“La mia sfida elettorale non era in programma e tutti hanno cercato di dissuadermi. All’inizio la città era depressa, dopo due mesi di campagna elettorale è cresciuta l’indignazione e poi l’indignazione è diventata partecipazione civica: la stessa che ha portato alla vittoria”. Lo ha affermato il sindaco di Napoli intervenendo all’assemblea di Uniti contro la crisi, svoltasi oggi a Roma. “Per ‘grandi’ mass media e opinionisti – ha continuato de Magistris- i giovani napoletani erano disinteressati alla politica e la città incapace di reagire. Vorrei ricordare, visto che questa settimana si celebrano “Le quattro giornate”, che Napoli è l’unica città d’Italia che si è liberata da sola dal nazifascismo, e Curzio Malaparte ha indicato nelle donne e nei giovani i principali protagonisti della rivoluzione: gli stessi che ho visto e vedo al mio fianco. Noi al Sud non abbiamo una fiducia precostituita verso le istituzioni, che infatti sono fatte da donne e uomini, ma di fronte a persone credibili, allora il popolo del sud, come quello italiano in generale, dimostra grande capacità di reazione e mobilitazione”. Secondo il sindaco “A Napoli, anche in questo momento difficile, abbiamo grandi opportunità, rappresentate dal mare (bene comune) e dalla cultura, quest’ultima non più concepita come verticale ma orizzontale, non a caso nei prossimi giorni sarà varata un’ ordinanza sindacale per liberalizzare gli artisti di strada. Non a caso consegneremo gli spazi pubblici a coloro che praticano cultura e arte: la città viva produce turismo ed economia, oltre ad essere più sicura. Stiamo censendo i 30mila immobili del comune – ha concluso- e li metteremo a disposizione di chi li vuole trasformare in case per migranti, per la cultura, per le donne, per le diverse fedi e il loro incontro”.
Fonte : comunicazione.demagistris.it
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