venerdì 13 gennaio 2012

Chiarissimo, …una commedia l’opposizione leghista? No, carnevalata!

È chiarissimo quello che questa giornata ci ha riservato.
Due magnifici colpi di spugna, ignobili per una Repubblica che cancella da sola i propri valori precipui di morale e probità e l’integrità dei diritti della nostra Costituzione mera anima dello Stato, della Nazione, se ancora qualcuno avrà il coraggio di chiamarla in tal maniera. È la Repubblica degli equilibri precari e malformati che devono essere, volta per volta, consolidati. È la nazione della doppiezza”.

Se qualcuno che se ne dovesse dolere, ebbene, potrà dispiacermene quanto affetto porto al mio alluce sinistro. Nulla di pareggiabile a quello che abbiamo dovuto rinunziare e subire come italiani e popolo probo pronto anche a dissanguarsi per i sacrifici di questi ultimi mese. Non si può più accettarla nella misura di oggi pel suo modo di rappresentarsi. Una vergogna.

Cosentino poteva solo essere salvato dal Parlamento. Se fosse accaduto il contrario, gli equilibri precari, all’interno a del PDL sarebbero precipitati. Ma non solo quelli; Cosentino, uomo che del partito rappresenta colui che tiene in mano tutto un tipo di meridione, per i berlusconiani era, ed è, assolutamente irrinunciabile. E poi, tenuto in gabbia, se avesse parlato?

Cosentino doveva essere salvato dal Parlamento perché, qualora ciò non fosse accaduto, l’azione politica di Berlusconi sarebbe stata certamente quella di sbarramento al sostegno “Governo Monti” perché tradito in quell’accordo malvoluto di salvezza nazionale. Tutto ma non rompeteci le uova …

Equilibrio instabile, dunque, anche quello della Lega Nord che già ieri in serata e stamani lasciavano presagire il peggio. Nuovo accordo sotto banco con Bossi. 14 voti mancanti, ossia una marea di voti, in questo contesto, paradosso e contraltare di quella maggioranza, invece piena di Monti. Con che coraggio potranno ripresentarsi all’opposizioni questi accattoni, mendicanti di prebende?

Seconda botta alla democrazia!
La Consulta della Corte Costituzionale boccia le proposte per cancellare il Porcellum.

La Corte Costituzionale non poteva cancellare il porcellum. Se si fosse fatta quella precedente, ossia la “Matterellum”. Ma con un “premio di maggioranza” non nelle grazie del caimano.

La Corte Costituzionale non poteva non cancellare il valore attuativo del referendum per cambiare la legge elettorale su cui, più di mezza Italia aveva detto un “SI” lucido, cosciente e responsabile e dunque, annullando costituzionalmente un sacro diritto sancito dalla nostra Carta . Ma se fosse passata, in breve, sarebbe passato un fastidioso impiccio, un chiaro intralcio per il nuovo governo Monti perché scelto dal popolo se pur attraverso la sgarrupata via matterellumiana del voto.

Monti sarebbe forse sprofondato? Forse ma forse meglio chissà!
Resta granitico il brindisi di Berlusconi. Resta tuttavia la vittoria raccolta, ancora un’altra e nuova vittoria.

Il rettile, il caimano è sceso dalla riva melmosa, ha attraversato il guado e ha morso l’innocente anatra.
Resta incontestabile il fatto che per salvare un governo di “salvezza nazionale” sono stati calpestati tutti i diritti dei singoli e della sovranità popolare, resta, tuttavia, che specialmente il Sud, sia già conscio che da ciò nulla verrà di buono per il proprio popolo. Resta l’inganno, resta l’offesa a chi abita il “ probo principio” dove, in sua assenza il debole muore.

Il collegio del diritto delle umane istanze finiranno nella stessa melma fangosa dell’alligatoride famelico dove vince il più furbo, il più forte e ingannatore, dove vince insieme al consenso del poveraccio.

Da Bruno Pappalardo – SUDVOX

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È chiarissimo quello che questa giornata ci ha riservato.
Due magnifici colpi di spugna, ignobili per una Repubblica che cancella da sola i propri valori precipui di morale e probità e l’integrità dei diritti della nostra Costituzione mera anima dello Stato, della Nazione, se ancora qualcuno avrà il coraggio di chiamarla in tal maniera. È la Repubblica degli equilibri precari e malformati che devono essere, volta per volta, consolidati. È la nazione della doppiezza”.

Se qualcuno che se ne dovesse dolere, ebbene, potrà dispiacermene quanto affetto porto al mio alluce sinistro. Nulla di pareggiabile a quello che abbiamo dovuto rinunziare e subire come italiani e popolo probo pronto anche a dissanguarsi per i sacrifici di questi ultimi mese. Non si può più accettarla nella misura di oggi pel suo modo di rappresentarsi. Una vergogna.

Cosentino poteva solo essere salvato dal Parlamento. Se fosse accaduto il contrario, gli equilibri precari, all’interno a del PDL sarebbero precipitati. Ma non solo quelli; Cosentino, uomo che del partito rappresenta colui che tiene in mano tutto un tipo di meridione, per i berlusconiani era, ed è, assolutamente irrinunciabile. E poi, tenuto in gabbia, se avesse parlato?

Cosentino doveva essere salvato dal Parlamento perché, qualora ciò non fosse accaduto, l’azione politica di Berlusconi sarebbe stata certamente quella di sbarramento al sostegno “Governo Monti” perché tradito in quell’accordo malvoluto di salvezza nazionale. Tutto ma non rompeteci le uova …

Equilibrio instabile, dunque, anche quello della Lega Nord che già ieri in serata e stamani lasciavano presagire il peggio. Nuovo accordo sotto banco con Bossi. 14 voti mancanti, ossia una marea di voti, in questo contesto, paradosso e contraltare di quella maggioranza, invece piena di Monti. Con che coraggio potranno ripresentarsi all’opposizioni questi accattoni, mendicanti di prebende?

Seconda botta alla democrazia!
La Consulta della Corte Costituzionale boccia le proposte per cancellare il Porcellum.

La Corte Costituzionale non poteva cancellare il porcellum. Se si fosse fatta quella precedente, ossia la “Matterellum”. Ma con un “premio di maggioranza” non nelle grazie del caimano.

La Corte Costituzionale non poteva non cancellare il valore attuativo del referendum per cambiare la legge elettorale su cui, più di mezza Italia aveva detto un “SI” lucido, cosciente e responsabile e dunque, annullando costituzionalmente un sacro diritto sancito dalla nostra Carta . Ma se fosse passata, in breve, sarebbe passato un fastidioso impiccio, un chiaro intralcio per il nuovo governo Monti perché scelto dal popolo se pur attraverso la sgarrupata via matterellumiana del voto.

Monti sarebbe forse sprofondato? Forse ma forse meglio chissà!
Resta granitico il brindisi di Berlusconi. Resta tuttavia la vittoria raccolta, ancora un’altra e nuova vittoria.

Il rettile, il caimano è sceso dalla riva melmosa, ha attraversato il guado e ha morso l’innocente anatra.
Resta incontestabile il fatto che per salvare un governo di “salvezza nazionale” sono stati calpestati tutti i diritti dei singoli e della sovranità popolare, resta, tuttavia, che specialmente il Sud, sia già conscio che da ciò nulla verrà di buono per il proprio popolo. Resta l’inganno, resta l’offesa a chi abita il “ probo principio” dove, in sua assenza il debole muore.

Il collegio del diritto delle umane istanze finiranno nella stessa melma fangosa dell’alligatoride famelico dove vince il più furbo, il più forte e ingannatore, dove vince insieme al consenso del poveraccio.

Da Bruno Pappalardo – SUDVOX

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