensibilità e di attenzione ai sentimenti di tanti
siciliani, scevri da qualsiasi rancoroso revanscismo, ma che con orgoglio
rivendicano la propria dignità di popolo adulto.
Il Partito del Sud manifesta
davanti ai cancelli della sede regionale della RAI domenica 27 gennaio alle ore
10:30, per chiedere che, anche
attraverso il servizio pubblico televisivo, si operi per diffondere la verità
storica sui fatti legati al processo unitario e dare il giusto riconoscimento
alla memoria dei deportati di Finestrelle, delle vittime della strage di
Bronte, delle vittime della rivolta
palermitana nel settembre del 1866, della
“rivolta dei Cutrara” di Castellammare del Golfo del 1862 sedata dall’esercito
piemontese che fucilò vecchi, donne e persino la piccola Angela Romano di appena 9 anni.
PER INFORMAZIONI SI PREGA CI CONTATTARE:
Partito del Sud Palermo
Armando Melodia
368600632
Partito del Sud Sicilia
Giovanni Maniscalco
3386122683
giovedì 24 gennaio 2013
Anche il sud chiede un giorno della memoria
Manifestazione del Partito del Sud davanti ai cancelli della sede RAI di Palermo.
Il 27 gennaio si celebra per il tredicesimo anno il giorno della memoria, in commemorazione delle vittime del nazismo e del fascismo. Ogni italiano ed ogni uomo libero non può che condividere lo spirito di questa ricorrenza.
Ma nella storia del nostro Paese, oltre alla tristissima pagina del nazismo e del fascismo, delle foibe e della lotta fratricida, esiste, celata ai più, un’altra dolorosissima pagina che ha portato lutti e distruzione in Sicilia ed in tutto il meridione: gli eventi che condussero all’unità d’Italia, ovvero l’annessione violenta della Sicilia e del Sud allo stato unitario, che costarono alle popolazioni del Sud migliaia e migliaia di deportati nelle prigioni e fortezze dei Savoia, morti di fame e di stenti e sciolti nella calce viva, migliaia di morti in eccidi perpetrati con violenza inaudita da i vari Bixio, Cialdini, Covone, Pallavicini, La Marmora e Cadorna.
Il Partito del Sud è lontano da ogni nostalgia preunitaria, ma rivendica il diritto-dovere delle donne e degli uomini del Sud di riappropriarsi del proprio passato per potere essere protagonisti del proprio futuro.
Con tale intendimento il Partito del Sud ha chiesto al Presidente della Regione e al Presidente dell’ARS, le massime istituzioni democratiche della nostra amata Sicilia, di associare, nel giorno della memoria, al ricordo delle barbarie nazi-fascista, le decine di migliaia di meridionali, vittime di una guerra di conquista che ha visto contrapporre uomini liberi – che i vincitori hanno voluto chiamare briganti – ad un esercito spietato, alleato con la mafia, la camorra e la massoneria.
Un minuto di raccoglimento osservato nelle rispettive sedi istituzionali, rappresenterebbe un segnale di grande sensibilità e di attenzione ai sentimenti di tanti siciliani, scevri da qualsiasi rancoroso revanscismo, ma che con orgoglio rivendicano la propria dignità di popolo adulto.
Il Partito del Sud manifesta davanti ai cancelli della sede regionale della RAI domenica 27 gennaio alle ore 10:30, per chiedere che, anche attraverso il servizio pubblico televisivo, si operi per diffondere la verità storica sui fatti legati al processo unitario e dare il giusto riconoscimento alla memoria dei deportati di Finestrelle, delle vittime della strage di Bronte, delle vittime della rivolta palermitana nel settembre del 1866, della “rivolta dei Cutrara” di Castellammare del Golfo del 1862 sedata dall’esercito piemontese che fucilò vecchi, donne e persino la piccola Angela Romano di appena 9 anni.
PER INFORMAZIONI SI PREGA CI CONTATTARE:
Partito del Sud Palermo
Armando Melodia
368600632
Partito del Sud Sicilia
Giovanni Maniscalco
3386122683
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Il 27 gennaio si celebra per il tredicesimo anno il giorno della memoria, in commemorazione delle vittime del nazismo e del fascismo. Ogni italiano ed ogni uomo libero non può che condividere lo spirito di questa ricorrenza.
Ma nella storia del nostro Paese, oltre alla tristissima pagina del nazismo e del fascismo, delle foibe e della lotta fratricida, esiste, celata ai più, un’altra dolorosissima pagina che ha portato lutti e distruzione in Sicilia ed in tutto il meridione: gli eventi che condussero all’unità d’Italia, ovvero l’annessione violenta della Sicilia e del Sud allo stato unitario, che costarono alle popolazioni del Sud migliaia e migliaia di deportati nelle prigioni e fortezze dei Savoia, morti di fame e di stenti e sciolti nella calce viva, migliaia di morti in eccidi perpetrati con violenza inaudita da i vari Bixio, Cialdini, Covone, Pallavicini, La Marmora e Cadorna.
Il Partito del Sud è lontano da ogni nostalgia preunitaria, ma rivendica il diritto-dovere delle donne e degli uomini del Sud di riappropriarsi del proprio passato per potere essere protagonisti del proprio futuro.
Con tale intendimento il Partito del Sud ha chiesto al Presidente della Regione e al Presidente dell’ARS, le massime istituzioni democratiche della nostra amata Sicilia, di associare, nel giorno della memoria, al ricordo delle barbarie nazi-fascista, le decine di migliaia di meridionali, vittime di una guerra di conquista che ha visto contrapporre uomini liberi – che i vincitori hanno voluto chiamare briganti – ad un esercito spietato, alleato con la mafia, la camorra e la massoneria.
Un minuto di raccoglimento osservato nelle rispettive sedi istituzionali, rappresenterebbe un segnale di grande sensibilità e di attenzione ai sentimenti di tanti siciliani, scevri da qualsiasi rancoroso revanscismo, ma che con orgoglio rivendicano la propria dignità di popolo adulto.
Il Partito del Sud manifesta davanti ai cancelli della sede regionale della RAI domenica 27 gennaio alle ore 10:30, per chiedere che, anche attraverso il servizio pubblico televisivo, si operi per diffondere la verità storica sui fatti legati al processo unitario e dare il giusto riconoscimento alla memoria dei deportati di Finestrelle, delle vittime della strage di Bronte, delle vittime della rivolta palermitana nel settembre del 1866, della “rivolta dei Cutrara” di Castellammare del Golfo del 1862 sedata dall’esercito piemontese che fucilò vecchi, donne e persino la piccola Angela Romano di appena 9 anni.
PER INFORMAZIONI SI PREGA CI CONTATTARE:
Partito del Sud Palermo
Armando Melodia
368600632
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