Ricevo da Massimo Cuofano e posto con condivisione:
http://www.youtube.com/watch?v=M74P5KXL31Q&list=UUy7bD0SJID9mIaGfWPDnVwA&index=1&feature=plcp
Quest'anno l'appuntamento a Gaeta è stato spostato ai prossimi 9, 10 e 11 marzo a causa del mal tempo. Quindi, seppure con un mese di ritardo, anche quest'anno ci ritroveremo nella città della nostra identità, nella fedelissima e bellissima Gaeta, simbolo indelebile della resistenza ai soprusi ed alle nefandezze, luogo di orgoglio, riscatto e speranza, città martire e rigorosa custode di un messaggio profondo affidatole dai nostri eroi. In particolare ricordiamo quei giovanissimi soldati della Nunziatella, che vollero morire per la Patria piuttosto che tradire. Onore ai Martiri delle Due Sicilie, che ancora ci invitano di recarci a Gaeta! A GAETA!
A Gaeta, il grido unanime
di quel manipolo di giovani,
appena ragazzi, animati
dall'amore alla loro terra,
al loro Re.
A Gaeta, forte nel cuore
l'antico ideale appreso,
più che nell'intelletto
è nel cuore impresso
il motto degli avi:
un solo Dio, uno è il Re!
A Gaeta, e non persero la via
che li portò al porto sicuro,
all'asilo felice dei loro sogni
di bravi soldati.
A Gaeta, dove un Re, Francesco,
lottava per la sua gente ferita,
umiliata e oppressa
dal giogo di uno straniero.
A Gaeta, sogno di una libertà,
dove valeva la pena
anche morire, certi che
oltre l'oblio del tempo,
la loro vita donata sarebbe stata
fiaccola ardente di verità.
A Gaeta, ancora oggi è il grido,
appena un manipolo anche noi,
ma forti e vivi nello stesso Ideale.
A Gaeta, perché quella fiaccola
non si spenga mai, e
possa accendere nell'animo
del nostro popolo, un desiderio forte,
un sogno da tempo represso,
l'ideale che da cuore a cuore
si tramanda e si attua:
il sogno della Libertà! Gaeta, 13 febbraio 2010 Massimo Cuofano
.
http://www.youtube.com/watch?v=M74P5KXL31Q&list=UUy7bD0SJID9mIaGfWPDnVwA&index=1&feature=plcp
Quest'anno l'appuntamento a Gaeta è stato spostato ai prossimi 9, 10 e 11 marzo a causa del mal tempo. Quindi, seppure con un mese di ritardo, anche quest'anno ci ritroveremo nella città della nostra identità, nella fedelissima e bellissima Gaeta, simbolo indelebile della resistenza ai soprusi ed alle nefandezze, luogo di orgoglio, riscatto e speranza, città martire e rigorosa custode di un messaggio profondo affidatole dai nostri eroi. In particolare ricordiamo quei giovanissimi soldati della Nunziatella, che vollero morire per la Patria piuttosto che tradire. Onore ai Martiri delle Due Sicilie, che ancora ci invitano di recarci a Gaeta! A GAETA!
A Gaeta, il grido unanime
di quel manipolo di giovani,
appena ragazzi, animati
dall'amore alla loro terra,
al loro Re.
A Gaeta, forte nel cuore
l'antico ideale appreso,
più che nell'intelletto
è nel cuore impresso
il motto degli avi:
un solo Dio, uno è il Re!
A Gaeta, e non persero la via
che li portò al porto sicuro,
all'asilo felice dei loro sogni
di bravi soldati.
A Gaeta, dove un Re, Francesco,
lottava per la sua gente ferita,
umiliata e oppressa
dal giogo di uno straniero.
A Gaeta, sogno di una libertà,
dove valeva la pena
anche morire, certi che
oltre l'oblio del tempo,
la loro vita donata sarebbe stata
fiaccola ardente di verità.
A Gaeta, ancora oggi è il grido,
appena un manipolo anche noi,
ma forti e vivi nello stesso Ideale.
A Gaeta, perché quella fiaccola
non si spenga mai, e
possa accendere nell'animo
del nostro popolo, un desiderio forte,
un sogno da tempo represso,
l'ideale che da cuore a cuore
si tramanda e si attua:
il sogno della Libertà! Gaeta, 13 febbraio 2010 Massimo Cuofano
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