domenica 8 luglio 2012

Sud ! Non bastano più solo i titoli


Fonte: Sud24.it
Che noi meridionali ne abbiamo le tasche piene non è più solo un modo di dire è una certezza. Ogni giorno che passa ripete sempre la stessa litania e lo stesso ritornello: “Bisogna rimettere il Sud nell’agenda della Politica !”.
L’ultimo in ordine di tempo è stato Bersani, leader del PD, che ha detto che il “Sud – appunto – va reinserito come punto importante dell’agenda della politica e dei programmi del prossimo Governo”.
La domanda è: “Quante agende e quanti Governi sono passati con il Sud scritto al loro interno e con interventi che poi si sono rilevati quanto meno ridicoli se non delle vere e proprie prese in giro ?”.
Ma Bersani non è certo l’unico a cui rivolgere questa domanda, anzi. Quanti politici del Sud hanno messo il Sud stesso in agenda, salvo poi dimenticarsi l’agenda “a casa” distratti dalla bellissima poltrona a Roma o a Bruxelles.
Ci siamo stufati di sentire il SUD, il MERIDIONE, il MEZZOGIORNO, citato all’interno dei programmi dei vari partiti o dei Governi senza che questi benedetti titoli vengano poi sviscerati punto per punto con un agenda per il sud e non un titolo in agenda.
Cosa volete fare per il sud punto per punto ? Ditecelo ! E ogni punto deve essere, passatemi il termine, “obbligatorio” per chi lo ha messo in programma. Non ci serve assistenza ci servono strumenti che aiutino lo sviluppo vero. Lo sviluppo vero si ottiene con un’economia (e una politica direi) la cui testa risiede a SUD !
Cosa significa ?
Proviamo ad elencare:
  • Banche
  • Assicurazioni
  • Trasporti
  • Infrastrutture
  • Autostrade del mare
  • Mediterraneo
  • Energia
  • Fonti energetiche ad alta redditività per i territori che ne sono ricchi e non per i ricchi (Paesi esteri o Italia del nord) che sfrutta, inquina e fugge via.
  • Incentivi non solo al lavoro, ma anche all’imprenditoria e all’autoccupazione.
Se mi si dice che si investe al Sud, esempio canonico: “Salerno – Reggio Calabria” e poi tutti soldi investiti finiscono in altre tasche (speriamo lecite) e non meridionali, è vero che si lascia un’opera al territorio, ma non la ricchezzaMilano e la sua EXPO 2015, con tutte le contestazioni in corso, ad oggi ha emesso un bando che esclude di fatto le imprese che non “risiedano” oltre qualche centinaio di chilometri dalla manifestazione.
Trenitalia fa il bello e il cattivo tempo, le compagnie assicurative altrettanto, le banche non ne parliamo, la sanità (di cui ovviamente non vogliamo scaricare le colpe del malaffare) lasciata alla buona volontà di qualche operatore.
Come si fa ad ipotizzare un welfare per tutto il territorio nazionale salvo poi decidere che verranno aiutati in particolar modo gli anziani sapendo che al sud la popolazione è mediamente molto più giovane. Vuol dire non finanziare il welfare del Sud.
Potremmo andare avanti così all’infinito.
I diciottenni della mia città, ogni anno, il giorno della Festa della Repubblica ricevono la copia della Costituzione Italiana dalle mani del Sindaco. Bellissima tradizione. Concordo con l’iniziativa.
Mi chiedo però: quando all’articolo 3 i ragazzi leggeranno: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale, sono eguali davanti alla legge,senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni sociali e personali.
E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la liberta’ e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
Cosa risponderemo quando ci chiederanno: perché visto che sono un cittadino italiano, ma del SUD, pago di più l’assicurazione, il treno (rispetto alle prestazioni), il prestito in banca, i servizi, la benzina, non trovo lavoro, faccio centinaia di chilometri per curarmi, ecc. ecc.
Io se fossi un politico comincerei a mettere in agenda le risposte a queste domande, altrimenti è aria fritta.
E caro signor Bersani, Alfano e compagnia bella di questa aria fritta e di soli titoli ne abbiamo piene le tasche !
Michele Dell’Edera

Fonte: Sud24.it

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Fonte: Sud24.it
Che noi meridionali ne abbiamo le tasche piene non è più solo un modo di dire è una certezza. Ogni giorno che passa ripete sempre la stessa litania e lo stesso ritornello: “Bisogna rimettere il Sud nell’agenda della Politica !”.
L’ultimo in ordine di tempo è stato Bersani, leader del PD, che ha detto che il “Sud – appunto – va reinserito come punto importante dell’agenda della politica e dei programmi del prossimo Governo”.
La domanda è: “Quante agende e quanti Governi sono passati con il Sud scritto al loro interno e con interventi che poi si sono rilevati quanto meno ridicoli se non delle vere e proprie prese in giro ?”.
Ma Bersani non è certo l’unico a cui rivolgere questa domanda, anzi. Quanti politici del Sud hanno messo il Sud stesso in agenda, salvo poi dimenticarsi l’agenda “a casa” distratti dalla bellissima poltrona a Roma o a Bruxelles.
Ci siamo stufati di sentire il SUD, il MERIDIONE, il MEZZOGIORNO, citato all’interno dei programmi dei vari partiti o dei Governi senza che questi benedetti titoli vengano poi sviscerati punto per punto con un agenda per il sud e non un titolo in agenda.
Cosa volete fare per il sud punto per punto ? Ditecelo ! E ogni punto deve essere, passatemi il termine, “obbligatorio” per chi lo ha messo in programma. Non ci serve assistenza ci servono strumenti che aiutino lo sviluppo vero. Lo sviluppo vero si ottiene con un’economia (e una politica direi) la cui testa risiede a SUD !
Cosa significa ?
Proviamo ad elencare:
  • Banche
  • Assicurazioni
  • Trasporti
  • Infrastrutture
  • Autostrade del mare
  • Mediterraneo
  • Energia
  • Fonti energetiche ad alta redditività per i territori che ne sono ricchi e non per i ricchi (Paesi esteri o Italia del nord) che sfrutta, inquina e fugge via.
  • Incentivi non solo al lavoro, ma anche all’imprenditoria e all’autoccupazione.
Se mi si dice che si investe al Sud, esempio canonico: “Salerno – Reggio Calabria” e poi tutti soldi investiti finiscono in altre tasche (speriamo lecite) e non meridionali, è vero che si lascia un’opera al territorio, ma non la ricchezzaMilano e la sua EXPO 2015, con tutte le contestazioni in corso, ad oggi ha emesso un bando che esclude di fatto le imprese che non “risiedano” oltre qualche centinaio di chilometri dalla manifestazione.
Trenitalia fa il bello e il cattivo tempo, le compagnie assicurative altrettanto, le banche non ne parliamo, la sanità (di cui ovviamente non vogliamo scaricare le colpe del malaffare) lasciata alla buona volontà di qualche operatore.
Come si fa ad ipotizzare un welfare per tutto il territorio nazionale salvo poi decidere che verranno aiutati in particolar modo gli anziani sapendo che al sud la popolazione è mediamente molto più giovane. Vuol dire non finanziare il welfare del Sud.
Potremmo andare avanti così all’infinito.
I diciottenni della mia città, ogni anno, il giorno della Festa della Repubblica ricevono la copia della Costituzione Italiana dalle mani del Sindaco. Bellissima tradizione. Concordo con l’iniziativa.
Mi chiedo però: quando all’articolo 3 i ragazzi leggeranno: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale, sono eguali davanti alla legge,senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni sociali e personali.
E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la liberta’ e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
Cosa risponderemo quando ci chiederanno: perché visto che sono un cittadino italiano, ma del SUD, pago di più l’assicurazione, il treno (rispetto alle prestazioni), il prestito in banca, i servizi, la benzina, non trovo lavoro, faccio centinaia di chilometri per curarmi, ecc. ecc.
Io se fossi un politico comincerei a mettere in agenda le risposte a queste domande, altrimenti è aria fritta.
E caro signor Bersani, Alfano e compagnia bella di questa aria fritta e di soli titoli ne abbiamo piene le tasche !
Michele Dell’Edera

Fonte: Sud24.it

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