martedì 13 marzo 2012

Mantova - #occupyMantegna: i cittadini si riprendono la piazza



#OccupyMantegna ha raggiunto l’obbiettivo: i cittadini si sono ripresi piazza Mantegna.
Tra le 150-200 persone oggi pomeriggio hanno rivendicato il loro diritto di manifestare ed esprimere il loro pensiero, le loro idee, i loro valori; il tutto con un atto di per se semplice, ma allo stesso tempo efficace: la riappropiazione diretta dei propri diritti.
E’ bastato presentare la richiesta di occupazione di suolo pubblico sottoscritta da una lunga lista di comitati, associazioni e partiti, per far cadere in un sol colpo il divieto di fruizione di piazza Mantegna.
Tale divieto infatti si è basato in questi cinque mesi solamente su una comunicazione verbale fatta dal Sindaco ai dirigenti dello sportello unico, l’ufficio che si occupa di rilasciare i permessi. Nessuna deliberazione, nessu nuovo regolamento, nulla.
L’autorizzazione per la manifestazione di oggi (tecnicamente un semplice “permesso di occupazione di suolo pubblico”) ha dimostrato come le motiviazioni poste alla base del divieto fossero fittizie e inconsistenti. Nonostante questo importante risultato, tutte le sigle che hanno aderito all’iniziativa hanno lanciato durante il pomeriggio una raccolta firme per far desistere la giunta dal perseverare, in futuro, in questa direzione. Probabilmente già da domani, quando le associazioni politiche torneranno a chiedere piazza Mantegna per le proprie inziziative vedremo i risultati di #occupyMantegna.

Oggi a Mantova qualcosa è sicuramente cambiato.
Non si tratta però solo di un divieto in meno, caduto sotto i colpi delle rivendicazioni dei cittadini. E’ qualcosa di più profondo.
A memoria d’uomo non si ricorda una manifestazione alla quale abbiano aderito la quasi totalità di associazioni, comitati, partiti, gruppi della città di Mantova. Mai come in questi ultimi tempi la nostra città è afflitta da molti e numerosi problemi: inquinamento, casse vuote, disocupazione, settore turistico in affanno, etc. L’attuale amministrazione (di certo le precedenti non hanno fatto di meglio) sta dimostrando ogni giorno di più la propria incompetenza e impreparazione nel risolvere o per lo meno affrontare le questioni che via via le si presentavano davanti. Manca un progetto per il presente e per il futuro, manca una pianificazione degli interventi: l’impressione è che si stia navigando a vista.

Oggi però in piazza Mantegna, forse per la prima volta da molto tempo, ha preso corpo l’idea che un cambiamento è possibile. Ha preso corpo la consapevolezza che esistono obbiettivi comuni che si possono affrontare insieme, unendo le forze e mettendo in comune le proprie esperienze per risollevare le sorti di questa città. Il nostro è un auspicio, ci auguriamo che diventi realtà. Nel frattempo piazza Mantegna si è dimostrata ancora una volta il cuore pulsante della città.

Fonte:Informatimantova.com

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#OccupyMantegna ha raggiunto l’obbiettivo: i cittadini si sono ripresi piazza Mantegna.
Tra le 150-200 persone oggi pomeriggio hanno rivendicato il loro diritto di manifestare ed esprimere il loro pensiero, le loro idee, i loro valori; il tutto con un atto di per se semplice, ma allo stesso tempo efficace: la riappropiazione diretta dei propri diritti.
E’ bastato presentare la richiesta di occupazione di suolo pubblico sottoscritta da una lunga lista di comitati, associazioni e partiti, per far cadere in un sol colpo il divieto di fruizione di piazza Mantegna.
Tale divieto infatti si è basato in questi cinque mesi solamente su una comunicazione verbale fatta dal Sindaco ai dirigenti dello sportello unico, l’ufficio che si occupa di rilasciare i permessi. Nessuna deliberazione, nessu nuovo regolamento, nulla.
L’autorizzazione per la manifestazione di oggi (tecnicamente un semplice “permesso di occupazione di suolo pubblico”) ha dimostrato come le motiviazioni poste alla base del divieto fossero fittizie e inconsistenti. Nonostante questo importante risultato, tutte le sigle che hanno aderito all’iniziativa hanno lanciato durante il pomeriggio una raccolta firme per far desistere la giunta dal perseverare, in futuro, in questa direzione. Probabilmente già da domani, quando le associazioni politiche torneranno a chiedere piazza Mantegna per le proprie inziziative vedremo i risultati di #occupyMantegna.

Oggi a Mantova qualcosa è sicuramente cambiato.
Non si tratta però solo di un divieto in meno, caduto sotto i colpi delle rivendicazioni dei cittadini. E’ qualcosa di più profondo.
A memoria d’uomo non si ricorda una manifestazione alla quale abbiano aderito la quasi totalità di associazioni, comitati, partiti, gruppi della città di Mantova. Mai come in questi ultimi tempi la nostra città è afflitta da molti e numerosi problemi: inquinamento, casse vuote, disocupazione, settore turistico in affanno, etc. L’attuale amministrazione (di certo le precedenti non hanno fatto di meglio) sta dimostrando ogni giorno di più la propria incompetenza e impreparazione nel risolvere o per lo meno affrontare le questioni che via via le si presentavano davanti. Manca un progetto per il presente e per il futuro, manca una pianificazione degli interventi: l’impressione è che si stia navigando a vista.

Oggi però in piazza Mantegna, forse per la prima volta da molto tempo, ha preso corpo l’idea che un cambiamento è possibile. Ha preso corpo la consapevolezza che esistono obbiettivi comuni che si possono affrontare insieme, unendo le forze e mettendo in comune le proprie esperienze per risollevare le sorti di questa città. Il nostro è un auspicio, ci auguriamo che diventi realtà. Nel frattempo piazza Mantegna si è dimostrata ancora una volta il cuore pulsante della città.

Fonte:Informatimantova.com

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