Ricevo e posto questa drammatica testimonianza dei tragici avvenimenti degli ultimi giorni causati dal maltempo, rinnovando la nostra solidarietà alle famiglie e alle popolazioni colpite:
Di Costanza Castellano - PdSUD Piemonte
Quando gli anni usurano un po’la carrozzeria bisogna procedere a fare un tagliando e con questo spirito goliardico ieri a mezzogiorno sono partita da Acqui Terme alla volta di Firenze : obiettivo, ricovero in una nuova ,bella clinica dove rimettere al meglio una spalla strapazzata da legamento e tendini lacerati .
Lasciato con sollievo l’uggioso basso Piemonte ,pioviccica un po’ , ma si sa da queste parti non è una novità dirigiamo su Genova ; qui pioviggina come da previsioni e il mare ha i colori dell’autunno anche verso S .Margherita e Rapallo .Poi improvvisamente il cielo da Sestri Levante diventa scuro e ci troviamo sotto un temporale che si fa via via sempre più violento ; procediamo a velocita ridottissima ma non ci fermiamo …il tagliando ci chiama …finchè subito dopo l’uscita di Borghetto –Brugnato ,a circa 200 metri prima delle due ultime gallerie che si aprono su La Spezia, le macchine davanti a noi azionano i lampeggianti e si fermano .L’acqua cade adesso con una violenza indescrivibile accompagnata da fulmini vicinissimi ,a tratti grandina ,e attraverso la cortina di acqua intuiamo davanti a noi alcuni grossi TIR e macchine . Guardo l’orologio .Sono le 14 .13 . Siamo viaggiatori abituali ,mio marito è un ottimo autista di provata esperienza ,e attendiamo tranquilli che la strada si sgombri ,abbiamo tutto il tempo per arrivare a Firenze .
Ci tiene compagnia la musica e la pioggia ;intorno a noi solo acqua ,acqua a secchiate che fa un tappeto bianco rimbalzando sull’asfalto e cade intorno a noi :a sinistra poco lontano il torrente Vara gonfio e giallo che corre verso valle e a destra un grande prato ormai ridotto ad acquitrino dalla pioggia .
E’passata un ‘ora ,siamo sempre fermi avvolti da una una cortina biancastra rotta a tratti da lampi e tuoni fortissimi ,scherziamo sulla possibilità di dover stare fermi fino all’arrivo del buio e pensiamo di uscire a La Spezia ,dove potremmo andare a cena ,poi in albergo a dormire : insomma ci inventiamo una mini vacanzina fuori programma ,ma intanto io comincio a guardare con sospetto il grande prato che non è più un prato acquitrinoso ma sta diventando un nuovo corso d’acqua limaccioso che si è alzato verso il livello dell’autostrada e come il Vara si muove adesso parallelo a noi ..A Firenze ci aspettano ,provo a usare i cellulari per avvertire del ritardo ma non c’è campo ;dopo sapremo che il fango si è portato via tutte le linee .
Piove sempre più violentemente .Sono passate due ore .A destra non c’è più un prato ma una distesa d’acqua limacciosa che corre via trasportando rami tronchi d’albero ;a sinistra anche il Vara si è incredibilmente ingrossato .La pioggia è incessante e hanno smesso di transitare le macchine che vengono da La Spezia .Questo significa che l’autostrada è tutta bloccata .Perchè ?
Sono le 5, siamo fermi da 3 ore Passano alcune macchine della polizia , del servizio autostrade e un Caterpillar.Si apre la vettura davanti a noi, l’autista si avvicina e ci informa che tramite il satellitare ha saputo che siamo fermi perché tra le due gallerie un’enorme frana cadendo si è portato via un autoarticolato con l’autista dentro ,che più avanti il Magra ha spazzato via un ponte e che dietro a noi l’acqua è passata sull’autostrada ed ha travolto un camion e diverse macchine .Che Brugnato e Borghetto Vara sono sott’acqua e che ci sono morti e dispersi .
Siamo bloccati sull’autostrada ,non si può andare né avanti né indietro :ormai intorno a noi c’è solo acqua ,siamo circondati dall’acqua che continua a salire ,due corsi vorticosi che trascinano di tutto .Stiamo pensando di lasciare l’auto e incamminarci a piedi verso la stazione di servizio che dista 1 chilometro circa quando passa la polizia e ci invita a fare inversione di marcia per risalire verso la stazione di servizio e metterci in sicurezza .Sono ormai le 6,la pioggia ha rallentato ma prima di far invertire alcune centinaia di auto impieghiamo due ore per avvicinarci alla stazione .Alla stazione di servizio distribuiscono gratuitamente ,al buio , perché non c’è luce ,panini acqua bibite ma niente di caldo perché le macchine non vanno ed anche le toilette senza acqua diventano presto impraticabili .Sotto la grande tettoia dei distributori ,solo quelle illuminate ,si ricorrono le notizie dei morti ,dei dispersi ,ci si presta i cellulari che funzionano ,si parla .Insomma si capisce che praticamente siamo stati tutti “miracolati”perché passando avanti pochi secondi prima potevamo essere investiti dalla frana mentre indietro,qualche minuto dopo potevamo essere travolti via dall’acqua che trascinava alberi ,sassi e fango .
La polizia presente e gentile informa che spera di liberare la frana dopo la mezzanotte e poter dirigerci verso La Spezia . Aspettiamo fiduciosi .Intorno a mezzanotte invece ci comunicano che la frana è enorme e ci vorranno giorni di lavoro per sgomberarla e ci aprono la strada del ritorno verso Sestri Levante. Per chilometri facciamo lo slalom tra una carreggiata e l’altra .E’ un percorso di guerra :dove l’acqua è passata portandosi via un camion come un fuscello e diverse auto ,ci sono pietre ,massi ,tronchi ,alberi interi ,cumuli di fango .La montagna si è spaccata e dissolta .
E questo avviene tutti gli anni ,oggi in Liguria e in Toscana e domani ? Un territorio che si sta disfando ,oltraggiato da incuria e incoscienze richiede perentoriamente di essere messo in sicurezza, al nord come al sud in egual misura...
Costanza Castellano
Partito del Sud Piemonte
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