http://www.youtube.com/watch?v=gMKrDUqPJak&feature=feedlik
Napoli, 17 maggio 2011. All'indomani dal primo turno delle comunali, Luigi de Magistris parla del voto amministrativo italiano, soffermandosi sul significato, per il Paese, di quanto avvenuto nella sua città. Spiega che è emersa con forza la volontà popolare del cambiamento; che Napoli è, ormai, un laboratorio politico in cui convergono le migliori energie della società; che è possibile battere il sistema camorristico e castale che lì blocca la democrazia. Politica del dialogo, dell'apertura e dell'integrazione di ricchezze umane, questo il percorso e programma di De Magistris, che - dichiara - resterà a Napoli se non dovesse essere eletto sindaco.
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1 commento:
Sono pienamente d'accordo che la rivoluzione partira'da Napoli e dal sud intero ma non con la repubblica di De Magistris,avremo presto un'altra Nazione,la NOSTRA NAZIONE,quella che una banda di assassini ci ha portato via 150 anni fa.
Incominciamo a fare una rivolta sociale,consumiamo beni del nostro sud,non riconosciamo le tasse ed il potere dello stato attuale,ribelliamoci pacificamente alla Ghandi,fermiamo le attività,stacchiamo luce,gas e telefoni,fermiamo macchine,treni aerei,facciamo un rumore silenzioso,un rumore che chi ci guarda dall'estero possa attenzionarci e darci magari una mano a liberarci definitivamente da uno stato corrotto e oppressore e sperando che possano con la legge per l'autodeterminazione dei popoli aiutarci in modo definitivo.
Viva il Sud e le sue genti.
Gennaro Pica
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