Nominata sottosegretaria la preside di un istituto paritario di Bologna. Un conflitto di interessi?
Esiste un liceo a Bologna in cui il 100% degli allievi è promosso. Alcuni anche pervenendo alla media del 9, ma, in genere, perlomeno con voti finali sopra il 7. Forse è uno dei motivi per cui gli studenti delle scuole private bolognesi promuovono a loro volta a pieni voti gli istituti che frequentano. La retta, del resto, si aggira oltre i 4.000 euro all’anno, quindi si potrebbe pensare maliziosamente che a generosità si ricambia con altrettanta generosità. E viceversa.
La scuola è il Liceo privato paritario Malpighi, riconosciuto come istituzione educativa cattolica dalla Chiesa di Bologna. E i dati che abbiamo snocciolato non farebbero notizia se non fosse che la preside di tale istituto è stata nominata sottosegretaria all’Istruzione nel Governo Monti. Si tratta di Elena Ugolini, che ha avuto diversi incarichi presso il Ministero, a partire dal ministro Moratti. Attualmente fa parte del Comitato di indirizzo dell’Invalsi (Istituto nazionale di valutazione).
Non si era mai visto in tutta la storia repubblicana un esponente della scuola privata al governo dell’istruzione pubblica. La scuola paritaria privata dalle elementari alle superiori accoglie solo il 5,5% degli studenti italiani. Inoltre, come è noto, il ministero della Pubblica Istruzione ha, tra i propri compiti, quello di vigilare sul funzionamento delle stesse scuole paritarie private.
Come è possibile allora che a sovrintendere a questo compito sia chiamata, nel ruolo di sottosegretaria, una dirigente di una delle scuole da controllare? Non si crea un enorme conflitto di interessi? Nella nostra Costituzione è ben chiara la distinzione fra la scuola statale e quella privata. Forse migliaia di dirigenti della scuola statale, di diverso orientamento politico non potrebbero assolvere meglio e più coerentemente il compito di sottosegretario del delicato dicastero?
Rino Tripodi
Fonte:(LucidaMente, 30 novembre 2011)
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