Era il titolo di una bellissima canzone di Enzo Jannacci degli anni ’70. Ogni verso iniziava con “Quelli che..” e giù a seguire tra ironia e malcelata verità una tagliente identificazione di persone, categorie sociali, gruppi di persone assimilabili per comportamenti, modi di dire, ecc..con un “rif” musicale di sottofondo ripetitivo, ma dolce, swingato per chi s’intende di musica blues e giri armonici di quel genere, accattivante e non fastidioso, ma anzi ammaliante. Insomma quel che si dice un gran pezzo, una genialata musicale tra la denuncia e l’ironia come solo la sapiente e graffiante creatività d’un grande artista sa fare.
Tanto valido questo piccolo capolavoro da essere diventato un modo di dire per fotografare ancor oggi certe persone che si distinguono per un modo di fare singolare e forse non del tutto condivisibile. Ebbene anche nel nostro “piccolo mondo antico” – come mi piace definire l’ambiente frequentato e agitato del meridionalismo degli anni 2000 – ci sono, a mia modesta opinione, “Quelli che…”.
- “Quelli che…” il Re ritornerà! Nessuno lo sa, ma prima o poi, la deposta dinastia del nostro ex regno,, che sta aspettando il momento opportuno, tornerà trionfante e prenderà in mano le magnifiche e future sorti del Sud per il ripristino dei vecchi confini e dell’antico stato! Peccato che gli eredi di quella monarchia abbiano dichiarato più volte (ed anche chi scrive lo ha ascoltato) che nessuna mira od intenzione politica attraversa le loro menti, oltre ad un naturale affetto per le terre che hanno visto governare i loro avi e ad una condivisione perché una memoria storica veritiera si affermi.
- “Quelli che…” il legittimismo innanzitutto e comunque, con il ritorno d’una morale sempre e solo sotto l’egida della confessione e del credo cattolico; una vera vandea per cui ogni minimo diverso distinguo riconduce sotto l’accusa della più infamante eresia. Poco conta che la libertà religiosa sia ormai valore conclamato e che l’ortodossia di religione costituisca uno dei mali odierni.
- “Quelli che…” solo quando tutto il popolo avrà piena conoscenza della verità storica e consapevolezza del proprio passato sarà possibile organizzare forme politiche per il riscatto del Sud. Che poi questo ammirevole auspicio possa comportare tempi biblici visibili solo forse dai nostri pronipoti e che nel frattempo il meridione possa essere definitivamente desertificato non scalfisce minimamente il progetto.
- “Quelli che…” sono d’accordo sulla tesi precedente ma i giusti e i veri portatori dell’idea sono loro e non quelli di prima. Insomma gli uomini determinano la giustezza d’una teoria e non l’attendibilità della stessa.
- “Quelli che…” il problema è la denominazione d’un territorio se napolitano, siciliano o duo siciliano, ovvero che il Sud deve riappropriarsi dei suoi diritti, ma la Sicilia però…Della serie che è meglio stabilire queste cose e non come condurre la battaglia.
- “Quelli che…” l’indipendentismo è la sola strada da percorrere, per cui ogni battaglia diversa o rivendicazione è tempo perso. Salvo a stabilire il come…. . Certo le armi sono scomode e pericolose, le vie eventuali d’una richiesta legale d’autodeterminazione dei popoli richiede tanta carta bollata, tempo e costosi e valenti team d’avvocati ; meglio e più comodo da dietro ad una tastiera ed in attesa di strabilianti idee per attuare la rivoluzione.
- “Quelli che…” sono accusati d’essere troppo di destra, addirittura fascisti, e grazie al inatteso culo d’aver trovato qualche infiltrato giornalista in preda alla forsennata voglia di scoop, sono finalmente in grado di svelare “tutta la verità” che contiene la loro equidistanza da vetuste ideologie e addirittura simpatia per teorie gramsciane, marxiste leniniste che li affrancano da infamanti accuse. Peccato che le loro scelte siano casualmente sempre per soluzioni destrorse, candidati sempre di quell’area, slogan e grafica del ventennio, provenienza dei capi, loro storie e di gran parte degli iscritti pure loro da quella parte, amicizie con gruppi che si rifanno alla “Romanitas” o a Ezra Pound. Insomma, perseguitati dalla sfiga…
- “Quelli che…” prima o poi bisognerà che tutti s’uniscano per raggiungere l’obiettivo, Insomma una specie di governo come quello che sostiene Monti. Diversi, ma uniti. Ovviamente con la certezza che, gli obiettivi siano diversi e forse la sola condivisione della necessità d’una riscrittura storica non basti, e che ormai decenni d’infausti tentativi non richiedano ulteriori verifiche in ossequio al riconoscere che l’esperienza serva e insegni pur qualcosa nella vita, non costituiscono validi argomenti per farli recedere da questa convinzione.
- “Quelli che…” come noi del Partito del Sud, che ritengono che il Sud vada fornito d’una rappresentatività politica vera e a tutt’oggi mancante, da portare nelle istituzioni per iniziare ad incidere in scelte a difesa e per il riscatto meridionale, attraverso una forza politica progressista, pur se identitaria, che si rifà alle lezioni di Dorso, Salvemini e Gramsci.
Il tutto con tanta ironia, molte verità e, purtroppo, senza il “rif” musicale swingato di sottofondo…Ma forse con un po’ di fantasia ed uno sforzo di memoria….
Tanto valido questo piccolo capolavoro da essere diventato un modo di dire per fotografare ancor oggi certe persone che si distinguono per un modo di fare singolare e forse non del tutto condivisibile. Ebbene anche nel nostro “piccolo mondo antico” – come mi piace definire l’ambiente frequentato e agitato del meridionalismo degli anni 2000 – ci sono, a mia modesta opinione, “Quelli che…”.
- “Quelli che…” il Re ritornerà! Nessuno lo sa, ma prima o poi, la deposta dinastia del nostro ex regno,, che sta aspettando il momento opportuno, tornerà trionfante e prenderà in mano le magnifiche e future sorti del Sud per il ripristino dei vecchi confini e dell’antico stato! Peccato che gli eredi di quella monarchia abbiano dichiarato più volte (ed anche chi scrive lo ha ascoltato) che nessuna mira od intenzione politica attraversa le loro menti, oltre ad un naturale affetto per le terre che hanno visto governare i loro avi e ad una condivisione perché una memoria storica veritiera si affermi.
- “Quelli che…” il legittimismo innanzitutto e comunque, con il ritorno d’una morale sempre e solo sotto l’egida della confessione e del credo cattolico; una vera vandea per cui ogni minimo diverso distinguo riconduce sotto l’accusa della più infamante eresia. Poco conta che la libertà religiosa sia ormai valore conclamato e che l’ortodossia di religione costituisca uno dei mali odierni.
- “Quelli che…” solo quando tutto il popolo avrà piena conoscenza della verità storica e consapevolezza del proprio passato sarà possibile organizzare forme politiche per il riscatto del Sud. Che poi questo ammirevole auspicio possa comportare tempi biblici visibili solo forse dai nostri pronipoti e che nel frattempo il meridione possa essere definitivamente desertificato non scalfisce minimamente il progetto.
- “Quelli che…” sono d’accordo sulla tesi precedente ma i giusti e i veri portatori dell’idea sono loro e non quelli di prima. Insomma gli uomini determinano la giustezza d’una teoria e non l’attendibilità della stessa.
- “Quelli che…” il problema è la denominazione d’un territorio se napolitano, siciliano o duo siciliano, ovvero che il Sud deve riappropriarsi dei suoi diritti, ma la Sicilia però…Della serie che è meglio stabilire queste cose e non come condurre la battaglia.
- “Quelli che…” l’indipendentismo è la sola strada da percorrere, per cui ogni battaglia diversa o rivendicazione è tempo perso. Salvo a stabilire il come…. . Certo le armi sono scomode e pericolose, le vie eventuali d’una richiesta legale d’autodeterminazione dei popoli richiede tanta carta bollata, tempo e costosi e valenti team d’avvocati ; meglio e più comodo da dietro ad una tastiera ed in attesa di strabilianti idee per attuare la rivoluzione.
- “Quelli che…” sono accusati d’essere troppo di destra, addirittura fascisti, e grazie al inatteso culo d’aver trovato qualche infiltrato giornalista in preda alla forsennata voglia di scoop, sono finalmente in grado di svelare “tutta la verità” che contiene la loro equidistanza da vetuste ideologie e addirittura simpatia per teorie gramsciane, marxiste leniniste che li affrancano da infamanti accuse. Peccato che le loro scelte siano casualmente sempre per soluzioni destrorse, candidati sempre di quell’area, slogan e grafica del ventennio, provenienza dei capi, loro storie e di gran parte degli iscritti pure loro da quella parte, amicizie con gruppi che si rifanno alla “Romanitas” o a Ezra Pound. Insomma, perseguitati dalla sfiga…
- “Quelli che…” prima o poi bisognerà che tutti s’uniscano per raggiungere l’obiettivo, Insomma una specie di governo come quello che sostiene Monti. Diversi, ma uniti. Ovviamente con la certezza che, gli obiettivi siano diversi e forse la sola condivisione della necessità d’una riscrittura storica non basti, e che ormai decenni d’infausti tentativi non richiedano ulteriori verifiche in ossequio al riconoscere che l’esperienza serva e insegni pur qualcosa nella vita, non costituiscono validi argomenti per farli recedere da questa convinzione.
- “Quelli che…” come noi del Partito del Sud, che ritengono che il Sud vada fornito d’una rappresentatività politica vera e a tutt’oggi mancante, da portare nelle istituzioni per iniziare ad incidere in scelte a difesa e per il riscatto meridionale, attraverso una forza politica progressista, pur se identitaria, che si rifà alle lezioni di Dorso, Salvemini e Gramsci.
Il tutto con tanta ironia, molte verità e, purtroppo, senza il “rif” musicale swingato di sottofondo…Ma forse con un po’ di fantasia ed uno sforzo di memoria….
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