Si lotta quotidianamente in mille fronti, ci si arrabbia di fronte a certe notizie, si vuole più democrazia, più rispetto per l’ambiente e per la salute dei cittadini, più legalità, più società a dimensione umana, ma non basta tutto questo, ci deve essere un’APPROCCIO diverso riguardo l’impegno sociale e politico che ognuno di noi può avere.
Questo approccio non può essere “ideologico”, le ideologie “fottono la gente” perché tendono a dividerla, divide et impera, che c’entrano la destra e la sinistra con i concetti legati al bene comune o alla sostenibilità ambientale, parolaccia peraltro ampiamente abusata, infatti usata anche dalle multinazionali del petrolio e dell’energie fossili e nucleari, come da quelle della chimica, in un greenwashing di cui anche i peggiori politici si mostra propugnatori.
Sapendo che c’è di mezzo la salute ed il futuro dei propri figli le differenze ideologiche perdono di significato, è solo la mancata conoscenza e la disinformazione imperante che portano molte persone a disinteressarsi di questi argomenti.
C’è bisogno quindi di un approccio totalmente nuovo, nel mondo si sono formati vari gruppi , che perseguendo strade diverse, arrivano magicamente alle stesse conclusione. Parliamo, ad esempio dei gruppi della “Transition” (transizione) che dal Regno Unito si sono sparsi nel mondo, parliamo di quelli della “Decrescita Felice”, e ce ne sono molti altri.
La Permacultura, di cui proprio in questi giorni mi stò avvicinando leggendo un libro di uno dei suoi “ideatori”, è una “filosofia”, un “approccio”, una visione di vita “solistica” che si contrappone radicalmente a questa civiltà industriale energeticamente onnivora che stà man mano distruggendo il pianeta con la follia della “crescita economica infinita”: sempre più consumi, più produzione, più automobili, più ciminiere, più PIL, mentre la gente stà sempre peggio, la qualità della vita peggiora, economicamente si fa fatica a tirare avanti, le (false) sicurezze che ti da questo sistema te le toglie subito dopo. E le risorse fossili che hanno permesso la rivoluzione industriale del 1800 sono al loro futuro declino.
Invece servirebbe parlare di BIL, Benessere Interno Lordo, come segnale di civiltà e di progresso di una Nazione.
Bene, non voglio spingermi oltre, questo era solo uno stimolo ad approfondire maggiormente questi argomenti.
Ecco allora qui sopra una tabella tratta dal libro “Permacultura” di David Holmgren che spiega bene le caratteristiche della civiltà “sostenibile” nei confronti di quella “industriale” odierna. Una filosofia completamente diversa che può essere applicata in ogni campo delle attività umane…
Fonte: Tra il reale e l' immaginario
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