Giulio Tremonti
Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, nella giornata conclusiva del Worshop Ambrosetti di Cernobbio è tornato sui problemi del Mezzogiorno. In particolare, il titolare di via XX settembre, ha sottolineato che la politica per il rilancio dell’economia del Sud “finora oggettivamente non è stata un grande successo”. Per Tremonti, inoltre, “il Sud e’ una questione nazionale” e c’e’ anche “un drammatico problema di classe dirigente”. Il ministro dell’Economia, poi, ha affermato che “nel Sud Italia va fatta una regia di concertazione su obiettivi strategici”.
Non è la prima volta che Tremonti parla della questione meridionale come di una emergenza nazionale ed afferma che con la classe dirigente c’è un problema drammatico.
E’ vero, ma va anche sottolineato che molti amministratori locali sono espressione di schieramenti politici che, a livello centrale, hanno deciso chi candidare. Nell’inefficienza della politica al Sud, quindi, c’è anche la responsabilità – oltre che dei cittadini che scelgono o non controllano i propri rappresentanti – anche dei dirigenti di partito che decidono far salire Tizio o Caio al potere.
Fonte: Il Sud
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Giulio Tremonti
Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, nella giornata conclusiva del Worshop Ambrosetti di Cernobbio è tornato sui problemi del Mezzogiorno. In particolare, il titolare di via XX settembre, ha sottolineato che la politica per il rilancio dell’economia del Sud “finora oggettivamente non è stata un grande successo”. Per Tremonti, inoltre, “il Sud e’ una questione nazionale” e c’e’ anche “un drammatico problema di classe dirigente”. Il ministro dell’Economia, poi, ha affermato che “nel Sud Italia va fatta una regia di concertazione su obiettivi strategici”.
Non è la prima volta che Tremonti parla della questione meridionale come di una emergenza nazionale ed afferma che con la classe dirigente c’è un problema drammatico.
E’ vero, ma va anche sottolineato che molti amministratori locali sono espressione di schieramenti politici che, a livello centrale, hanno deciso chi candidare. Nell’inefficienza della politica al Sud, quindi, c’è anche la responsabilità – oltre che dei cittadini che scelgono o non controllano i propri rappresentanti – anche dei dirigenti di partito che decidono far salire Tizio o Caio al potere.
Fonte: Il Sud
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