La spesa per i servizi sociali al Sud è bassa, addirittura tre volte in meno rispetto a quella delle Regioni del Nord. In particolare, nel 2008 i Comuni italiani, in forma singola o associata, hanno destinato agli interventi e ai servizi sociali 6 miliardi e 662 milioni di euro, un valore pari allo 0,42% del Pil nazionale. Al Sud si destina appena un terzo della spesa di cui gode il Nord-Est. Basti pensare che la spesa sociale per abitante in Calabria e’ nove volte inferiore a quella di Trento.
Lo rende noto l’Istat nel report sugli interventi e i servizi sociali dei comuni. Rispetto all’anno precedente la spesa sociale gestita a livello locale è aumentata del 4,1%, in linea con la dinamica di leggera crescita osservata dal 2003. La spesa media pro capite è passata da 90 euro nel 2003 a 111 euro nel 2008, ma l’incremento è di soli 8 euro pro capite se calcolato a prezzi costanti.
Persistono poi sensibili differenze territoriali nelle risorse impiegate dai Comuni in rapporto alla popolazione residente: la spesa per abitante varia da un minimo di 30 euro in Calabria a un massimo di 280 euro nella provincia autonoma di Trento. Al di sopra della media nazionale si collocano tutte le regioni del Centro-Nord e la Sardegna, mentre il Sud presenta i livelli più bassi di spesa media pro capite (52 euro), circa tre volte inferiore a quella del nord est (155 euro).
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