di BlogSicilia
10 settembre 2010 - Sono 358 le persone che hanno perso la vita lavorando, nei primi otto mesi del 2010. E la media giornaliera, drammatica, non ha rallentato il suo terribile iter neppure durante il periodo estivo. Cinquanta solamente in agosto. Almeno un decesso al giorno. Con settimane in cui se ne sono contati piu’ di una decina.
Lombardia e Veneto sono sempre prime nella graduatoria delle morti bianche,rispettivamente con 54 e 40 vittime. Mentre la Sicilia
risale dal quarto posto al terzo e con la Puglia, sempre sul podio, ne conta 29.
Sono questi i numeri dell’Osservatorio sulla Sicurezza di Vega Engineering di Mestre.
Vicinissime al podio del dolore sono anche Campania e Lazio (23 decessi), Emilia Romagna (22) e il Trentino Alto Adige (20). Bolzano e’ la provincia in cui si e’ verificato il maggior numero di incidenti mortali (14 vittime), seguita da Brescia (11), Roma (11) Foggia (10), Padova, Milano e Varese (9), Vicenza (8). E ancora Bergamo, Bari, Napoli e Latina (7), Palermo e Treviso (6).
“E’ una strage che non conosce polarizzazioni nella nostra penisola – spiega il Presidente dell’Osservatorio Vega Engineering, Mauro Rossato – Le morti sul lavoro non conoscono
confini e si diffondono da Nord a Sud”.
Lombardia e Veneto sono sempre prime nella graduatoria delle morti bianche,rispettivamente con 54 e 40 vittime. Mentre la Sicilia
risale dal quarto posto al terzo e con la Puglia, sempre sul podio, ne conta 29.
Sono questi i numeri dell’Osservatorio sulla Sicurezza di Vega Engineering di Mestre.
Vicinissime al podio del dolore sono anche Campania e Lazio (23 decessi), Emilia Romagna (22) e il Trentino Alto Adige (20). Bolzano e’ la provincia in cui si e’ verificato il maggior numero di incidenti mortali (14 vittime), seguita da Brescia (11), Roma (11) Foggia (10), Padova, Milano e Varese (9), Vicenza (8). E ancora Bergamo, Bari, Napoli e Latina (7), Palermo e Treviso (6).
“E’ una strage che non conosce polarizzazioni nella nostra penisola – spiega il Presidente dell’Osservatorio Vega Engineering, Mauro Rossato – Le morti sul lavoro non conoscono
confini e si diffondono da Nord a Sud”.
fonte Italpress
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