Il meccanismo era semplice: chiedere soldi all’Unione Europea per finanziare progetti di ricerca e inserimento occupazionale al Sud. In realtà, però, i fondi o finivano al Nord per altri progetti o nelle tasche di docenti universitari e manager che avevano, secondo l’accusa, orchestrato la truffa. Sul piatto ci sono oltre 30 milioni di euro, di cui 20 già erogati da Bruxelles. L’indagine è nata da una serie di controlli effettuati dal nucleo di polizia tributaria di Catanzaro su diverse imprese beneficiarie di soldi pubblici, concessi sia dal ministero dello Sviluppo sia da quello dell’Istruzione per la realizzazione di studi scientifici in Calabria. I militari della Guardia di Finanza hanno così scoperto che questi studi, lautamente finanziati, non sono mai stati svolti o sono stati fatti ma in altre sedi.
In manette sono finite otto persone, tra cui un docente dell’Università della Calabria Tra gli indagati ci sono altri sei titolari di cattedra di vari atenei italiani. In manette ancheil presidente del gruppo Silvateam di Mondovì (Cuneo). Si tratta di Antonio Battaglia, amministratore della Silvateam, che controlla le due società coinvolte nell’inchiesta, la Silva extracts e la Silvachimica. Il professore arrestato, invece, e’ Bruno De Cindio, di 64 anni, docente ordinario alla facoltà di Ingegneria. Complessivamente sono 36 le persone fisiche indagate e due le società.
In particolare, dalle indagini è emerso che i docenti univesitari avrebbero attestato falsamente che alcuni dipendenti della società Silva extracts avevano partecipato ad attivita’ di ricerca scientifica nelle loro Università. L’obiettivo era di ottenere finanziamenti per corsi fantasma al Sud da dirottere al Nord, in Piemonte.
Fonte:Il Sud
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