Antonio Cucco Fiore, imprenditore pugliese, presidente di
Murgiamadre e tra i protagonisti del libro di Pino Aprile,
Giù al Sud, aderisce all'appello.
A 24 anni lavorava nella City.
Selezionava personale per le più grandi banche d’affari del mondo
(Merrill Lynch, assorbita dalla Bank of America, Goldman Sachs, Lehman Brothers, morta con il crollo di Wall Street, Barclays Capital, Bnp Paribas, Unicredit).
Un giorno Antonio Cucco Fiore, nato nell’81, ha deciso di tirare un calcio alla vita londinese e cominciare a giocare in casa. Il pallone era bello e sistemato su un campo di Gravina in Puglia,
sua città natale, da un pezzo. Solo che nessuno ci aveva fatto mai
caso. Ma lui, che il fiuto ce l’ha e l’ha affinato all’estero, è
riuscito a prenderlo al volo e a farne una delle ricchezze della sua
città. Il discorso non ha niente di metaforico. E questa è la storia di
un ragazzo che, dopo aver fatto tante esperienze di lavoro e vita fuori
dai confini nazionali, ha sentito il richiamo della sua terra, il tacco
d’Italia, e lì ha cominciato a pensare di commercializzare in modo serio
il pallone, che è un formaggio di origine antichissime.
Ma come ha fatto Antonio, con una laurea
in Economia Aziendale all’Università di Bari, un Master of Busieness
Administration all’ University of Buckingham di Londra, a lasciare una
vita dinamica, una città ben organizzata per una cittadina come Gravina
in Puglia?
Antonio Cucco Fiore, imprenditore pugliese, presidente di
Murgiamadre e tra i protagonisti del libro di Pino Aprile,
Giù al Sud, aderisce all'appello.
A 24 anni lavorava nella City.
Selezionava personale per le più grandi banche d’affari del mondo
(Merrill Lynch, assorbita dalla Bank of America, Goldman Sachs, Lehman Brothers, morta con il crollo di Wall Street, Barclays Capital, Bnp Paribas, Unicredit).
Un giorno Antonio Cucco Fiore, nato nell’81, ha deciso di tirare un calcio alla vita londinese e cominciare a giocare in casa. Il pallone era bello e sistemato su un campo di Gravina in Puglia,
sua città natale, da un pezzo. Solo che nessuno ci aveva fatto mai
caso. Ma lui, che il fiuto ce l’ha e l’ha affinato all’estero, è
riuscito a prenderlo al volo e a farne una delle ricchezze della sua
città. Il discorso non ha niente di metaforico. E questa è la storia di
un ragazzo che, dopo aver fatto tante esperienze di lavoro e vita fuori
dai confini nazionali, ha sentito il richiamo della sua terra, il tacco
d’Italia, e lì ha cominciato a pensare di commercializzare in modo serio
il pallone, che è un formaggio di origine antichissime.
Ma come ha fatto Antonio, con una laurea
in Economia Aziendale all’Università di Bari, un Master of Busieness
Administration all’ University of Buckingham di Londra, a lasciare una
vita dinamica, una città ben organizzata per una cittadina come Gravina
in Puglia?
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