Atmosfera kafkiana. Non c’è governo al mondo, dal Ruanda a San Salvador, che non abbia messo da parte ogni altra cura per occuparsi del balzo dei prezzi, la crisi economica, la disoccupazione galoppante ed altri mattoni piovuti sulla testa dei cittadini, ma in Italia è come se nulla fosse. Il Parlamento si occupa del testamento biologico, sul quale c’è disaccordo perfino nella maggioranza ed un ministro, Sandro Bondi, scrive a tutti i deputati per dire loro, saggiamente, che è meglio accantonare la questione, il clima non è quello giusto per affrontarla serenamente.
Dalle nostre parti invece i temi etici e quelli della giustizia sono in testa all’agenda, i primi hanno il compito di mettere i bastoni fra le ruote all’opposizione perché cattolici e laici potrebbero configgere e devono portare alla ragione quella parte delle gerarchie ecclesiastiche che comincia ad averne abbastanza delle puttanate e dello stile di vita dei governanti; i secondi hanno invece il compito di costruire uno scudo ai processi del capo del governo e di punire i magistrati eversori, matti e un poco pervertiti, come li descrive giorno dopo giorno Il Giornale di Berlusconi.
Questo clima kafkiano non sembra destare alcuna preoccupazione nell’area del centrodestra, dove i leghisti hanno un solo pensiero, fare sapere agli italiani del Nord che i loro soldi non serviranno a quegli scansafatiche che abitano il Sud d’Italia, succhiando il sangue ai padani e via di questo passo.
Che cosa sia esattamente questo federalismo fiscale – gli esperti ne parlano come una cosa che non sta né in cielo né in terra – ancora non lo sanno nemmeno loro. Non sanno quanto costa, se aggiusta le cose o le sfascia del tutto. Nulla. Eppure è quella la bandierina da fare sventolare, perché appena comincia a sventolare arrivano i voti alle urne e la Lega Nord potrà invitare i partner il lunedì, invece che essere invitata ad Arcore.
Fonte:Siciliainformazioni
.
Nessun commento:
Posta un commento